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Interrogazione in materia edilizia

Giovedì 13 Novembre 2014
Abbiamo presentato un'interrogazione in materia di edilizia scolastica per capire a che punto siamo, considerato che la questione è stata posta come prioritaria per l’azione di Governo, fino al punto che lo stesso Presidente del Consiglio si è schierato in prima linea scrivendo direttamente ai sindaci, scavalcando ogni livello istituzionale intermedio, mettendo loro a disposizione uno specifico indirizzo e-mail. In particolare, l’interrogazione vuole verificare lo stato di attuazione del Piano che prevede finanziamenti per 1 miliardo di euro, poiché ci risulta che finora siano sono stati realizzati soli pochi marginali interventi di manutenzione.
Infatti, secondo quanto risulta agli interroganti, i € 400 Mln per la messa in sicurezza delle scuole, previsti dalla delibera CIPE approvata il 30 giugno, non solo non sono sufficienti rispetto alle richieste presenti in graduatoria al 15 ottobre 2013, ma non sono ancora state assegnate agli Enti locali.
Inoltre, non è ancora chiara la procedura per la destinazione dell’8 per mille del gettito IRPEF agli interventi di edilizia scolastica, che potrebbe valere per le scuole italiane qualche decina di milioni di euro, considerato che il fondo, depauperato negli ultimi mesi per finanziare altri interventi legislativi, ha, ad oggi, una dotazione di circa 30 milioni di €.
A quanto risulta, le regioni non possono procedere alla stipula di mutui per il finanziamento di interventi in materia di edilizia scolastica, in quanto non è stato ancora emanato il Decreto interministeriale che avrebbe dovuto individuare le modalità di attuazione, tra cui anche l’autorizzazione alla stipula dei mutui.
A questo si aggiungono le difficoltà attuative legate ai vincoli del patto di stabilità interno per la realizzazione di molti interventi.
I dati forniti dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca relativi all’Anagrafe dell’edilizia scolastica, istituita ormai da diciotto anni, evidenziano ancora molte lacune e molte manchevolezze; riteniamo, invece, che il completamento dell'Anagrafe dovrebbe essere il primo passo per evidenziare le emergenze, quantificare in maniera ragionata le risorse e razionalizzarne l'erogazione.
Insomma, molti sono i punti ai quali si chiede una risposta e sui quali si misurerà la credibilità del Governo e del premier.
On. Dott. Nicola Ciracì

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