Visualizzazioni totali

Il consigliere regionale Luigi Caroli sul centro vaccinale

 Giovedì 31 marzo 2022

Oggi, 31 marzo, dopo oltre due anni, cessa finalmente lo STATO DI EMERGENZA per pandemia Covid. Il ritorno alla ‘normalità’ – con le dovute precauzioni, visto che la Puglia è la prima regione italiana per contagi – lascia strascichi che devono subito trovare soluzione perché alla ‘normalità’ torni tutto il sistema a cominciare dallo Sport che ha risentito della mancanza delle palestre utilizzate come HUB Vaccinali. Infatti, dei 74 allestiti in Puglia la gran parte sono stati allestiti nei palazzetti dello sport e delle palestre scolastiche, spazi grandi e in grado di garantire la somministrazione al maggior numero di cittadini in tempi celeri. Qui, grazie all’instancabile lavoro di tantissimi operatori sanitari e volontari, sono stati somministrati circa 9,5 milioni di dosi vaccini (fra prima, seconda e terza dose), praticamente il 96,4% di quelle consegnate alla nostra Regione.


Ora queste strutture sportive dovranno essere riconsegnate all’originaria funzione: lo sport, non solo competitivo, ma dilettantistico. Una recente ricerca ha evidenziato come gli effetti psicosociali della COVID-19, abbiano inciso profondamente sulla salute mentale dei giovani e sulla loro capacità di socializzazione a causa di fattori immediati e a lungo termine.

Da qualche mese sono ripresi i campionati giovanili dilettantistici di sport indoor come il basket, pallavolo, calcio a 5, pallamano, ed altri sono in fase di avvio con l’imminente pubblicazione dei calendari. Mi risulta, però, che ad oggi, molti Comuni non possano garantire l’utilizzo delle strutture alle associazioni e società sportive ai fini dell’avvio dei campionati dilettantistici, obbligando gli stessi, nel miglior dei casi, a chiedere di poter svolgere i propri campionati, in palazzetti di città differenti dalle proprie, e nel peggior dei casi, a rinunciare allo svolgimento dell’attività agonista per la stagione 2021/2022 compromettendo, ulteriormente lo stato sociale di molti ragazzi e bambini.

Per questo ho presentato una mozione per impegnare la Giunta Emiliano perché vengano messe in atto tutte le iniziative per garantire che le strutture sportive, in particolar modo i palazzetti dello sport, tornino ad occupare il ruolo che hanno sempre avuto, centrali nella crescita socio-culturale dei cittadini e in particolar modo dei bambini e luogo di svolgimento dell’attività fisica nonché dei campionati agonistici.

E’ evidente che è necessario che si continui la campagna vaccinale in strutture più contenute e consone alla ridimensionata richiesta di vaccinazione e quindi è necessario che la Giunta Emiliano preveda investimenti necessari non solo per ristrutturare le palestre e i palazzetti dello sport, ma anche per adeguare nuovi spazi per le vaccinazioni.

Dantedì del Liceo di Ceglie Messapica

 Lunedì 28 marzo 2022

Lo scorso 25 marzo si è tenuta a Ceglie Messapica la giornata dedicata a Dante meglio definita Dantedì

Dalle parole dell'Avvocato Augusto Conte. "si è  concluso lo scorso 25 marzo il DANTEDI’ indetto a CEGLIE MESSAPICA dal Liceo Classico e Scientifico diretto dalla dott.ssa Angela Albanese e “rappresentato” nel borgo antico della Città e in gran parte nella Sala Convegni del Castello Ducale.

