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Torna il Ceglie Summer Festival

Venerdì 31 luglio 2020

TORNA IL CEGLIE SUMMER FESTIVAL
L’appuntamento cegliese con la musica non si ferma!
Ospiti “La Municipàl” ed “Erica Mou”

Giunto alla quarta edizione, il Ceglie Summer Festival ha ospitato negli scorsi anni grandi concerti di artisti italiani e internazionali nella splendida cornice di piazza Plebiscito, diventando l’evento musicale più atteso dell’estate cegliese. Anche nel 2020, nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza Covid, il festival torna puntuale in agosto, questa volta in una location e in una formula nuove che permettano, soprattutto al pubblico, di assistere ai concerti in totale sicurezza.

All’Arena Palasport, l’area esterna antistante il Palazzetto dello Sport, in due serate consecutive, protagonista sarà la musica #madeinpuglia, come è denominato il progetto del festival che valorizza i talenti pugliesi.

Il claim dell’edizione 2020 del festival è “Risvegli” – ha sottolineato Vincenzo Gianfredadella New Music Promotion che produce il festival - parola che echeggia come un monito per lasciarci alle spalle quello sembra essere stato proprio un brutto sogno attraverso la musica che ricomincia a suonare. I concerti saranno ad ingresso gratuito, previa prenotazione dei posti a sedere, online sulla piattaforma Eventbrite o presso la venue se nei giorni dell’evento ci sarà ancora disponibilità di posti, date le limitazioni di capienza previste”.

Nell’edizione 2020 sul palco saliranno La Municipàl, il 9 agosto alle 21.30 ed il giorno successivo alla stessa ora Erica Mou oltre ad altri talenti emergenti “made in Puglia”. Media partner del Ceglie Summer Festival 2020, Radio Enjoy, la giovane emittente pugliese che sarà vicina al festival ed ospiterà ai propri microfoni gli artisti che saliranno sul palco. Continua invece anche quest’anno nell’edizione 2020 la partnership con il sito internet d’informazione del gruppo Glocal Media www.ceglienotizie.net.

Gli Show

La Municipàl
9 agosto 2020 – ore 21.30
Fuorimoda

Con soli due album e un EP si è imposta come una delle migliori realtà musicali della propria generazione, ricevendo un forte apprezzamento da parte della critica che ha recensito e accolto con entusiasmo Bellissimi difetti, l’ultimo album rilasciato nel marzo 2019. Lo scorso anno, inoltre, ha visto La Municipàl raggiungere una media di 160mila ascoltatori mensili su Spotify e oltre 10 milioni di visualizzazioni su YouTube, registrando anche un importante incremento del pubblico ai concerti, grazie a una dimensione live che mette in risalto l’enorme potenzialità di questo progetto. Dopo aver partecipato al Primo Maggio di Roma, vincendo nel 2018 il contest 1MNext La Municipàl è tornata sul palco del concertone in Piazza San Giovanni anche nel 2019 e fatto tappa nei principali club della penisola e in numerosi festival.

Erica Mou
10 agosto 2020 – ore 21.30
Nel mare c’è la sete

Musica e letture si fondono sul palco come in un’unica lunga canzone, per raccontare una storia che riesce a diventare anche nostra. La cantautrice pugliese propone, imbracciando la chitarra e con l’utilizzo di loops ed elettronica, dal vivo, le canzoni del suo repertorio insieme ad alcune rivisitazioni di classici della musica italiana, che fanno da colonna sonora alle letture tratte dal romanzo. La Mou ci racconta il coraggio di sentire, di scegliere, di rompere gli schemi alla ricerca della libertà, demolendo la retorica zuccherosa delle relazioni d’amore e mostrandoci come dietro la perfezione possa nascondersi un doppio fondo inaspettato.

