DOMENICA 14 SETTEMBRE 2014
Illustri
Signori,
con
la presente si intende porre alla Vostra attenzione alcuni fatti che hanno
destato profondo allarme nella popolazione di Ceglie Messapica.
Nei
giorni a cavallo tra la fine di agosto e l’inizio di settembre è stata
segnalata da più persone l’inusitata presenza di numerosi camion adibiti al
trasporto di materiale non identificato.
Per
più giorni è continuato un intenso “via vai” di tali automezzi che percorrevano
le strade della nostra città nelle prime ore della giornata e che sembravano
diretti, a quanto consta dalle voci circolate, nella porzione dell’agro
cegliese a ridosso del confine con i comuni di Villa Castelli e Francavilla
Fontana.
Camion
che sarebbero, sempre secondo le voci raccolte, di proprietà di alcune aziende lucane.
Dato
il forte allarme sociale che tale situazione stava procurando tra i cittadini
cegliesi, il consigliere comunale del Partito Democratico Rocco Argentiero, nel
corso del Consiglio comunale dello scorso 2 settembre, ha proposto formale
interrogazione verbale al Sindaco circa la presenza di tali automezzi,
affinché, da un lato, gli uffici competenti del Comune si attivassero per
chiarire la questione e, dall’altro, fossero formalmente informate della
questione altre Amministrazioni ritenute competenti.
Si
richiedeva di fornire informazioni sull’intera questione (materiale
trasportato, eventuali zone di stoccaggio, eventuali autorizzazioni
rilasciate), anche per poter tranquillizzare l’intera cittadinanza.
A
più di dieci giorni dalla formale segnalazione non è stata fornita alcuna
notizia: non è chiaro se perché nulla è stato fatto o perché si vogliono tenere
riservate alcune informazioni.
Si
registra solo che, non si sa quanto casualmente, a distanza di pochi giorni
dall’interrogazione, i camion sarebbero scomparsi dalle strade cegliesi.
Riteniamo,
tuttavia, che su questi temi i cittadini abbiano diritto ad essere informati,
abbiano diritto di sapere cosa è accaduto sul territorio di Ceglie.
Ad
aumentare l’allarme nella popolazione vi è anche il fatto che nei mesi scorsi,
a più riprese, i mass media hanno riportato notizie circa la presunta presenza
di rifiuti altamente inquinanti, di provenienza illecita, che negli anni
passati sarebbero stati trasportati in Puglia e sarebbero sparsi in zone non
meglio precisate del territorio regionale.
Si
tenga presente che da decenni la popolazione di Ceglie Messapica è interessata
da un numero elevatissimo di casi di decessi provocati da tumori.
L’alto
tasso di mortalità non ha mai trovato giustificazioni univoche e atte a fugare
ogni dubbio circa le cause, nonostante l’impegno di medici, associazioni di
familiari delle vittime, associazioni ambientaliste e istituzioni regionali e
locali, e ciclicamente nella popolazione serpeggia lo sconforto per un fenomeno
che ancora non trova una spiegazione plausibile.
A ciò
si aggiunga che nella nostra Provincia non è stato ancora istituito il Registro
tumori, dovendosi prendere atto di una grave disattenzione da parte dell’ ASL
BR e purtroppo, dell’attuale Amministrazione Comunale di Ceglie, che non ha
ancora provveduto al finanziamento del suddetto registro,disattendendo un
deliberato del Consiglio Comunale e nonostante le numerose sollecitazioni al
riguardo provenienti da più parti.
È
pur vero che il nostro territorio è interessato dai fenomeni inquinanti del
polo siderurgico di Taranto e della zona industriale di Brindisi, trovandosi a
metà strada tra le due Città
Ma
questa banale osservazione geografica non può esimere da effettuare controlli
più approfonditi.
Tutti
questi elementi giustificano un altissimo allarme che serpeggia tra i cittadini
di Ceglie, i cui sentimenti, di fronte a ciò, oscillano tra la rabbia e la
rassegnazione.
I
Cittadini hanno il diritto di sapere e hanno diritto a non vivere nella paura
di ammalarsi.
Rispetto
a quanto accade, riteniamo che le istituzioni tutte (sia “attive” che di
controllo), le forze politiche, il mondo scientifico, non possano rimanere
inerti, ma debbano, ognuno per la propria competenza, adoperarsi affinché si
conosca in modo completo lo stato di inquinamento e si possano evitare, per
quanto possibile, ulteriori aumenti di patologie ad esso collegate, provvedendo
alla bonifica di eventuali siti contaminati.
Non
è nostra intenzione creare allarmismi. Chiediamo, però, a ciascuno di fare la
sua parte.
Innanzitutto
fugando ogni dubbio circa gli eventi recentissimi relativi al transito (e
all’eventuale scarico) dei suddetti camion.
Il
diritto alla salute e ad un ambiente salubre sono solennemente sanciti dalla
nostra Carta costituzionale. Auspichiamo che siano anche concretamente garantiti
ai cittadini di Ceglie.
Piermassimo Chirulli
Segretario
Cittadino del Partito Democratico
Come ho già scritto in altri blog che non hanno avuto la decenza di pubblicare il commento lo ribadisco i camion sospetti hanno scaricato quello che portavano in c.da galante Gargiulo Giuseppe Nisi in una masseria di un noto personaggio Cegliese
RispondiEliminaMuoiono le persone per colpa di queste cazzata . Allora spero a quei politici che fanno questo di soffrire .dio e grande vergogna abitanti di ceglie rivoluzione
RispondiEliminaChiacchiere per sviare
RispondiEliminaNo non hanno scaricato niente, vengono per turismo a Ceglie...
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