A chiusura della giornata ho incontrato gli Alunni del Liceo, che accompagnati dalle Professoresse Amico, Leo e altri docenti, per la mia relazione sui processi subiti e sulle condanne applicate al sommo Poeta.
Ringrazio la Preside, il Corpo dei Docenti e soprattutto gli Alunni che con le loro letture, in latino e in “volgare”, delle sentenze (da me rinvenute e pubblicate  sul mio libro SENTENZE MEMORABILI), le loro “domande” e i costumi indossati, hanno reso la giornata dantesca unica e indimenticabile.
 I PROCESSI A ALIGHIERI DURANTE (detto DANTE) (Firenze, tra il 22.5 e il 21.6.1265-Ravenna, notte tra il 13 e il 14.9.1321), E AI FIGLI ALIGHIERI GIOVANNI, PIETRO, JACOPO E ANTONIA E LE SENTENZE DI CONDANNA DEL 27.1.1302 E DEL 10.3.1302, DEL 15.10.1315 E DEL 6.11.1315, AI SENSI DEGLI ARTT. 568, 629, 630, COMMA 1, LETT. C), 632 CODICE DI PROCEDURA PENALE sono state sottoposte a un processo, da me ideato e drammatizzato, di “REVISIONE” lo scorso 10 settembre 2021, con la partecipazione di Magistrati, Avvocati e Docenti, nelle vesti di Consulenti del Pubblico Ministero e del Difensore.
 Il POETA e le Sue opere sono stati universalmente studiati da letterati, filosofi, religiosi e molto meno da GIURISTI, anche se dalle sentenze si possono trarre significati su vita e opere; paradossalmente senza le condanne probabilmente non si sarebbero
avute la Commedia, il De Monarchia e altro e Dante sarebbe rimasto uno dei Poeti “Fedeli d’Amore” come Guido Cavalcanti e Cino da Pistoia.
 Nel primo processo ad ALIGHIERI DANTE e altri tre, Messer Palmieri degli Altoviti, Lippo Becchi, Orlanduccio Orlando le imputazioni contestate agli imputati riguardavano reati di baratteria, illeciti lucri, inique estorsioni di denaro, speculazioni edilizie, ricezione o promesse di denaro o altre utilità per orientare la elezione di Priori e Gonfaloneri e, in particolare di aver commesso, nelle qualità di membri del Consiglio del Popolo, dei Savi, dei Priori, del Consiglio dei Cento, nel corso dell'esercizio del pubblico ufficio fatti illeciti falsificando o facendo falsificare libri contabili di commercianti (baractarias, lucra illecita, iniqua extortiones in pecunia vel in rebus). Altre contestazioni riguardavano l'avere sostenuto spese contro il Pontefice e contro Carlo di Valois, per impedirne l'intervento pacificatorio in Firenze; avere influito sulle elezioni in Pistoia per far eleggere partigiani contrari ai Guelfi Neri in modo da distaccare Pistoia da Firenze.
 Con la sentenza penale del 27.1.1302, pronunciata da Messer Cante dei Gabrielli da Gubbio Podestà di Firenze, gli imputati furono condannati alla restituzione di libbre 5.000 fiorini, di quanto illegalmente percepito ed estorto, nel termine di tre giorni, pena la confisca di tutti i beni e la perdita dell'accesso ai pubblici uffici.
 I fatti addebitati non risultano accertati e stabiliti nelle forme di legge, avendo la sentenza fatto riferimento a "fama publica referente" e sulla presunzione di responsabilità derivante dalla contumacia, illegalmente dichiarata perché il termine di regolamento prevedeva per l'adempimento quaranta giorni e comunque perché Dante era in missione diplomatica a Roma per conto del Comune di Firenze presso Bonifacio VIII.
 Con la sentenza 10.3.1302, non avendo ottemperato alla decisione, Dante, i tre coimputati e altre 11 imputati in procedimenti connessi e riuniti, non essendo comparsi all'annuncio del banditore, vennero condannati dallo stesso Podestà alla condanna a morte sul rogo (igne comburatur sic quod moriatur).
 Le successive sentenze di condanna per Dante e per i figli Giovanni, Pietro, Jacopo, e Antonia furono pronunciate per avere complottato durante l'esilio, come ghibellini e ribelli contro Firenze perché fosse conquistata da Enrico VII; con la sentenza 15.10.1315 gli imputati furono condannati in contumacia dal Tribunale sedente nel Palladio del Comune di Firenze, presieduto da Raynerio di Zaccaria da Urbeveteri (Orvieto), a morte mediante decapitazione (forum caput a spatulis amputetur ita quod penitus moriantur), alla confisca e alla distruzione dei beni. Con la Sentenza 6.11.1215, i condannati furono definitivamente banditi da Firenze.
 Il processo di revisione ha avuto la finalità di contribuire alla riformulazione storiografica degli eventi connessi ai fatti che portarono alla pronuncia delle sentenze, non solo per verificare la legittimità delle decisioni nella forma e nella sostanza, anche in riferimento alla mancanza di prove e al fondamento della condanna sulla voce pubblica, ma per ristabilire il ruolo "politico" di Dante e le sue scelte politiche ed economiche, non avendo auspicato la perdita della autonomia del Comune di Firenze, al quale, secondo il suo convincimento, l'Impero di Enrico VII avrebbe riportato pace, escludendo il potere temporale dei Papi, ai quali spettava solo quello spirituale, senza egemonia o subordinazione dell'una "spada" all'altra e, per Firenze, avendo aspirato a porre fine al conflitto tra Guelfi e Ghibellini, e in particolare tra Guelfi Neri, fautori di una politica conservatrice e aristocratica, facenti capo a Corso Donati, e Guelfi Bianchi, fautori di una politica popolare che facevano riferimento a Vieri de Cerchi.
 (Sono visibili su You Tube e su Video M i processi, da me ideati e drammatizzati, di revisione della sentenza di condanna a morte del 1863 del Brigante COTTURELLI in applicazione della Legge Pica, tenuto presso il Comune di Villa Castelli e di revisione della sentenza, pronunciata dalla Giunta di Stato, di condanna a morte del 1799 di IGNAZIO CIAIA, dopo il fallimento della Repubblica Napoletana, al Comune di Fasano e il processo di revisione a favore di Dante Alighieri, in Ceglie Messapica).