Ufficio stampa Flavio Cellie (Glocal Media): 
• telefono: 333 1173456; 
• e-mail: flavio.cellie@gmail.com
La lista accrediti, riservata agli operatori, sarà chiusa il 7 agosto alle ore 12:00 inviare la richiesta aglocalmedia.info@gmail.com

Comunicato stampa Democrazia Cristiana

Venerdì 31 luglio 2020
DIECI AZIONI POSITIVE PER IL RILANCIO DI CEGLIE

La centralità del settore agricolo nella economia della comunità di Ceglie Messapica è dimostrata dallo sviluppo che è connesso a essa e che ha caratterizzato il benessere economico di Ceglie nel XX secolo. Da qualche decennio abbiamo assistito a un progressivo depauperamento di questo settore sia in qualità della manodopera sia in quantità della merce prodotta. Tutto questo ha determinato un progressivo impoverimento dell’economia locale da un punto di vista strettamente quantitativo con una riduzione del reddito pro capite ma soprattutto sul versante culturale, con la perdita di un immenso patrimonio di conoscenze e di esperienze, con il rischio di veder creare uno iato, un vuoto tra generazioni.
A parere della Democrazia Cristiana recuperando la pietra angolare, la chiave di volta della nostra economia, l’agricoltura, si può avviare un ciclo virtuoso di rilancio dello sviluppo cittadino, cercando di coniugare il concetto di locale con la moderna società globalizzata, insomma dando concretezza nel nostro importante Comune al concetto di GLOCAL tanto caro al sociologo Zygmunt Bauman. Per essere local in un mondo global occorre portare al massimo delle potenzialità le risorse e la capacità locali, da far usufruire in maniera globale a tutti.
A nostro parere occorre quindi attivare questi progetti:
1)      Creazione di marchi DOP o IGP per alcune storiche produzioni tipiche locali, con specifici disciplinari di produzione; pensiamo alla mandorla, ai fichi maritati, alle conserve tipiche della nostra cucina, al vino cotto e tante altre pietanze che spesso troviamo sulle nostre tavole, frutto della memoria e dell’arte delle nonne. Patrimonio culturale ed economico che va salvaguardato ma anche abbinato alle produzioni sul campo, appunto con specifici disciplinari e l’apposizione di marchi. Occorre, quindi, attivare iniziative imprenditoriali per la produzione industriale di questi beni e soprattutto incoraggiare i giovani agricoltori e sostenerli nello sforzo produttivo. In questo senso il comune deve svolgere il ruolo di accompagnatore e facilitatore al fine di attingere ai piani FESR dell’UE proprio indirizzati ai giovani imprenditori agricoli.
2)      La produzione deve essere sostenuta dalla conoscenza e quindi dalla formazione. Sarebbe molto utile se l’amministrazione comunale si facesse promotrice, nell’ambito dell’Istituto Comprensivo di Ceglie, dell’istituzione di una sezione di Istituto Agrario, al fine di offrire ai nostri ragazzi l’opportunità di intraprendere attività formative essenziali e di utilizzare le nuove tecnologie per uno sviluppo dell’agricoltura moderno e redditizio.
3)      La creazione di prodotti a marchio inevitabilmente potrà generare un ulteriore e più consistente sviluppo dell’enogastronomia del nostro territorio. Sarà tuttavia necessario affinare l’offerta, abbinando il contenimento del costo cliente al miglioramento della qualità complessiva del prodotto. Il comune potrà contribuire attraverso una mirata politica di contenimento delle tariffe pubbliche e un efficentamento dei servizi alle imprese, sia abbattendo i tempi per il rilascio di concessioni e autorizzazioni, sia migliorando la viabilità e l’accesso ai luoghi della movida.
4)      Un recupero del territorio, oggi in tanti luoghi abbandonato e incolto, consentirà un rilancio del turismo rurale. Negli anni scorsi le nostre campagne erano affollate di stranieri; oggi purtroppo la mancanza di sicurezza, i numerosi furti, la mancanza di infrastrutture materiali e immateriali, hanno portato a un clima di preoccupazione e per certi versi di paura che sta impedendo un maggiore afflusso di turisti italiani e stranieri.. Occorre attingere a ogni possibile finanziamento comunitario e nazionale per dotare le nostre campagne di un sistema di video sorveglianza, diffondere l’illuminazione pubblica lungo le principali direttrici, infrastrutturare il territorio con rete di metano, internet veloce, ciclo vie, ecc. Per questi fini si possono utilizzare i finanziamenti del PON sicurezza, i finanziamenti comunitari per le reti e altre misure nazionali e regionali in favore dello sviluppo del turismo rurale.
5)      Il rilancio del turismo rurale abbinato ai super incentivi messi a disposizione dal Governo per la ristrutturazione delle prime e seconde case, deve essere utilizzato per un rilancio dell’artigianato locale e per la piccola impresa. Anche in questo caso è fondamentale per essere al passo con le nuove tecnologie un importante percorso di formazione, per il quale il comune si può attivare con apposite convenzioni con gli enti di formazione riconosciuti dalla Regione, affinché questi percorsi si svolgano in loco e con il ricorso ai già previsti fondi bilaterali per la formazione e la sicurezza.
