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Progetto scolastico dell'ITC "Cataldo Agostinelli"

Venerdì 29 settembre 2017
Mercoledì 27 settembre a Roma presso la sede del MIUR in Viale Trastevere 76/a si è svolta la premiazione dell’XI  edizione del concorso “Regoliamoci”, indetto da Libera e in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. 
La premiazione si è svolta  alla presenza del Presidente di Libera Don Luigi Ciotti, del Sottosegretario all'istruzione, dell'università e della ricerca  Vito De Filippo, e della Responsabile Nazionale Scuola e Formazione di Legambiente Vanessa Pallucchi e con la partecipazione di oltre 100 tra studenti e insegnanti in rappresentanza delle scuole finaliste provenienti da diverse regioni d'Italia.
Oltre diecimila gli studenti che hanno partecipato al concorso in rappresentanza di oltre 500 scuole da tutta Italia.
Il titolo di questa edizione "ECOcentrico! L'ambiente è la nostra casa", ha avuto come scopo quello di far riflettere gli studenti di diverse età sul tema della tutela dell'ambiente, intesa non in una semplice accezione di tipo ecologista, allargando questo principio alla cura degli ambienti fisici e umani, degli spazi nei quali tutti noi viviamo e che incidono nel tipo delle relazioni che possiamo costruire. 
Gli studenti Cito Doriana, Lerna Grazia, Lubes Emanuele e Rrema Alisa della classe II A (a.s. 2016/2017) e gli alunni Bellanova Emanuela, Carbotti Rosalia, Caroli Francesca, Nigro Ludovica e Santoro Rosa  della classe III A (a.s.2016/2017) dell’I.T.C. “Cataldo Agostinelli” di Ceglie Messapica si sono distinti, ricevendo il premo premio per la categoria delle scuole secondarie di secondo grado, con un lavoro intitolato “Bene comune: il riciclo del tempo”.
L’iniziativa è stata voluta e fortemente incoraggiata dalla Dirigente Scolastica, la dott.ssa Angela Albanese, che sempre sostiene e incoraggia i progetti volti a promuovere la coscienza civica dei ragazzi.
Il progetto realizzato è stato sentito e voluto fortemente dai ragazzi che, guidati dalla docente Vita Maria Argentiero, hanno lavorato e creduto con entusiasmo fino all’ultimo. Esso è il risultato di un percorso che parte dall’individuazione dei loro bisogni: essere accolti nella comunità e prenderne parte attiva, stare insieme e condividere idee e progetti.
Il lavoro propone la riqualificazione di un bene comune che era stato recuperato grazie al programma della Regione Puglia “Bollenti spiriti” e poi è stato abbandonato.
 La proposta vuole rimanere in sintonia con il programma regionale, per cui il MAC 900 è stato rivisitato come luogo deputato alla formazione e alla produzione, allargandosi però a tutte le realtà culturali presenti nel territorio.
Per questo, si è pensato all’istituzione di una “Banca del Tempo”, per chi vuole donare un’ora del proprio tempo in maniera reciproca ai giovani, agli stranieri e agli anziani.
La sinergia tra le varie generazioni costituisce la base per realizzare una comunità dove il bene comune è condiviso da ogni singolo cittadino.
La realizzazione del progetto si è sviluppata in diverse fasi.
Si è partiti dall’indagine sul campo attraverso interviste ai ragazzi e ai funzionari del Comune. Parallelamente è stata effettuata una ricerca storica, consultando i diversi volumi presenti nella Biblioteca comunale.
I ragazzi sono stati divisi in gruppi di lavoro, il ché ha permesso di curare in maniera dettagliata le diverse parti del piano progettuale:  chi si è occupato delle mappe, chi della fotografia, chi ha realizzato il plastico e chi ha eseguito le interviste e stilato la relazione. Il plastico, in particolare, è stato realizzato con diversi materiali, anche di recupero, tra cui cartoncino, sughero, lamiera e compensato.
Un particolare grazie all’architetto Daniela Trisolino, sempre disponibile, che ha reso possibile il percorso con i suoi preziosi consigli.
E un  grazie all’Assessore all’Ambiente e al Territorio, Antonello Laveneziana, per la sua cortese disponibilità.

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