SABATO 22 FEBBRAIO 2014
Si
è svolto al Laboratorio Urbano il convegno organizzato dalla Laf
Fasano
- Il Laboratorio urbano di Fasano ha ospitato il convegno "sistemi delle
pene tra passato presente e futuro" a cura dell'Associazione Laf (libera
associazione forense) di Fasano - Cisternino. Durante il convegno è stata colta
l'occasione per presentare l'ultimo libro scritto da uno dei relatori, l'avv.
del Foro di Brindisi nonché Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati
di Brindisi Augusto Conte intitolato "Ordinamenti giuridici e sistemi delle
pene nei territori italiani pre-unitari". Già durante l'introduzione è
parso chiaro lo scopo del convegno: capire quanto e come i sistemi di pena
siano cambiati - ed evoluti - e quanto possiamo imparare dagli errori del
passato evitando, così, di ricommetterli. Questo, infatti, è stato il concetto
chiave esposto dal Presidente della Laf, l'avv. Italia Ditano, che ha citato un
episodio (descritto nel lavoro di Conte) in cui, subito dopo l'unificazione
italiana, gli avvocati e i giudici di Palermo si sono ribellati a causa della
soppressione delle sedi giudiziarie, cosa accaduta recentemente sempre in
Italia. Il libro, quindi, nonostante descriva i sistemi delle pene fino al
Risorgimento, è estremamente moderno e attuale.
Successivamente
è intervenuto il docente dell'Università di Bari, l'avv. Nicola Colonna che ha
esposto, in maniera molto chiara e concisa, come e perchè il modo di esercitare
la pena sia cambiato. Si è partiti dal Medioevo quando il potere politico e
giudiziario era gestito dalla stessa persona, il sovrano o feudatario, passando
per il concetto di Leviatano di Hobbes, per Montesquieu e Rosseau fino ad
arrivare all'Illuminismo, periodo in cui finalmente si è capito che la pena non
deve essere spettacolarizzata ma deve servire a rieducare il cittadino. Nella
modernità, invece, è stato introdotto il concetto di reclusione che, però
-continua l'avv. Colonna - non deve essere considerato un passo indietro.
Infine
è intervenuto l'avv. Augusto Conte che, dopo i dovuti ringraziamenti nei
confronti delle ottime introduzioni al suo lavoro, ha esposto uno dei problemi
italiani che urge risolvere: l'affollamento delle carceri e la conseguente
condizione dei detenuti. Secondo l'avv. Conte, infatti, più che la reclusione
deve essere attuata la decriminalizzazione. Per descrivere il suo lavoro, che è
una novità unica in quanto è la prima volta che vengono raccolti tutti insieme
i sistemi giudiziari pre-unitari, si è partiti dalla copertina che raffigura
un' incisione del Pinelli che rappresenta proprio la spettacolarizzazione della
pena. Successivamente si è descritto il codice italiano post-unitario adottato
da Cavour a fine 800: si è optato, infatti, per l'unità legislativa nel
novembre del 1861 adottando gran parte del codice di Sardegna e, sottolineando,
quindi, come il sud in realtà non fosse così estraneo al processo di
unificazione. L'intervento dell'avv. Conte si è concluso con una simpatica
vicenda che ha coinvolto Alessandro Manzoni il quale è stato in causa per ben 22
anni per problemi di pirateria.
Nessun commento:
Posta un commento