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I bambini a Ceglie Messapica non esistono più…

Sabato 30 maggio 2020
Sono più di tre mesi che molte famiglie della città si sono ritrovate a fronteggiare una situazione lavorativa completamente ferma, a causa delle restrizioni imposte dal governo, per il Coronavirus. A questo disagio si è aggiunto una ulteriore problematica familiare, ovvero quella dei bimbi, completamente rintanati in casa e dimenticati.
E' risaputo che non tutte le mamme posso avere il supporto delle babysitter o dei propri familiari per i propri figli, motivo per cui il tutto viene svolto dai genitori, che si sono ritrovati a trascorrere intere giornate in casa, in quanto i parchi continuano a restare chiusi, nonostante nel resto d’Italia sono riaperti sia pure con tutte le precauzioni del caso.
I vari parchi e ville comunali presenti sul territorio locale restano chiusi, con poca pulizia e con i giochi coperti da rete da cantiere.
Molti genitori lanciano questo grido di dolore a chi di dovere, affinchè ci sia al più presto il ritorno alla normalità per questi bimbi che, in questo momento particolare, vogliono ritornare tranquillamnete a fare sport, giocare, vivere la loro età e soprattutto la loro libertà.

Al Centro riabilitativo San Raffaele riprendono i ricoveri

Sabato 30 maggio 2020
Da oggi, sabato 30 maggio il presidio ospedaliero di riabilitazione di Ceglie Messapica, gestito dalla Fondazione San Raffaele, riapre all’esterno con la possibilità di nuovi ricoveri. A dare la notizia, al termine di un incontro che si è tenuto nella sede della Asl, il direttore del distretto sociosanitario di Brindisi, Franco Galasso. Da fine marzo, dopo l’accertamento della positività di alcuni operatori e degenti, Galasso e il primario di Medicina interna del Perrino, Pietro Gatti, hanno svolto un’attività di supporto clinico, in collaborazione con la direzione medica della struttura.
Alla riunione, accanto a Galasso e Gatti, erano presenti il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone, il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica, Stefano Termite, e per il San Raffaele il direttore generale Daniele Cipriani.
“La struttura – ha detto Galasso - è stata completamente sanificata e non ci sono pazienti e operatori positivi al Covid. In condivisione con i dirigenti della struttura  – ha proseguito  – abbiamo attuato protocolli e percorsi per gestire la diffusione del contagio ed evitare nuovi casi. Nello stesso tempo abbiamo monitorato le condizioni cliniche dei pazienti. Tutti gli operatori e i degenti sono stati sottoposti a tampone e in caso di positività isolati in un’area dedicata e monitorati. È stato concordato un programma di sospensione o riduzione delle attività di riabilitazione, in base alle condizioni cliniche dei pazienti. Alcuni degenti positivi sono stati trasferiti in ospedale o in strutture post Covid. Un ringraziamento particolare – ha concluso Galasso - va agli operatori sanitari del San Raffaele che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato”.
“Abbiamo esteso il modello di gestione di un reparto Covid a una struttura privata – ha aggiunto il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone – con indicazioni su dispositivi di protezione individuale e percorsi. Nell’ambito di questo affiancamento al centro di riabilitazione San Raffaele, sono state suggerite le modalità di screening dei pazienti in accettazione e in day hospital e come gestire al meglio i casi sospetti. Un’attività di formazione che potrà essere utile per evitare nuovi casi di contagio e per affrontare eventuali emergenze in futuro”. 
Il direttore generale della Fondazione San Raffaele, Daniele Cipriani, ha sottolineato che “la struttura è pronta a riaprire in totale sicurezza. La competenza dimostrata dalle  professionalità della Asl di Brindisi e dai nostri operatori ha permesso di risolvere congiuntamente e con rapidità molte delle questioni che l’emergenza ci ha costretto ad affrontare. L’auspicio - ovviamente - è che questo spirito di reciproca fiducia e collaborazione tra la Asl e una struttura gestita da un privato possa rinnovarsi con sempre maggiore slancio in futuro”.

Il Commissario riapre tutto il mercato settimanale

Venerdì 29 maggio 2020
Riapertura mercato settimanale in forma sperimentale per sabato 30 maggio 2020.

A partire da sabato 30 maggio 2020, è stata disposta, con apposita Ordinanza Commissariale n.43 del 29.05.2020, in via sperimentale, la riapertura del mercato settimanale, anche per la vendita di generi non alimentari, con l’osservanza delle disposizioni tutte richiamate in quest’ultimo provvedimento.
La regolamentazione  delineata  tiene conto delle particolari caratteristiche  del contesto urbano nel quale l’area mercatale si colloca e della recente normativa  regionale.

