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Il consigliere regionale Luigi Caroli sul randagismo

Lunedì 31 luglio 2023
*RANDAGISMO, CAROLI (FDI): IL NUOVO REGOLAMENTO CHE RADDOPPIA LE TARIFFE NON PUO’ ESSERE APPROVATO SENZA AVER ASCOLTATO L’ANCE PUGLIA*

“Quando di parla di un nuovo Regolamento e nuove tariffe per i servizi pubblici che riguardano ‘il controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali d'affezione’, non si può esprimere un parere, anche se solo consultivo, senza sentire l’ANCI Puglia, visto che questi servizi pubblici nella nostra Regione sono a totale carico dei Comuni. Riteniamo che sia indispensabile che i rappresentanti dei Comuni si confrontino con i componenti della Commissione regionale randagismo che ha stilato il nuovo Regolamento, per questo ho chiesto anche che ritornino in audizione anche questiultimi.
“È indubbio che il benessere degli animali che fanno compagnia all’uomo (cani e gatti, in modo particolare) sta a cuore a tutti e dover provvedere a quelli meno fortunati che non sono adottati da nessuno è un dovere morale, ma come consiglieri regionali abbiamo anche un altro dovere, quello di guardare ai costi, che ribadiamo sono a totale carico dei Comuni: la tariffa per ogni animale ospite dei canili/rifugi sanitari viene raddoppiata (da 2,5 euro a 5,1 euro) ed è giusto sentire l’ANCI per conoscere la loro posizione in merito al nuovo Regolamento.”

Presentazione del libro di Angelo Cassese

 Domenica 30 luglio 2023

E’ stato presentato l’altra sera, nella bellissima cornice del giardino del MAAC a Ceglie Messapica, l’ultimo libro pubblicato da Angelo Cassese dal titolo “Petali di vita”. Il libro contiene 50 poesie e la prefazione è stata curata da Roberta Biondi e Franca Chiarelli. Il poeta Cassese, già alla sua terza produzione letteraria, si definisce da sempre “Spacciatore d’amore” perché è sempre l’amore il tema principale delle sue poesie.

Angelo Cassese è presente e ne risulta anche il fondatore, insieme ad altri amici fin dal lontano 2009, dell’Associazione L’8 Volante, che si occupa di integrazione nel sociale delle persone disabili.

La serata è stata patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica ed ha visto la partecipazione di un nutrito pubblico, con la presentazione e moderazione della giornalista  de "La Gazzetta del Mezzogiorno" Agata Scarafilo,.

Nel corso dell’iniziativa culturale sono intervenuti, oltre all’autore Angelo Cassese e alla giornalista Agata Scarafilo, il sindaco della città Angelo Palmisano, l’Assessore alla cultura Antonello Laveneziana, la dott.ssa Silvana Leporale del centro di riabilitazione del San Raffaele di Ceglie Messapica, il poeta Damiano Leo, il prof. Gaetano Scatigna Minghetti e la prof.ssa Roberta Biondi. 


Gianni Dell'Aglio ospite dell'AIDO

Mercoledì 26 luglio 2023

Ha registrato una bella partecipazione la serata Pro AIDO che, venerdì 21, ha visto ospite d’onore Gianni Dall’Aglio, batterista storico di Adriano Celentano e di Lucio Battisti. 
L’iniziativa, che si svolta presso il Royal Oak di Ceglie Messapica ,è stata organizzata dalla stessa associazione locale AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), presieduta dal dott. Mino Colucci.
In dialogo con la giornalista Agata Scarafilo, Gianni Dall’Aglio ha presentato il suo libro “Batti un colpo” (Gabrielli Editori). Un libro autobiografico che Dall’Aglio ha scritto qualche anno fa e che si pone in linea con gli obiettivi di solidarietà sociale e di promozione della cultura della donazione, promossi dal sodalizio organizzatore dell’evento. Il volume racconta non solo il percorso artistico di Dall’Aglio, ma anche il suo gesto d’amore (la donazione di un rene) verso la moglie Orietta
Così, si è avuto l’occasione di conoscere la grandezza del personaggio che, negli anni, non ha mai perso l’amore per la musica e per la vita. Fondatore del gruppo beat "I Ribelli”, Dall’Aglio è autore di “Pugni Chiusi”, uno dei capolavori della musica italiana che sarà interpretato dai musicisti e cantanti che, nel corso della serata si sono esibiti anche con altri brani: Lello Lacenere (Melody, Ti avrò’, Victory, Mi manchi, Al cuore non si comanda mai), Vintage Duo (Sway, Vendo casa, Lost on you, Cu’ Mme’), Pompeo Gallone (Acqua e sale, Il pescatore, Don Raffae’, Quanto t’ho amato), Massimo Nacci (Si può dare di più, Medley Baglioni, With or without you, Pensieri e parole, Via) e Mahyra Citraro (A volte, Ricordati di…, Prendimi, Non guardare indietro). 
Con un fuori programma, Paolo Cavallo, che negli anni 60 ha cantato con Mina, si è esibito con due canzoni di cui una scritta da lui e dedicata alla sua città Ceglie Messapica.  
La serata si è conclusa con l’inno dell’AIDO dal titolo “Donarmi a Te”, il cui testo è stato scritto da Enrico Barletta e la musica da Lello Lacenere.