6)      L’economia così sviluppata e rilanciata, dovrà essere un moltiplicatore per l’intero sistema produttivo locale, a partire dal commercio di quei prodotti a marchio ma anche per tutto il sistema delle produzioni locali. Occorrerà, quindi, varare un PIANO COMMERCIALE che razionalizzi e sviluppi la rete delle attività piccole, medie e grandi e favorisca l’insediamento di negozi nel centro storico, anche con mirate politiche di aperure e orari.
7)      Il Centro Sorico e il suo recupero nonché la valorizzazione dei beni naturalistici, paesaggistici e architettonici del territorio,  sono la seconda gamba del nostro progetto di sviluppo. A esso sarà necessario dedicare un’apposita commissione consiliare nonché un gruppo di lavoro composto da giovani tecnici locali, che uniscano al patrimonio di conoscenze scientifiche l’amore per la propria terra e la conoscenza diretta dei luoghi e delle persone. Il centro storico infatti, è un essere vivente che respira, si muove ed evolve e quindi deve essere attenzionato con particolare cura. In primo luogo con un accurato censimento dei palazzi nobiliari, delle abitazioni, dei sotterranei. In secondo luogo con un complessivo piano di recupero, sia strutturale che infrastrutturale, completando l’interramento dei cavi, recuperando le parti ammalorate, rifacendo la pavimentazione, individuando un percorso per renderlo di nuovo fruibile alla città, anche con nuovi nuclei familiari. Il comune, così come già accaduto in tanti altri borghi, potrebbe mettere a disposizione, a prezzi simbolici, il suo patrimonio finalizzandolo ai nuovi insediamenti. Questo progetto richiede fondi ingenti, che vanno reperiti attraverso gli attuali canali di finanziamento comunitari ma soprattutto individuati nelle risorse che saranno messe a disposizioni con il recovery fund nel 2021.
8)      Il terzo pilastro di questo piano di rilancio della nostra Città è individuato nella cultura, cioè in quel complesso di azioni che recuperino la storia millenaria della nostra comunità e la mettano a reddito, cioè abbia ricadute positive sul sistema economico e sociale. In questo ambito un ruolo fondamentale deve essere assunto dalla PRO LOCO alla quale il comune deve riservare la massima attenzione e tutto il sostegno possibile. Va rilanciata l’azione del museo e della biblioteca comunale, anche attraverso il recupero dell’archivio storico del comune, in collaborazione con i tanti storici locali e gli appassionati cultori della vita socio economica del nostro territorio, a partire dalla Biblioteca Ciracì. In questo senso occorre studiare un progetto che metta in rete l’amministrazione comunale con i soggetti privati, le fondazioni, la cooperazione e costruisca un vero POLO CULTURALE al servizio del turismo e della sua destagionalizzazione.
9)      La summa di questi progetti o linee di sviluppo ha come obiettivo creare occupazione. La vera piaga che affligge il territorio, infatti, è la mancanza di lavoro e di lavoro qualificato per i nostri giovani, costretti dopo cinquant’anni a seguire le orme dei nonni e riprendere la via della emigrazione. Rilanciare agricoltura, turismo e cultura, può generare molta occupazione stabile ma soprattutto far scomparire quel senso di precarietà, quel vivere alla giornata, quella sensazione di emarginazione che stringe il cuore di tante ragazze e di tanti ragazzi cegliesi. E’ nostro preciso dovere aprire un confronto serrato con tutte le agenzie educatrici, la scuola, le parrocchie e tutti coloro che si occupano di problematiche giovanili, di disagio nelle famiglie, di diversamente abili.  In una città che si rilancia deve esserci spazio per tutti e nessuno deve rimanere indietro.
10)  La decima azione è sicuramente a nostro parere quella decisiva: tutto quanto abbiamo espresso in precedenza è realizzabile se esistono dei progetti, se si è in grado di progettare. Infatti l’accesso a fondi e finanziamenti comunitari e nazionali è possibile solo in presenza di una progettualità di qualità e sostenibile. Ciò chiama in causa l’apparato amministrativo e tecnico del comune, falcidiato dai numerosi pensionamenti e oggettivamente in difficoltà, per un ricambio generazionale non correttamente programmato in passato. Siamo consapevoli delle difficoltà giuridiche ed economiche presenti e che di fatto impediscono quel rinnovamento e rafforzamento dell’organico dei dipendenti comunali che pure sarebbe necessario. Tuttavia chi si candida ad amministrare la città deve essere consapevole che ogni energia e ogni risorsa deve essere destinata a questo scopo. Ceglie ha bisogno di tecnici e professionisti della P.A. all’altezza delle sfide che ci apprestiamo ad affrontare.

