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Lettera aperta di Tommaso Argentiero

Lunedì 8 Dicembre 2015

Non è più il momento di stare a guardare.

Ceglie, la nostra città, sta attraversando un momento non facile e preoccupante da tanti punti di vista: i recenti episodi di cronaca che hanno diffuso tra la popolazione un sentimento di profonda insicurezza se non paura; la pesante e persistente crisi economica che attraversa e attanaglia tante famiglie e tante, troppe attività economiche e commerciali che fanno sempre più fatica;  un'attività amministrativa che, come molti hanno più volte evidenziato, ha subìto spesso degli inciampi sul percorso della legittimità e correttezza amministrativa. C'è chi dice che va tutto bene e qualcuno potrebbe anche sforzarsi di crederci per auto-rassicurarsi. Ma non è così: nascondere la polvere dei problemi sotto il tappeto non serve a nulla, se non a lasciare che i problemi si aggravino ulteriormente.

Di fronte a tutto questo, non si può più restare fermi, immobili, a guardare l'agonia progressiva della nostra comunità. Un'agonia che non può essere più nascosta da un clima artificiale di luci e festa che vorrebbe far dimenticare o passare in secondo piano la realtà. Cosa fare? E' necessario che cittadini, associazioni, categorie produttive e del lavoro, realtà civiche, mondo cattolico trovino un terreno di incontro, dialogo, progettualità condivisa, superando le divisioni e i personalismi  e mettendo in comune le loro storie, l'amore per la città e la volontà di impegnarsi per la nostra comunità per ricostruire innanzitutto un tessuto sociale comune, da un po' di tempo lacerato anche a causa uno scontro politico autoreferenziale e sempre più lontano dal vissuto quotidiano delle persone. 

A tutte queste realtà vive e importanti è necessario dare un nuovo protagonismo, con l'ascolto delle loro istanze, delle loro necessità, delle loro proposte, rendendole protagoniste di un nuovo progetto, aperto e partecipato, di città, senza più deleghe in bianco.   Non un'alleanza, dunque, tra esponenti politici e di partito; i soggetti politici tradizionali sono un'altra cosa. Con essi sarà necessario e opportuno un confronto ma questi continueranno a vivere la loro dinamica fisiologica di proposta e discussione sulle scelte amministrative nelle sedi istituzionali,

L'obiettivo di questo progetto nuovo di cui la città ha urgente bisogno punta invece a qualcosa di ancora più ambizioso. E' necessario ridare protagonismo alle realtà vive, alla partecipazione di tutti i cittadini, oltre le divisioni delle "maglie politiche" che tante volte fino ad oggi hanno  bloccato un confronto libero, aperto e costruttivo e che da tempo allontanato tanti nostri concittadini dalla partecipazione e dall'interesse verso la politica.  Serve che la città si risvegli dal torpore e dalla sfiducia, torni a discutere, proporre e confrontarsi, con l'impegno e il protagonismo di tutti coloro che hanno la voglia di partecipare impegnarsi in prima persona per una nuova rinascita di Ceglie. Tutti insieme potremo, se lo vorremo, determinare una svolta finalizzata in via prioritaria alla “pretesa” che venga garantita la correttezza, trasparenza e responsabilità amministrativa. Elementi necessari e indispensabili per costruire, una città migliore, libera, che offra le stesse opportunità a ogni cittadino e che torni a crescere e ad avere fiducia nel futuro. A mio avviso, in questa fase, è necessario costituire un Comitato Cittadino per la salvaguardia di una corretta e trasparente azione amministrativa. Possiamo e dobbiamo farlo per il futuro della nostra città.

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