Il consigliere regionale Luigi Caroli sul Consorzio Arneo

 Martedì 25 luglio 2025

Consorzio speciale per la bonifica di Arneo, Caroli (FdI): “Subito i primi interventi sui canali e partire col Consorzio unico. Ogni altra soluzione del governo regionale ci vedrà contrari"

“La situazione continua ad essere critica e gli interventi sono in ritardo”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, a margine dell’audizione dei tecnici del Consorzio speciale per la bonifica di Arneo sul tema della ricognizione dei canali esistenti e dei relativi interventi da porre in essere. “Accolgo positivamente la notizia che sono stati appaltati lavori per 2 milioni di euro, rispetto ai quali ho chiesto un analitico degli interventi previsti, sollecitando il Consorzio e l’assessore su alcune situazioni di criticità per le quali non bisogna perdere altro tempo. Una situazione figlia della cattiva organizzazione che ha generato mancati interventi a loro volta condizionati da una atavica mancanza di risorse – spiega Caroli che evidenzia – Vi è poi la necessità di partire con il progetto del Consorzio unico. Ogni altra soluzione che sarà eventualmente proposta dal governo regionale sarà da noi respinta. Nell’immediato sono necessari interventi mirati sui territori. Monitoreremo attentamente tutto ciò che sarà fatto in merito alle due procedure aggiudicate, in attesa di ricevere la documentazione relativa alle perimetrazioni delle aree che, peraltro, sono state inviate ai Comuni ai quali chiediamo di fornire rapidamente riscontri. Infine – conclude Caroli – faccio appello all’assessore Pentassuglia, di concerto con gli organi tecnici del Consorzio, affinché si vadano a stralciare quei territori in cui la xylella ha ormai distrutto i paesaggi e che sono dislocati tra la bassa piana del brindisino, il leccese e il tarantino”.

Il consigliere regionale Luigi Caroli sui cani randagi

Martedì 25 luglio 2023

Luigi Caroli: "La premessa, in questo caso, è d’obbligo! Tutti abbiamo a cuore la salute dei cani randagi e tutti vorremmo che i canili comunali fossero in condizioni igienico-sanitario ottimali, ma dobbiamo fare i conti con la realtà, per questo oggi in Commissione Sanità, dove abbiamo affrontato lo schema di Regolamento attuativo della legge regionale sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali d'affezione, la numero 2 del 2020, sono intervenuto facendo tesoro della mia esperienza di sindaco di Ceglie Messapica per 10 anni, soprattutto per quello che riguarda la retta prevista a carico del Comune per ogni cane ospite della struttura pubblica: averla aumentata da 2,5 a 5,1 euro è sicuramente nelle intenzioni del Comitato regionale Randagismo la somma necessaria per far fronte all’assistenza quotidiana dell’animale, ma per il Comune che deve sostenere il costo aver raddoppiato la retta potrebbe non essere sostenibile, perché la somma da prevedere in bilancio sarebbe troppo esosa e potrebbe sconsigliare proprio la gestione di un canile sanitario/rifugio.

Purtroppo le strutture hanno costi troppo alti e difficile da sostenere da parte dei Comuni che non possono restare esclusi da argomenti che, poi, li investono dal punto di vista economico, per questo ho chiesto che nel Comitato regionale Randagismo faccia parte l’ANCI, l’associazione dei Comuni sui quali ricade l’onere del servizio senza che vi sia nessun aiuto economico da altri enti."

