Visualizzazioni totali

La Bella Ceglie Messapica

 Mercoledì 1 settembre 2021



Ricordatevi una cosa che CEGLIE MESSAPICA non è mai un addio, ma è sempre un arrivederci.
Dolci Abbracci Da Ceglie Messapica
"Anche se trascurata dalla storia,
bianca città,abbracciami nella tua gloria!
Che di belle gesta ne hai parecchie,
parlano di te, pure le pietre delle specchie!
Il tuo abbraccio stupendo,
sorvola la Murgia che diventa Salento.
Mostrami il tuo viso bello,
abbracciami dal castello!
Sei meravigliosa nella bella stagione,
quando t'affacci dal Monterrone,
ad occhieggiar albe, tramonti
e purpurei orizzonti!
Sul verdeggiante colle mostrami il bianco gregge,
il tuo abbraccio dalla notte mi protegge!
Dissetami alla vecchia fontana,
il tuo abbraccio mi ripara dalla tramontana!
A settembre vieni in campagna,
quando ogni fico trova una compagna!
Si abbraccia ad una dolce mandorla,
e mai più si stacca!Per sempre giura di amarla!
Cinta di macchia, di mirti e d'allori,
abbracciami con la grazia dei tuoi odori!
Abbracciami al ritmo della Marsigliese,
Avvolgimi nel sapore d'un biscotto cegliese!"
Francesco Epicoco
Poeta Della Luce Variegata

