martedi' 6 settembre 2011
Lettera aperta ai cegliesi
Lettera aperta ai cegliesi
Con determinazione, negli ultimi decenni, e in maniera più
forte in questi ultimi anni, ho rivolto a tutti i sindaci succedutisi
alla guida della città l'appello scritto a costituire una importante
biblioteca.
Alcuni
sindaci, i cui nomi non cito per rispetto alla istituzione che
rappresentano, non mi hanno nemmeno degnato di una risposta scritta.
Come se mi dovessero fare un favore personale. Per me non ho chiesto, né
chiederò mai nulla.
Invece,
ho chiesto per i nostri ragazzi e per quanti hanno il diritto ad avere
un luogo e gli strumenti necessari per poter fare ricerca, leggere e
possibilmente studiare. L'attuale Amministrazione comunale, per la verità sembrava mostrare attenzione a questo progetto, un gesto che ho molto apprezzato.
Ma
l'entusiasmo iniziale di creare a Ceglie una notevole biblioteca
specializzata in storia locale e pugliese, arte, personaggi, scienze
umanistiche e mettere così
a disposizione dei miei concittadini e degli studiosi il patrimonio
documentario raccolto in 50 anni di attività è però ben presto
inspiegabilmente naufragato.
Sembrava
che tutto fosse stato superato con la “promessa” di destinare alla
“nostra” documentazione uno spazio adeguato e più capiente in locali di
pertinenza del Comune. Ma, a distanza di mesi, ho visto svanire
l’interesse per questo progetto.
Per un cumulo di ragioni inspiegabili, il “castello” che avevamo cercato di mettere su è crollato.
Forse
avrei dovuto riflettere bene prima di scomodare tanta gente,
raccogliendo reazioni positive a questa iniziativa da parte di molti
cegliesi e studiosi anche di altri paesi pronti ad intervenire con i
loro contributi.
Alcuni
amici, invece, mi hanno esortato a fare. Ma, come ho sempre fatto, a
fare da solo. Ma il mio impegno solitario per conservare e valorizzare
una montagna di documenti, carte e volumi è troppo gravoso. Sono un uomo
di limitate energie (innanzitutto economiche), non sono più
giovanissimo, anche se, per fortuna, ancora con un’efficienza mentale e
creativa sufficiente.
Se avessi, però,
soltanto immaginato che anni di ricerca, fatica, dispendio di risorse
fisiche ed economiche sottratte alla mia famiglia, non avrebbero trovato
nella mia città la giusta attenzione, non avrei esitato a compiere una
scelta definitiva già anni fa.
Il mio impegno è
stato quello di arricchire un patrimonio librario e documentario che
appartiene alla comunità cegliese e necessita di una attenzione che non
ho percepito da nessuna parte al governo della città.
Non è amarezza la mia ma consapevolezza che Nemo propheta in patria.
Quindi, cari concittadini, sono costretto a farmi migrante: porto in un altro paese queste "mie preziose carte". Chi avrà
interesse a consultarle, a studiarle, utilizzarle e valorizzarle per
studi, articoli, tesi di laurea non dovrà fare altro che recarsi in un
altro paese.
Cari
cegliesi, non sono un ingrato ma amo troppo questa mia creatura per
soffocarla nell’indifferenza della politica e di concittadini
insensibili.
Questo è un dettaglio personale e mi scuso se ve ne ho fatto cenno. Ma certe cose vanno scritte e dette.
Ti prego non desistere, il vento cambierà prima o poi. Sei una persona apprezzabilissima qualcuno dovrà pur capirlo e al più presto. Purtroppo per ora stanno pensando ai campi da golf, i nostri "vip" non sanno cosa fare senò.
RispondiEliminaIl problema e che qui a Ceglie si da più importanza all'immagine sociale piuttosto che alla cultura.La nostra Ceglie ha un grande patrimonio storico culturale ed artistico che purtroppo non viene valorizzato;il nostro bellissimo centro storico per esempio,il castello,tutto il circondario attorno al paese e tanto altro ancora.
RispondiEliminaE'da apprezzare vivamente l'impegno di chi come il Sig.Circacì si prodiga nello studio e cerca di farne un bene comune.
L'Amministrazione Comunale dovrebbe essere più sensibile a queste cose e favorire la Cultura e gente esperta nel settore piuttosto che perdere tempo in inutili parole.
Sarei molto felice se si creerebbe una grande biblioteca qui in paese che permettesse di far conoscere gli studi sulla storia locale;perciò io penso che non dovrebbe abbandonare l'idea ed il progetto di portare qui a Ceglie la sua Creatura,non demorda io sono con lei!
è uno schiaffo morale a questa comunità di "pecore",che invece di andare avanti,riesce a perdere tutte le risorse che potrebbero essere utili per il nostro paese.....nn le dico che fà bene,ma sò che nn ha altre vie d'uscita,lasci solo una dedica al nostro bel paese,con la speranza che tra 20 anni si svegli e si renda conto di ciò che ha perso,siamo noi in primis,il marcio di questa città!
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