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Incontro con l'autore alla "Pascoli"

Martedì 21 febbraio 2018
“Chi parla degli emigrati usa spesso la parola “disperati”, ma quello che invece penso oggi, a Roma, nella mia vita italiana, è che non c’è niente di più simile alla speranza nel decidere di emigrare: speranza di arrivare da qualche parte migliore, speranza di farcela, speranza di sopravvivere… Penso che sia normale che ogni essere umano cerchi disperatamente di migliorare la propria condizione e in alcuni casi muoversi è l’unico modo per farlo”. Queste le parole di Alì Ehsani, giovane afghano, rimasto orfano dopo la morte dei genitori a Kabul, che ha narrato la propria storia di immigrato ai ragazzi della scuola media “Pascoli “. Il libro “Stanotte guardiamo le stelle”, edito da Feltrinelli, di cui Alì Ehsani è autore, racconta con delicatezza ed emozione le peripezie di un viaggio durato cinque anni, di una nuova vita in Italia e del sogno che giorno per giorno si sta realizzando.
 
L’incontro tenutosi, nell’ambito del “Progetto lettura”, martedì 20 febbraio presso la scuola secondaria G. Pascoli del Primo Istituto Comprensivo è stato organizzato dalla docente F.S. Liliana Mola e dalla prof.ssa Angela Fattore che ha presentato lo scrittore e ha illustrato il libro in alcune sue sfaccettature particolari. All’evento hanno preso parte, oltre all’autore, Il dirigente scolastico prof. Francesco Dell’Atti e i docenti di lettere e sostegno Cavallo, Carlucci, Federico, Macchitelli, Rughi, Soloperto, Urso, che hanno sapientemente guidato gli alunni nella lettura critica del libro che è riuscito a coinvolgere ed emozionare, scuotendo le coscienze di tutti invitandoli a riflettere sulle delicate e purtroppo ancora attuali tematiche dei profughi, della guerra, dei clandestini…. Gli studenti hanno dichiarato di essersi commossi e immedesimati nello scrittore. Hanno avuto, infatti, l’occasione di riflettere su se stessi, sulla fortuna di possedere una famiglia e di vivere in un paese non afflitto dalla guerra. Le numerose domande rivolte ad Ehsani hanno dimostrato il vivo interesse con cui i ragazzi hanno partecipato al progetto, testimoniando che davvero un libro può “cambiare” la nostra vita.

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