Da Ideanews.it
Il 4 Novembre il Tenente dei carabinieri Alessio Conte ha ricevuto dal prefetto di Oristano la Medaglia d'Onore tributata al bisnonno caporale Arcangelo Pepe deportato in Germania
Un giovane tenente dei carabinieri ha ricevuto in Sardegna l’onorificenza per i meriti del bisnonno deportato dai nazisti in Germania. E vengono alla luce altri episodi di cegliesi che dopo l’Armistizio scelsero di abbracciare la democrazia. Il 22 novembre nella sede di Unitre a Ceglie le storie recuperate.
Dalle parole del Generale dei Carabinieri Domenico Strada:
"Nell'ultimo conflitto mondiale, a seguito della cessazione delle ostilità con gli Alleati (8.9.1943), circa 600.000 militari italiani, rimasti senza ordini precisi, catturati e deportati nei campi di lavoro coatto nazisti, rifiutarono il rientro in Italia per continuare a combattere nelle fila della Repubblica Sociale Italiana, accettando le durissime condizioni di vita loro imposte. La legge n. 206/2006, ha riconosciuto, a titolo di risarcimento morale, la concessione della Medaglia d'Onore della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in favore di questi internati sia civili che militari, previa presentazione di una istanza, anche da parte dei loro eredi diretti. Il 4 novembre scorso, in occasione della celebrazione della festa delle Forze Armate e dell'Unita' Nazionale, il concittadino Alessio Conte, tenente dei Carabinieri, attualmente in servizio ad Abbasanta (OR) quale comandante di plotone dello squadrone eliportato dei Cacciatori CC di Sardegna, ha ricevuto dal Prefetto di Oristano la Medaglia d'Onore alla memoria concessa al bisnonno Pepe Arcangelo, caporale del 48^ rgt Artiglieria "Taro", giovane cegliese catturato dai tedeschi nei pressi di Tolone e deportato ad Essen in Germania, costretto a lavorare in condizioni disumane fino alla liberazione da parte degli Alleati avvenuta il 12.4.1945. Nel corso del lungo periodo di internamento, Arcangelo Pepe ha tenuto un diario annotando, fra l'altro, che con lui vi erano tre "paesani" individuati nei tre militari cegliesi Zito Angelo cl. 1919, Ligorio Leonardo cl. 1921 e Urso Domenico cl. 1922, tutti fortunatamente sopravvissuti.
Analoga onorificenza, ritirata dalla figlia Anna Maria Mastantuono, e' stata tributata dal Prefetto il 26 gennaio scorso, in una commovente cerimonia a Brindisi, a Mastantuono Antonio, cl. 1924, nativo di Minturno (LT) ma "naturalizzato" cegliese a seguito del matrimonio con la nota poetessa Rita Santoro Mastantuono. Il giovane Mastantuono, appena 19enne militare ad Udine nell'11^ rgt Genio, fu catturato dai tedeschi il 9.9.1943 venendo deportato anch'egli ad Essen, ove riuscì a sopravvivere seppur sottoposto ad un trattamento spaventoso.
Circa 120 cegliesi hanno subito la stessa sorte di Antonio Mastantuono e di Arcangelo Pepe, alcuni di essi sono morti per le privazioni subite e/o le malattie contratte. Tutti, quindi, sono potenzialmente idonei alla concessione della Medaglia d'Onore.
Il 22 novembre p.v., a Ceglie via Elia, presso la sede dell'Unitre, nell'ambito delle attività culturali promosse dal presidente, dr. Piero Maggiore, si terra' un incontro aperto a tutti i cittadini, in cui saranno resi disponibili i nominativi, fino ad ora individuati, dei cegliesi internati nei campi nazisti e verranno esposte le modalità' per predisporre le istanze per la concessione dell'onorificenza.
La sezione Unitre di Ceglie si e' impegnata in una piu' ampia attività' di recupero della memoria storica della citta', attività che comporta il coinvolgimento di quanti piu' cittadini possibile, in una sorta di "mobilitazione" collettiva che e' finalizzata anche alla tutela dei documenti riguardanti i nostri concittadini coinvolti in tutti gli eventi che hanno interessato la Nazione, prima che vadano irrimediabilmente perduti."
Dal sito del Comune di Oristano: "A Oristano si è celebrato il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Dopo la Santa Messa celebrata in Cattedrale da Monsignor Alessandro Floris, in piazza Eleonora si è tenuta la tradizionale cerimonia militare alla presenza dei rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma con i rispettivi Gonfaloni, delle autorità civili nazionali, regionali e provinciali, delle autorità religiose e dei sindaci della provincia.
Dopo l’Alzabandiera, il Prefetto, il Sindaco di Oristano e l’Amministratore Straordinario della Provincia, hanno deposto una Corona in Omaggio ai Caduti davanti alla lapide commemorativa ai Caduti per la Patria di Oristano.
A seguire, il Prefetto, unitamente ai Sindaci di Oristano ed Abbasanta, ha consegnato le medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica “Ai cittadini italiani, militari e civili e, per essi, ai rispettivi familiari, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigionieri di guerra”.
E’ stato particolarmente emozionante fare memoria di questa triste pagina della nostra storia e ricordare i nostri militari catturati dai tedeschi dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943: Salvatore Meloni del Battaglione di Coritza della Guardia di Finanza, catturato con l’inganno e trasportato in treno a Neubrandenburg, per essere poi internato in un campo di lavoro, prima allo Stalag II A e poi a Burg Stargard, dal 9 settembre 1943 al 5 novembre 1945; Sisinnio Spanu dell’Arma dei Carabinieri catturato a Roma durante un rastrellamento, mentre trasportava un prigioniero insieme ad altri tre commilitoni, e, trasportato ed internato al K 3670 Mosburg Germania, Krauss Maffei Monaco - Allach, dall’8 settembre 1943 al 6 marzo 1945; Arcangelo Pepe dell’Esercito, caporale del 48° Reggimento Artiglieria “Taro”, impegnato nei combattimenti sul fronte francese, catturato dai tedeschi l’8 settembre 1943 ed internato in un lager a Essen - Germania fino al 12 aprile 1945 quando fu liberato dalle Forze Alleate."