Queste le principali misure:

Fascia oraria di svolgimento per  generi alimentari e non alimentari, dalle ore  7,00  alle 13,00;
previsti N. 4 punti principali di ingresso e di uscita, precisamente: Via Matteotti (incrocio via San Lorenzo), Via San Lorenzo (incrocio Piazza Campanella), Via Maresciallo Maggiore (incrocio via Catullo), Via Matteotti (incrocio via Catullo) che verranno presidiati dai volontari dell’Associazione di protezione civile e della CRI, nonché  dalla Polizia Locale; altre uscite saranno indicate  con apposita segnaletica in corrispondenza di  intersezioni stradali presenti nell’area.
Al fine di evitare il sovraffollamento ed assicurare il distanziamento sociale, gli operatori dell’Associazione di protezione civile e Croce Rossa Italiana saranno presenti nell’area mercatale e, in caso di necessità, potranno richiedere l’intervento della polizia locale o delle Forze dell’Ordine per l’adozione delle iniziative di competenza, anche di carattere sanzionatorio;
Tutti gli operatori mercatali si atterranno scrupolosamente alle prescrizioni di cui all’allegato n.5 del DPCM  26 aprile 2020, punti 1, 4,5,6, 8 nonché alle prescrizioni   previste nell’ordinanza regionale n.237/2020:
Si invita la cittadinanza ad una collaborazione fattiva per assicurare il rispetto delle misure preventive per il contenimento dell’epidemia e di rispettare le seguenti regole di comportamento: Evitare assembramenti, mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, obbligatorio l’utilizzo di mascherine, attenersi alle indicazioni della Polizia Locale e dei Volontari di Protezione Civile e Cri.

Nota della Lega Salvini Premier

Venerdì 29 maggio 2020
Apprendiamo da una intervista televisiva, rilasciata da Angelo Palmisano, la sua designazione a candidato sindaco per il Comune di Ceglie M.ca per la coalizione di centro-destra, in occasione delle  prossime elezioni amministrative 2020, come dallo stesso dichiarato. Tale dichiarazione  é fuorviante e non risponde a verità.
La scelta del candidato unitario della coalizione di centro-destra é rimessa alle segreterie provinciali dei partiti, che peraltro si sono già riunite, prima ancora  della emergenza COVID, per tracciare una comune linea di azione.
In quella circostanza la Lega ha dichiarato di avere un proprio candidato sindaco e nessuna delle forze politiche presenti fece il nome di Angelo Palmisano, né questi fu scelto per rappresentare la coalizione.
La fuga in avanti di Palmisano, quindi, non  conferisce allo stesso alcuna legittimazione a parlare a nome della coalizione e del centro-destra unito, che invece si riunirà a breve, per riprendere il dialogo interrotto dalla emergenza covid, ed individuare una figura unitaria che possa ricoprire la carica di sindaco, ove vi siano le condizioni.
Angelo Palmisano, quindi, allo stato attuale, non è riconosciuto da nessuno quale candidato della coalizione di centro-destra , né tanto meno dalla Lega che esprime un proprio candidato nella figura di Francesco Locorotondo.

LELIO LOLLI
(SEGRETARIO PROVINCIALE LEGA SALVINI PREMIER)

PASQUALE SANTORO
(SEGRETARIO COMUNALE LEGA SALVINI PREMIER) 

Antonio Suma chiede di poter lavorare per mantenere la propria famiglia

Mercoledì 27 maggio 2020

"Riaprite il mercato settimanale con tutte le attività". È questo l’appello lanciato da Antonio Suma, noto commerciante ambulante di abbigliamento di Ceglie Messapica, che si fa promotore della protesta nei confronti delle istituzioni della città.
E’ da marzo, continua sempre il commerciante, che ci siamo attenuti alle regole sanitarie nazionali del governo, restando completamente chiusi per contenenere i contagi da Coronavirus. Adesso però, continua sempre Antonio, non capisco perchè in tutta Italia i mercati sono riaperti, compresi in Puglia, e a Ceglie Messapica invece la riapertura è avvenuta in modo parziale.
Effettivamente non si capiscono bene le ragioni per le quali le altre attività, come quelle alimentari, hanno avuto libero accesso alla riapertura ed altre, come quelle nello specifico di abbigliamento, non sono state autorizzate.
Il grido di allarme è stato lanciato da tutti i commercianti esclusi e che non chiedono la luna, ma soltanto di poter riaprire nel rispetto delle nuove norme sanitarie. Loro hanno solo un intento, quello di lavorare onestamente per poter mantenere dignitosamente le proprie famiglie, e per poter uscire in breve tempo, a livello economico, da questo brutto periodo.
Gli ambulanti le stanno tentando tutte ma, attualmente, non ha sortito nessun effetto. Nemmeno l’incontro avuto in questi giorni al comune con il Commissario Prefettizio ha modificato nulla, anzi, è stato ribadito dai rappresentanti istituzionali che ancora non ci sono le condizioni adatte per la riapertura totale del mercato settimanale.
Ormai i commercianti sono rassegnati e delusi, e soprattutto non vedono all’orizzonte nessuna speranza per la ripresa delle loro attività.
La situazione per queste famiglie sta diventando drammatica e occorre cambiare strategia prima che sia troppo tardi.