La mostra fotografica di Vincenzo Suma

              Martedì 31 agosto 2021
Venerdì 3 settembre alle ore 19.00 presso il Maac ( Museo archeologico e d'arte contemporanea) di Ceglie Messapica, Vincenzo Suma inaugurerà la sua prima mostra fotografica dal titolo "Diario dal Sud: 2019 - 2020". Si tratta di un "diario" fotografico costituito da 72 fotografie in bianco nero, realizzate tra il 2019 e il 2020. Sono rappresentati volti, situazioni e vicende della comunità cegliese. La mostra resterà aperta, e con ingresso gratuito, fino al 30 settembre 2021.
Dalle parole su Vincenzo Suma del prof. Vincenzo Gasparro:
IL POETA DELL’IMMAGINE
"Non è raro incontrare Vincenzo Suma per le vie del paese con le sue Lumix Ix 100 e la Nikon d 750 appese al collo in cerca di immagini, luoghi e volti da fotografare e di cogliere l’attimo irripetibile da immortalare che non tornerà mai più. Vincenzo è un fotografo di strada e le sue strade, i suoi paesaggi sono quelli dell’antica Kailìa che sembra smarrita in un tempo immutabile ed eterno. In questo senso egli è un poeta dialettale dell’immagine. Il suo orizzonte poetico è racchiuso nel microcosmo di un paese della Bassa Murgia, un’enclave che il tempo non ha scalfito e che perennemente vive nella magia dei suoi riti e nella sua mitopoiesi.
Ormai è un luogo comune affermare che viviamo nella società dell’immagine e siamo immersi in un vorticoso e magmatico flusso di immagini che sommergono la nostra quotidianità e, oggi, chi non appare è destinato all’oblio e all’insignificanza. Ma quest’apparire è qualcosa di effimero che si perde nell’attimo di un like e, il più delle volte, la fotografia dell’era digitale si smarrisce nella banalità e nella svalutazione dell’immagine stessa. Si calcola che ogni due minuti nel mondo si producono tante fotografie quante ne sono state prodotte in tutto l’’800 e il più delle volte, nel tentativo di catturare follower si scade nella banalità. L’etimo della parola deriva da due parole greche che esprimono la sintesi della luce e della scrittura. La fotografia è una “scrittura di luce” e in tal senso vanno lette le foto che Suma ci propone con i suoi bianchi e neri.
Ma la fotografia, nell’occhio e nella sensibilità del fotografo, può diventare una forma d’arte, se solo è capace di considerarla e viverla come un fatto culturale, come una chiave di lettura per interpretare il mondo e il milieu culturale di una comunità. Per far questo occorrono tempi lunghi per sfuggire all’estetica della fretta per cogliere la profondità delle cose e, solo così, la fotografia si può trasformare in arte e poesia. Nelle foto di Vincenzo Suma possiamo rinvenire quello che diceva Henri Cartier Bresson: “È un’illusione che le foto si facciano con la macchina, si fanno con il cuore, con tutta la testa”. Questo è quello che succede in tanti scatti del Suma. Penso alle sue struggenti immagini del dolore della sofferenza mentale e dell’emarginazione, alle donne senza tempo che sembrano smarrirsi nella calce, nelle luci e nelle ombre dei vicoli di Ceglie Vecchia, agli uomini nelle botteghe artigiane che caratterizzano la funzione metalinguistica e fàtica della sua comunicazione.
Egli è capace di cogliere il “momento decisivo” e ci consegna volti e sentimenti che catturano i momenti del dolore, dello smarrimento, della gioia dei suoi ritratti e la cupezza struggente dei suoi squarci di paesaggio. La suggestione del suo sguardo si pone spesso nei cunicoli che ci introducono nel ventre della nostra madre Kailìa, nella devozione popolare del Cristo morente e nell’invocazione taumaturgica dei nostri Santi Protettori celebrati nelle luci delle sfolgoranti luminarie. La sensibilità artistica e poetica di Vincenzo Suma si manifesta nella descrizione di un piccolo mondo antico incontaminato e il suo bagaglio culturale si alimenta nei valori della tradizione che stride con la società sfavillante del lusso e del consumismo tardo capitalistico e ci consegna una comunità fatta di volti di vecchi dolenti in attesa della morte. Nella poetica sumiana non c’è spazio per la modernità e i suoi scatti non hanno alcuna funzione esortativa e consumistica, le sue donne e i suoi vecchi non hanno nulla a che fare con le immagini delle copertine patinate, ma esprimono la dolenza del tempo che fugge nell’attesa di Atropo.
La sua, penso sia, una lettura sostanzialmente pessimistica della nostra realtà. Mi viene da parafrasare il titolo di un libro di un grande maestro della pedagogia del Novecento, Mario Lodi, che suona così: C’è ancora speranza a Ceglie ? Al di là di tutto, penso di sì e questa convinzione la traggo da alcuni scatti che segnalano la felicità conviviale di una famiglia allargata tra i vicoli della cittadina antica , lo sguardo del bambino che stringe felice la sua palla dei giochi e un vecchio che lo accompagna nello splendore della calce. Sono l’espressione dei valori che ancora sorreggono la nostra comunità: la convivialità e lo sguardo innocente e semplice pervaso di speranza nel volto dei nostri figli. Suma ci consegna, nei comunicarci le sue emozioni e i suoi stati d‘animo, il meglio dei valori della provincia italiana colti in felici momenti non solo descrittivi ma connotativi, polisemici e creativi. Vincenzo crede nelle persone e nei ricordi è questa è la cifra poetica più genuina della sua fotografia e dei suoi scatti."

Chiusura con il botto de "La Piazza"

 Lunedì 30 agosto 2021

L’evento di punta del cartellone manifestazioni di Ceglie Messapica, meglio denominato come Cegliestate, si è chiuso domenica 29 agosto con in video collegamento il leader della Lega Matteo Salvini e in collegamento telefonico Silvio Berlusconi. Sono intervenuti, inoltre, Licia Ronzulli, vicepresidente del Gruppo Forza Italia al Senato, Nicola Fratoianni (LEU), Gianluigi Paragone (Italexit), Ettore Rosato (Italia Viva), il linguista Carlo de Simone e il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano.

La Mostra Positiva

 Lunedì 30 agosto 2021

Dalle parole del presidente dei “MittAffett Antonio Ciracì: "Questa mostra è Positiva a due tipi di virus: uno è quello della xylella, l'altro è quello dell'inciviltà".