Carlo Leo scrive ai cittadini della città

 Sabato 26 marzo 2022

“Carissimi concittadini,

     come ben sapete il gruppo Speleocem Ceglie, guidato dal Sig. Vito Amico, è impegnato da tanti anni in interessanti ritrovamenti, riportando alla luce particolari unici del nostro splendido territorio. Le rivelazioni al pubblico abbracciano ere geologiche lontanissime: dal Mesozoico al Cenozoico, ed epoche storiche che spaziano dalla preistoria alla storia, orientativamente dal Paleolitico alla storia di epoca Moderna.

     Questo gruppo, con il suo alacre lavoro e senza alcun aiuto economico, figuratamente ci prende per mano e ci accompagna nei secoli attraverso le sue scoperte.  La Speleocem, sin dalla sua costituzione, conduce un lavoro costante e sinergico con la Soprintendenza per i beni archeologici, i ritrovamenti risultano essere molto apprezzati da docenti di prestigiose Università come la Sapienza di Roma, da esperti geologi come il Prof. Eugenio Casavola, da importanti programmi televisivi come Linea Verde, Sereno Variabile, Uno Mattina, e mediante i loro approfondimenti accademici e servizi televisivi risalta inevitabilmente il buon nome della nostra amata città di Ceglie Messapica.

     Ad inizio anno la Speleocem ci ha deliziati con la localizzazione di una nuova grotta, denominata “la grotta del lupo”. Durante i rilievi, all’interno, sono stati rinvenuti diversi resti osteologici di animali databili a circa cinquantamila anni fa, alcuni già identificati, altri ancora oggetto di studio. 