Dieci azioni, quindi, per dieci direttrici di sviluppo. Vogliamo una CEGLIE CHE SVOLTA, una Ceglie che cambia passo!
Noi oggi diamo un segnale; basta con i personalismi, basta con gli schieramenti o con me o contro di me, basta con gli uomini soli al comando. La POLITICA è servizio, è mettere a disposizione di tutti, se stesso e le proprie conoscenze e personale. E’ arrivato il momento…CEGLIE GIRA L’ANGOLO, SVOLTA, UNA NUOVA STRADA BELLA E LUMINOSA E’ POSSIBILE.
Ceglie M., 30 luglio 2020

                                                                       partito storico DEMOCRAZIA CRISTIANA
                                                                            Coordinamento cittadino

Siglata l’alleanza tra Giusy Resta e Carlo Gasparro

Mercoledì 29 luglio 2020

È stato siglato nella mattinata di oggi l’accordo programmatico tra Giusy Resta, candidata sindaco alle prossime amministrative e Carlo Gasparro, che rinuncia alla corsa elettorale nelle vesti di candidato sindaco per convergere, con il suo gruppo politico, nella Coalizione Rosa-Verde. La decisione è giunta a seguito di un confronto puntuale sui temi cardine dei rispettivi programmi, resi simili e complementari dal concetto di fondo che li ha generati: porre il cittadino al centro della pianificazione strategica della città. Resta e Gasparro si sono dati appuntamento all’ingresso della Med Cooking School di Ceglie Messapica, uno dei luoghi simbolo della città, chiuso a causa di una mancata programmazione puntuale da parte della classe politica locale. Qui, è stato ufficializzato l’accordo tra i due professionisti attraverso la registrazione di un video.
«Sin dallo scorso 4 giugno, data in cui mi sono candidato a sindaco – dichiara Carlo Gasparroho spiegato che anteponevo le idee, il programma della mia squadra, alla mia stessa persona. Queste idee Giusy le conosce bene e saranno le idee della nostra azione di governo. Bisogna costituire un “ufficio Europa”, che intercetti i fondi strutturali UE, e bisogna rendere centrali i concetti di legalità e trasparenza nella vita ammnistrativa. È necessario studiare le strategie di marketing territoriale più adeguate, anche rivisitando l’organizzazione degli eventi.
Ci siamo uniti per dare a Ceglie un nuovo progetto di città e ci siamo dati appuntamento qui, dinnanzi alla Med Cooking School chiusa, affinché non accada più che un’opera di tale rilevanza sia abbandonata a un così triste destino. Sono sicuro che, dal primo giorno, lavoreremo fianco a fianco per far diventare questo posto un polo universitario di riferimento, un centro d’eccellenza della cultura gastronomica. Avrei potuto continuare la mia campagna elettorale – conclude Gasparrorischiando che le mie idee non andassero al governo della città. Ho voluto invece dare priorità al cambiamento culturale e amministrativo, per portare le nostre idee sullo scranno più alto del governo cittadino».
«La Coalizione Rosa-Verde si arricchisce di persone nuove – dichiara Giusy Restache aderiscono al progetto Ceglie in Rosa, apportando il proprio contributo umano e professionale. Nei mesi scorsi, soprattutto durante il lockdown, con un nutrito gruppo di amiche abbiamo dato vita a un progetto politico che si pone l'ambizioso obiettivo di eleggere il primo sindaco donna della storia di Ceglie Messapica. L'amico e collega Carlo Gasparro entra a far parte di questo gruppo, che nel frattempo ha accolto tante altre adesioni, per collaborare a un progetto unico, che mette al centro i valori dell'aggregazione e dell'inclusione.
Costruiremo una squadra di governo salda e di alto profilo, che sicuramente ti vedrà al mio fianco come vice sindaco, dando voce ai cittadini e alle loro priorità, convinti che una sana vita di comunità passi attraverso il dialogo e il confronto. Lo faremo attraverso #CalceViva e #LievitoMadre – conclude Resta due spazi virtuali che abbiamo definito "acceleratori d'idee", un modo concreto e innovativo per condividere il proprio punto di vista. Ceglie ha bisogno di noi, di ciascuno di noi, per diventare la città che merita di essere».