“Questa è l'unica frase che ho voluto inserire nell'esposizione. Nessuna conferenza stampa ha aperto ufficialmente la mostra "Positiva", ma solo una locandina che ne indicava la data di inizio e la data di fine. Nessun discorso è stato fatto per spiegare il senso della mostra. Le parole non servivano. La cosa più importante era il silenzio. Il visitatore ha avuto un rapporto silenzioso ed intimo con Positiva. Ognuno di noi si è sentito colpito ed in difetto quando ha visto quei rifiuti esposti come opere d'arte. Potevamo fare di più per il pianeta ma non lo abbiamo fatto. Forse ci abbiamo provato, ma non è bastato. Forse bastava semplicemente riporre quei rifiuti negli appositi contenitori e dare la colpa agli altri, ma poi ci si accorge subito che questa passività non serve. Bisogna agire. Uscire dalle nostre case e fare qualcosa di propositivo. La mostra è solo l'inizio, anche se racconta la fine, di un processo attivo e propositivo alle intenzioni e alle creazioni concrete. Le fotografie disposte sulle pareti della sala espositiva raccontano la nostra Ceglie con alcune delle sue bellezze. I fotografi sono entrati nel vivo del dettaglio riuscendo a evidenziare nelle foto ogni tipo di sentimento, sia positivo che negativo. Queste foto ricche di emozioni, volutamente posizionate in quel modo, incorniciano una storia. Questa storia racconta solo la fine, ma non è un lieto fine. È impregnata di negatività, ma è la positività la vera causa. Infatti lo spazio centrale della sala racconta due tipi di positività: la positività alla xylella per i nostri ulivi e la positività al male per l'inciviltà. La xylella viene descritta attraverso dei rami di ulivo privi di foglie. Abbiamo infatti preso rami vivi e ricchi di vegetazione e li abbiamo completamente spogliati dei loro vestiti più belli. Questo gesto è stato fatto in silenzio. Nessuno di noi ha aperto bocca mentre compiva l'azione. La mostra "Positiva", per noi, è iniziata in quel preciso momento ed è stata proprio quell'occasione a far comprendere al meglio il senso della mostra a tutti gli altri ragazzi di MittAffett che hanno collaborato alla realizzazione. Lì ho capito che dovevo tacermi e che non aveva senso che continuassi a descrivere le intenzioni di "Positiva". Abbiamo poi posto ai lati dei rami delle foglie secche sparse in modo casuale. È stato emozionante sentire, mentre i visitatori passeggiavano in silenzio per gli spazi espositivi, il rumore delle foglie secche pestate: si percepiva il dolore degli alberi e anche l'udito, dunque, ha avuto la sua parte fondamentale per comprendere queste sensazioni. Abbiamo posizionato i rifiuti iconici delle nostre campagne e della nostra città su piedistalli in legno, i quali hanno dato al rifiuto una connotazione artistica ed un'importanza spaziale che non meritano: cartucce di fucili da caccia, mozziconi di sigarette, le famose bottiglie di birra onnipresenti nei nostri muretti a secco (con addirittura un piccolo alveare posto in una di esse), bottiglie e tappi di plastica e, per finire, le mascherine chirurgiche (i nuovi rifiuti figli della pandemia). Un altro motivo che mi ha spinto a parlare di "Positiva" solo alla fine è quello relativo alla nascita di un altro progetto, denominato, per ora, "Attacco di Bellezza". La mostra era solo l'intro di un'idea più vasta. Dopo aver conosciuto i problemi, si passa alle risoluzioni. È da anni che mi chiedo in che modo si possa cambiare la mentalità di chi non rispetta il posto in cui vive, cioè il pianeta Terra.

