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L'onorevole Nicola Ciracì non vuole i migranti a Ceglie Messapica

Venerdì 26 novembre 2016

Migranti ospiti di un Istituto religioso, Ciracì (CoR): «Solo falso buonismo e business, ora anche Ceglie rischia un'invasione: devono essere smistati altrove»


«Nei giorni scorsi ho scritto a tutti i sindaci della provincia di Brindisi per chiedere loro di seguire l’esempio del sindaco di San Vito dei Normanni e perché opponessero un netto rifiuto all’ipotesi di accogliere ulteriori migranti nei territori che amministrano, considerato che il Brindisino, oltre a o spitare Cara e Cie, ha superato il numero stabilito dal Ministero per l’ospitalità. Per tutta risposta, però, il sindaco di Ceglie Messapica tace di fronte all’invio dei primi migranti in un istituto religioso della città che altro non rappresenta se non il primo di futuri arrivi di altri migranti, visto che Renzi e Alfano hanno ormai scelto la nostra come provincia-hotel per tutti». 

Lo sostiene il deputato Nicola Ciracì (Conservatori e Riformisti, che prosegue: «Risulta evidente a tutti che questi soggiorni non hanno nulla a che fare con l’accoglienza e la solidarietà, ma nascondono soltanto piccoli e grandi business: Ceglie rischia, come tante altre città, Carovigno in primis dove alloggiano ormai quasi 400 migranti, di essere invasa poco alla volta, giacché gli uffici territoriali del governo continuano ricercare alloggi provvisori…».  

Una sorta di business dell’immigrato che Ciracì proprio non tollera: «Sono insofferente – aggiunge – di fronte a questo falso buonismo perché non è una giustificazione plausibile dire sono “solo” donne e bambini ospiti delle suore; ,e allora, quando arriveranno gli uomini, perché arriveranno, che si farà? Li si caccerà via perché sono adulti e di sesso maschile? A me certe difese d’ufficio suscitano irritazione, in quanto c’è poco da star sereni e rilassati perché il problema esiste e dimostra il fallimento delle politiche di Renzi e di questo governo incapace di prendere di petto la situazione».

4 commenti:

  1. Non li vogliamo neanche noi cittadini...che vadano a casa loro..

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  2. L'ospitalità e la solidarietà devono rimanere le caratteristiche di un popolo che si dica civile.Il problema è che lo stato deve garantire che il cittadino le possa conservare,queste caratteristiche.

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  3. Per la prima volta in vita mia sono d'accordo con Nicola Ciracì. Non pensavo sarebbe stato possibile ma evidentemente...mai dire mai. Qualcuno sa dirmi quanto giornalmente verrà in tasca alle "caritatevoli" suore di Villa Aurora da sempre impegnate a guadagnare il più possibile naturalmente sempre in nome di Gesù? (Chiedo perdono per aver nominato il Nome di Dio invano). Secondo i miei calcoli circa 1000-1200 euro al giorno per un totale di 33000-33500 al mese. Non posso fare a meno di pensare alla conversazione avuta con una mia concittadina, conosciuta occasionalmente, la quale mi descrisse, umile e rassegnata, la sua condizione di lavoratrice agricola: sveglia alle 3 del mattino, viaggio per il raggiungimento della azienda agricola molto spesso distante centinaia di km, ore 7-8 del mattino inizio della giornata nei campi, ore 16-18 rientro a casa. Intirizzita nei mesi freddi e cotta dal sole in quelli estivi, la schiena a pezzi, la consapevolezza di
    non avere via d'uscita a quella vita grama e dura, l'umiliazione di essere trattata come manodopera e non come persona, i diritti calpestati, la famiglia che dovrebbe essere parte integrante della nostra vita e che invece le è negata poichè dopo poche ore dall'arrivo a casa, dopo essersi anche 'dedicata' alle faccende domestiche, dovrà pure andare a dormire e riposarsi qualche ora prima che tutto ricominci daccapo magari con la variante che farà più caldo (se estate) o si lavorerà sotto la pioggia (in inverno).
    Avevo voglia di piangere.
    Perchè nessuno si occupa dei tanti bisognosi che da anni popolano la nostra città?
    I migranti sono solo business...con buona pace dei buonisti di turno.

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    1. Secondo i miei calcoli arriviamo a un MILIARDO DI EURO!!! Ma sono calcoli basati su dati "sentiti dire", quindi potrei sbagliarmi.

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