     L’Associazione no-profit, dalla sua costituzione, oltre a rinvenire ben 25 grotte si è occupata della loro propedeutica bonifica per le successive operazioni di rilievo e accatastamento nel registro regionale delle grotte pugliesi, un lavoro specializzato e lodevole. Il nostro agro, con le sue 60 cavità naturali censite, risulta essere un territorio importante per l’attività speleologica e per la fenomenologia carsica della bassa Murgia/Alto Salento, ma in pochi ne sono a conoscenza.

     Il gruppo, con la voce del suo presidente Vito Amico, non ci parla solo di grotte. Infatti sebbene sia ben noto che nel Paleolitico in località Donna Lucrezia, esisteva un sito adibito alla lavorazione della selce per la fabbricazione di utensili, sconosciuta era invece la particolarità di un trullo edificato anche con l’inusuale utilizzo di blocchi di selce ricchi di arnioni, custodi di fossili come i pesci teleostei. I blocchi di selce sono ben visibili sul muro perimetrale e nel cono del manufatto, un trullo unico per il suo particolare valore paleontologico.

     Alla Speleocem va dato merito per l’attenzione rivolta anche ad altri fossili, come le rudiste, rinvenuti in grotta e su alcune rocce affioranti lungo la circonvallazione della città.

     Di notevole interesse storico-architettonico è lo studio condotto dall’associazione per l’individuazione delle antiche ubicazioni di quattro torri aragonesi a difesa del centro medioevale. Oggi, delle presunte sei torrette originarie, possiamo ammirarne solo due.

     Si tratta di rinvenimenti avvenuti sul territorio comunale, ad opera di cittadini cegliesi mossi da viva passione, i quali mostrano sul campo e con prove tangibili le loro competenze. Ritengo siano meritevoli di incondizionato supporto e valorizzazione.

    Sebbene abbia parlato solo di alcuni e dei più recenti ritrovamenti ad opera di Speleocem, la nostra città conta anche di altre Associazioni che offrono un contributo parimenti importante alla nostra comunità. Raccogliendo gli studi di tutte le associazioni cegliesi e inglobati in un serio progetto organico insieme al Centro di documentazione Archeologica, le grotte, le specchie, il paretone, le fogge, il centro storico, il castello ducale, le masserie antiche, le cappelle votive, le cripte, alcune chiese ed i frantoi ipogei, questi potrebbero far parte di una offerta turistica certa, oltre che didattico storico-naturalistico. Quello che intendo è un grande progetto partecipato, creato da una rete di associazioni dialoganti tra loro, protagoniste ognuna per la parte di propria competenza, atto ad una valorizzazione del territorio dove l’Ente debba necessariamente fungere da supervisore fornendo aiuti e indirizzi chiari ed univoci per il raggiungimento dello scopo. In questo modo il fruitore potrebbe incamminarsi, guidato dalle nostre Associazioni, in un tour itinerante grazie alle innumerevoli testimonianze storiche e preistoriche sparse sul territorio, ovviamente con lo sviluppo di più prodotti standardizzati e differenziati in relazione alle varie esigenze didattiche, turistiche, stagionali. 

     A giorni ci saranno importanti novità dall’Associazione Speleocem di Ceglie, un caloroso abbraccio e grazie per l’attenzione. Viva Ceglie!”.

Dott. Carlo LEO

In città nuovi servizi per i cittadini

 Lunedì 21 marzo 2022

La società "Menga Petroli", con sede a Ceglie Messapica, offre nuovi servizi per i cittadini, sempre nel rispetto dell'ambiente e della tecnologia. Su quasi tutte le stazioni di servizio a marchio ”Menga” sono state impiantate, nei giorni scorsi, delle postazioni innovative per la spedizione e il ritiro dei pacchi.

La prima postazione è la “Amazon Hub Locker”, servizio self-service, dove si possono ritirare i pacchi Amazon in tutta sicurezza e comodità. La seconda postazione è “InPost Locker”, anche questa innovativa e funzionale per spedire e ricevere i pacchi.