L'obiettivo di questo progetto sarà quello di dedicare attenzione agli spazi della città: dalle piazze ai marciapiedi, dalle strade alle rotonde, ecc... In questo primo approccio abbiamo puntato la nostra attenzione verso una piazza cegliese, precisamente Piazza La Pira. Abbiamo chiamato a rapporto giovani studenti cegliesi di architettura o neo laureati, con i quali interverremo creando un progetto di comunità, iniziando dalla pulizia del luogo per poi arrivare all'inserimento di nuovi arredi urbani. Sarà un piccolo intervento di architettura che ha come obiettivo quello di far partecipare il cittadino stesso alla progettazione degli spazi comuni. Desideriamo interagire con gli abitanti del quartiere, cercando di cogliere tutti gli aspetti utili per intervenire. Se solo un abitante dovesse partecipare al progetto, avremo vinto. Quell'abitante, alla fine dei lavori, si sentirà proprietario dello spazio pubblico e lo preserverà influenzando anche chi gli sta intorno. È questo l'obiettivo principale di questo progetto di sensibilizzazione: non deve finire parallelamente con la fine dell'evento, ma deve continuare nei giorni successivi fino a diventare un'abitudine ed un fattore culturale. Serve questo secondo noi e non abbiamo paura di sbagliare o addirittura di fallire nell'impresa. Ci metteremo in gioco e faremo mettere in gioco tutti coloro che vorranno farlo. Non è nostra intenzione urtare la sensibilità di nessuno nè tantomeno elogiarci come salvatori della patria. Abbiamo un progetto e vogliamo portarlo a termine, tutto qui. Le idee non devono essere per forza condivisibili, è chiaro, però, che vanno almeno conosciute. Noi siamo qui, aperti a tutto e a tutti. Vi aspettiamo. Vorrei ringraziare l'Amministrazione Comunale per aver collaborato alla realizzazione di "Positiva", grazie al Sindaco Palmisano e, soprattutto, all'Assessore Laveneziana per l'approccio giusto e propositivo che ha verso le associazioni cegliesi. Grazie ai fotografi di Positiva: Anna Rita Lodedo, Davide Ciccarese, Simona Ciccarese, Giuseppe Suma, Graziano Di Fonzo, Martino Gioia, Piero Barletta e Sabrina Cassiano. Grazie a Stefano Gioia, Pasquale Gioia e a Marco Palmisano per la preziosissima collaborazione. Grazie e Ceglie Notizie, Stefano Menga (Cronache e Cronachette) e a Mimmo Barletta (Ahi... Ceglie) per l'attenzione mostrata.”

Torna in città "Una Valle di libri"