Ultima settimana del "Tempo delle idee"

Martedì 28 luglio 2020
ULTIMA SETTIMANA DE “IL TEMPO DELLE IDEE”: FINO AL 2 AGOSTO FOCALIZZIAMO L’ATTENZIONE SU GREEN E SOSTENIBILITA’, SMART CITY, SCUOLA E ISTRUZIONE. INVIA LE TUE IDEE.
Si è aperta l’ultima settimana de “Il tempo delle idee”, l’iniziativa di ascolto della cittadinanza promossa dal gruppo Cittadini del Fare, della Coalizione guidata dal Candidato Sindaco Angelo Palmisano, che si svolgerà fino a domenica 2 agosto. In queste ore stanno continuano ad arrivare numerose idee e proposte su Bellezza, Cultura, Partecipazione, Promozione del Territorio e delle Eccellenze, Valle d’Itria, Diritti, Legalità, Giovani, Armonia Sociale, Lavori Pubblici, Opere Pubbliche, Opportunità e Sviluppo Economico, Sicurezza e Vivibilità.
Durante l’ultima settimana, che va dal 27 luglio al 2 agosto, vogliamo, invece, invitare i cittadini a focalizzare l’attenzione su altri argomenti e tematiche fondamentali per Ceglie Messapica :
Green e Sostenibilità (intesi come qualità della vita e dell'ambiente, mobilità e sviluppo sostenibile, green, agricoltura, protezione civile, promozione sportiva, decoro urbano, ecc.); Smart City (intesa come innovazione, sostenibilità, inclusione, comunicazione istituzionale, ecc.); Scuola e Istruzione (intese come attenzione rivolta al mondo della scuola, a studenti, famiglie e personale scolastico, alle strutture scolastiche, priorità per la formazione delle persone, ecc.).
Rinnoviamo, ancora una volta, l’invito a tutti coloro che hanno a cuore la città ad approfittare di questo periodo di tempo dedicato all’ascolto dei cittadini sui temi per il futuro e a dare il proprio contributo di idee, progetti e proposte inviando una email a cittadinidelfare@gmail.com.
L’intera iniziativa, che si concluderà domenica 2 agosto 2020, è nata per stimolare ulteriormente i cittadini ad essere partecipi e protagonisti della costruzione del programma per Ceglie 2030. Insieme costruiremo la Città di Tutti.

Le storielle pistolari di Stefn di Martazit

Lunedì 27 luglio 2020
Ceglie Messapica. Raccontare un paese: le "storielle pistolari" di Stefano Menga.


Fatti e personaggi realmente esistiti ed accaduti, raccontati in maniera simpatica dal blogger di "Cronache e Cronachette".
Contadini, nobili, politici, che entrano ed escono di scena grazie alla penna e ai ricordi di Stefano Menga, blogger  e scrittore di Ceglie Messapica, che attraverso le “Storielle Pistolari di Stefn di Martazit” ( soprannome della sua famiglia), racconta, ogni domenica, le strade, i luoghi, i personaggi della Ceglie storica, rappresentando vizi e virtù di un’epoca, con finali esilaranti e a tratti, anche, commoventi. Interpreti che sorridono e piangono e che grazie a Stefano Menga, tornano in maniera realistica, incuriosendo quanti si soffermano a leggerle.
“Le storie sono scritte con l’aggiunta di passi in dialetto cegliese – spiega il blogger di “Cronache e Cronachette” – e nascono in maniera simpatica per raccontare il nostro passato, situazioni vissute realmente ed altre tramandate e avvenute negli anni ’50 e ’60. Al pari delle ‘lettere pistolari’ che sono nate nel 2015 rivolte al primo cittadino di allora e al commissario oggi, per diciamo così denunciare problematiche del vivere quotidiano nella città, le storielle hanno come protagonisti personaggi scherzosi ma reali che, comunque, hanno rappresentato l’anima del nostro paese”.