Sabato 14 Marzo 2015
dalla prefazione
Riflessioni, esperienze umane, piccole
storie, sensazioni, sentimenti, suggerimenti e consigli si mescolano senza
ordine e senza un piano precostituito in queste pagine “spettinate” di Pasqua
Vinci.
Sono pagine fresche e piacevoli,
scritte con spontaneità e immediatezza da un’ autrice carica di speranza e di
sorriso, che non ha ambizioni o pretese letterarie di alcun genere.
Lo scopo principale che ha spinto
Pasqua Vinci a scrivere questo agile opuscolo non è quello autobiografico, tanto meno quello
autocelebrativo.
Chi ha imparato a conoscere l’autrice
sa bene che ella è persona misurata e sobria, semplice e schietta, che non ama né
la vanità né la presunzione!
Ella ha scritto, a mio avviso,
principalmente perché mossa dal vivo desiderio di riannodare rapporti personali
e affettivi, bruscamente interrotti, con quella parte della comunità
francavillese che sembrava averla quasi adottata, che le ha sempre manifestato
non solo stima per le sue capacità professionali, ma anche, e soprattutto, amicizia
e simpatia per le sue capacità di sincera e partecipata relazione.
A questa comunità di persone Pasqua
Vinci ha inteso rivolgere il suo grato e proverbiale sorriso, la sua
riconoscenza per averle dato la possibilità di crescere professionalmente ed umanamente;
lo ha fatto a modo suo, attraverso le pagine di questo libro, così semplice
nella struttura, ma così traboccante di ricchezza interiore.
Enzo Garganese
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