            Lunedì 30 agosto 2021
Torna “Una Valle di Libri”, la kermesse letteraria della Valle d’Itria.
La seconda edizione andrà in scena a Ceglie Messapica Largo Ognissanti dal 31 agosto al 4 settembre 2021.
Per il secondo anno consecutivo torna a Ceglie Messapica “Una valle di Libri” la manifestazione letteraria prodotta, nel cuore della Valle d’Itria, dalla New Music Promotion di Vincenzo Gianfreda e Daria Santoro e dalla testata giornalistica Glocalmedia.info con il contributo del Comune di Ceglie Messapica assessorato alla cultura.
Anche quest’anno il festival è diretto da Flavio Cellie ed andrà in scena a in Largo Ognissanti nel cuore del centro storico della città messapica dal 31 agosto al 4 settembre 2021. Il format dell’evento punta a creare, durante ogni appuntamento, un dibattito sui temi più importanti di attualità a livello nazionale, riportandoli, il più delle volte, nella dimensione locale. L’autore ospite si confronta sul palco con un unico interlocutore ed interagisce allo stesso tempo con il pubblico presente nella location o collegato, attraverso i canali social dell’evento, può intervenire ponendo domande direttamente all’ospite. Lo stile utilizzato nella produzione dell’evento è quello dei salotti televisivi: un talk-show della durata di un’ora che parte dal tema principale del libro, oggetto di presentazione, e si espande sull’attualità e sui temi che riguardano la quotidianità.
Si parte il 31 agosto alle 20.30 con la presentazione del libro “Eroe in camice bianco” scritto da Valentina De Nicolò e da Ignazio Iacone (Intermedia Edizioni), nel talk si parlerà di pandemia grazie al supporto del prof. Pierluigi Lopalco, la serata sarà presentata da Flavio Cellie. Alle 21.30 sul palco di Una Valle di Libri arriverà Walter Nudo all’esordio come scrittore con il libro “La Vita accade per te” (ROI edizioni), dialoga con l’autore Anna Saponaro.
Il primo settembre si parte alle 20.30 con Lucilla Agosti che presenta il suo primo romanzo “Se esplodi fallo piano” (ed. Mondadori), dialoga con l’autrice la prof. Nuccia Lentini. Alle 20.30 spazio all’attualità economica con il prof. Carlo Cottarelli che presenta il suo nuovo libro “All’infermo e ritorno – per la nostra rinascita sociale ed economica” (ed. Feltrinelli), dialoga con l’autore il giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia Francesco Gioffredi.
Il 2 settembre alle 19.30 si aprono i talk dedicati agli autori pugliesi, ospite dell’appuntamento Salvo Fuggiano che presenterà il suo nuovo romanzo dal titolo “Fragile” (ed. Les Flaneurs), dialoga con l’autore la blogger letteraria Rosa Cioffi. Alle 20.30 arriva sul palco di Largo Ognissanti Pinuccio con il libro “Annessi e Connessi” (ed. Mondadori), dialoga con l’autore il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro. Alle 21.30 avremo il piacere di ospitare Diego De Silva con il libro “Certi Bambini” (ed. Enaudi), dialoga con l’autore il prof. Pierangelo Buongiorno.
Il 3 settembre alle 20.30, spazio alla strettissima attualità con il dott. Sandro Menichelli direttore dell’Ispettorato della Camera dei Deputati, con esperienze in missioni nazionali e internazionali di prevenzione e contrasto della criminalità organizzata, presenterà il suo libro “Galassia Islamica – le ragioni del terrore” (Intermedia Edizioni), dialoga con l’autore il giornalista ed editorialista del Corriere del Mezzogiorno Michele Cozzi.
La rassegna si concluderà sabato 4 settembre 2021, alle 20.30 Alessandra Macchitella giovanissima scrittirice pugliese che presenterà la sua “Lista” (ed. Les Flaneurs), dialogherà con l’autrice Fabrizio Monopoli. Alle 21.30 chiusura in chiave comica con Gene Gnocchi che presenterà il suo libro “Gusto Puffo” (ed. Solferino), a disquisire con l’autore il giornalista Antonio Celeste e il sindaco di Ceglie Messapica Angelo Palmisano.
“Abbiamo cercato di accontentare tutti i gusti – ha sottolineato il direttore artistico Flavio Cellie – nella seconda edizione daremo molto spazio all’attualità e faremo il punto sulla pandemia, sugli aspetti economici e sulla situazione politico-culturale afgana, il tutto condito dalla presenza di personaggi che faranno sicuramente sorridere ma anche pensare, ci auguriamo di tornare a casa ogni sera più ricchi di tante informazioni, vi aspettiamo a Ceglie Messapica”.
Un ringraziamento speciale va a tutti gli sponsor ed a tutti i collaboratori che hanno lavorato e continueranno a farlo nei prossimi giorni per la realizzazione di questa cinque giorni di “Una valle di libri” 2021.

Nuova mostra personale per l'artista Pierluigi Urgesi

Domenica 29 agosto 2021

Dalle sue parole: “Non ho mai smesso di credere in quello che adoro fare al tal punto di metterci la faccia in tutto quello che dico e che faccio. Nella vita di soddisfazione se ne possono avere tante, ma solo una è quella che ti fa battere il cuore, anche solo parlandone. La mia arte e la mia passione nel farla andranno avanti con grinta e amore, sempre!

 

Visita Pastorale alla Diocesi

 Domenica 29 agosto 2021

Una visita sentita ed emozionante, una giornata unica per tutta la Comunità della Diocesi di Mangochi (Malawi) e per tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di assistere all’incontro con l’Arcivescovo Gianfranco Gallone, nominato dal Papa Nunzio apostolico in Zambia.