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Esito del processo di revisione a Dante Alighieri e figli

 Sabato 11 settembre 2021

I PROCESSI AD ALIGHIERI DURANTE (detto DANTE) (Firenze, tra il 22.5 e il 21.6.1265-Ravenna, notte tra il 13 e il 14.9.1321), E AI FIGLI ALIGHIERI GIOVANNI, PIETRO, JACOPO E ANTONIA E LE SENTENZE DI CONDANNA DEL 27.1.1302 E DEL 10.3.1302, DEL 15.10.1315 E DEL 6.11.1315, AI SENSI DEGLI ARTT. 568, 629, 630, COMMA 1, LETT. C), 632 CODICE DI PROCEDURA PENALE SONO STATI OGGETTI DI REVISIONE NEL PROCESSO DI REVISIONE DELLE SENTENZE DI CONDANNA A MORTE CONTRO DANTE ALIGHIERI E FIGLI (1302-1315) CHE SI E' TENUTO, VENERDI' 10 SETTEMBRE SCORSO, NEL GIARDINO ESTERNO DEL MAAC DI CEGLIE MESSAPICA. 

L'INTERO PROCESSO SI E' SVOLTO SU IDEAZIONE E DRAMMATIZZAZIONE DELL'AVV. AUGUSTO CONTE. 

VERDETTO FAVOREVOLE PER DANTE ALIGHIERI A SEGUITO DELLA SECONDA “EDIZIONE” IN CEGLIE MESSAPICA, DELLA REVISIONE DELLE SENTENZE DI CONDANNA DEL 1302 e del 1315 (la prima  fu tenuta in Arezzo nel 1967 da Giovanni Leone, Alfredo De Marsico. Ernesto Eula, Giacinto Bosco, Giuseppe Loschiavo e al Professori Universitari e Magistrati).

 Il processo è stato presentato dalla Voce Narrante Avv. Carlo Panzuti.

 Il compimento degli atti introduttivi è avvenuto con la presentazione del ricorso dall’Assessore alla cultura dott. Antonello Laveneziana; il ricorso è stato ritenuto ammissibile dal Presidente del Dibattimento dott. Massimo Brandimarte che ha confermato la nomina a difensore dell’Avv. Augusto Conte.

 L’istruttoria è iniziata è proseguita con l’esame e il controesame del consulente della difesa, Prof. Anna Maria Padula e dell’accesso, Prof. Ettore Catalano. consulente del Pubblico Ministero rappresentato dall’Avv. Antonio Caiulo.

 Al termine, acquisiti dalla Cancelliera Avv. Stefania Bello le sentenze e altra documentazione, si è svolta la discussione finale di accusa e difesa.

 Il verdetto è stato deciso in Camera di Consiglio dalla giuria composta da Enzo Di Maggio, Pietro Maggiore, Alessandro Nacci, Mino Leone, Enrico Quattrocchi. Maria Rita Zito, Maria Conte, Salvatore Nasca.

In presenza hanno partecipato Professori, Avvocati, Medici, Appassionati di Cultura provenienti, oltre che dalla Città di Ceglie Messapica, da Brindisi, da Lecce, da Bari, da Taranto, da Ostuni, da Manduria, da Francavilla Fontana, da Roma e da Napoli.

 

"In nome della storia, della verità, dell’onestà e della giustizia, Questa giuria, nell’apprezzare e lodare lo sforzo, la passione e la maestria con cui accusa e difesa hanno patrocinato le ragioni opposte, nonché quella dimostrata dai loro consulenti nel rappresentare il panorama storico-letterario in cui le vicende presero le mosse e si consumarono, descrittive della personalità dell’istante, all’esito dell’istruttoria dibattimentale

 Accoglie

il ricorso per revisione della condanna emessa nei confronti di Durante Alighieri detto “Dante”, perché emessa in assenza di contraddittorio per non aver consentito all’imputato il libero e completo esercizio del diritto di difesa, da un giudice ricusabile, sulla base di un processo sommario e di elementi di prova insussistenti ed indimostrati, su voci di popolo e dicerie inammissibili in un giusto processo

 P.Q.M.

 In riforma della suddetta condanna assolve Durante Alighieri dai reati ascrittigli perché il fatto non sussiste.

Così deciso da Tribunale del Popolo in Ceglie."

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