Rocco Menga è il nuovo Presidente dei Lions

 Lunedì 24 luglio 2023

Rinnovato il Direttivo dei LIONS CLUB - ALTO SALENTO di Ceglie Messapica.

Risulta così composto:
-Presidente Rocco Menga,
- I Vice Presidente Rocco Suma,
- II Vice Presidente Rocco Urso,
-Segretario Anna Turrisi,
-Tesoriere Anna Casalino 
-Cerimoniere Franco Larocca,
-Past President Giusy Urgesi, 
-GMC Comitato Soci Tina Elia,
-LCF Anna Maria Bellanova,
-GST Comitato Service Grazia Carrozzo,
-Comunicazione e Marketing Giusy Urgesi,
-Direttore club Camillo Caliandro,
-Tecnologie Informatiche Luisa Parisi,
-Responsabile Protocollo Nicola Ricci.

Presentazione del libro di Franceasco Carofiglio

 Venerdì 21 luglio 2023
Per il quarto appuntamento della rassegna "per gusto e per diletto" lo scorso martedì 18 luglio, alle ore 19:00, nel Giardino della Poesia “Rita Santoro Mastantuono” (Museo MAAC) di Ceglie Messapica con Francesco Carofiglio, scrittore, architetto, illustratore e regista, è stato intervistato dalla prof.ssa Maria Carla Maggiore.

Nel 2005 Carofiglio ha pubblicato il suo primo romanzo, With or without you (Rizzoli), seguito da numerosi altri, tra i quali, L’estate del cane nero (Marsilio, 2008), con il fratello Gianrico La casa nel bosco (Rizzoli, 2014) e la graphic novel Cacciatori nelle tenebre (Einaudi, 2022), e ancora per Piemme L’estate dell’incanto (2019), Le nostre vite (2021) e la raccolta dal titolo Poesie del tempo stretto (2020). Nel 2018 ha esordito nella letteratura per ragazzi con Jonas e il Mondo Nero, seguito da Jonas e il Predatore degli Incubi (2019) per il Battello a Vapore.

Per la rassegna presenterà "Cattivi. Lady M." (Feltrinelli, 2023), il secondo capitolo di una serie dalle atmosfere dark, un libro in cui viene narrato l’eterno confronto tra il bene e il male.
I vampiri sono tornati, o forse non sono mai andati via. È trascorso un anno da quando lo psichiatra e indagatore degli incubi Leonardo Byron Palamides inseguiva Mister Hyde nei bassifondi di una misteriosa Londra vittoriana. Una sera riceve nel suo studio la visita di un uomo che gli dichiara di avere una strana passione per gli insetti: ha bisogno di essere aiutato perché la sua fissazione demoniaca è quella di volerli possedere, mangiandoli. Palamides rimane particolarmente turbato da questa dichiarazione, ma decide di accettare la sua richiesta di aiuto. Nel frattempo, durante una serata a teatro, assiste alla rappresentazione della regina sanguinaria Lady Macbeth, interpretata dall’attrice di talento Mina Brooks. Leonardo rimane molto affascinato dalla donna e decide di mettersi sulle sue tracce. La ricerca lo porta però a scoprire una raccapricciante verità: è arrivato in città un nuovo vampiro il cui spirito demoniaco si sta risvegliando. Palamides dovrà affrontare una nuova sfida, ancora più spaventosa perché questa volta dovrà fare i conti con Dracula in persona.

Presentazione del libro di Michelangelo Schiavone

 Venerdì 21 luglio 2023

“Il guardiano dei boschi”, libro  di Michelangelo Schiavone è stato presentato, mercoledì 19, presso il MAAC di Ceglie Messapica.

L’evento è stato organizzato dall’associazione Centro Speleo Alto Salento - Direzione territoriale "Messapica”, in collaborazione con l'Associazione Wardapark - Organizzazione di Protezione Ambientale ed Assessorato alla Cultura della città di Ceglie Messapica e si pone in continuità con l’iniziativa “Grotte ed ambiente – Habitat primordiale” che, qualche mese, fa ha visto lo stesso autore relazionare quale esperto ambientale.

Ha Introdotto e dialogato con l’autore Michelangelo Schiavone la giornalista Agata Scarafilo.

Nel corso della presentazione sono intervenuti, altresì, il sindaco Angelo Palmisano, l’assessore alla cultura Antonello Laveneziana, il consigliere comunale di Locorotondo Fabio Lotito, che ha testimoniato le attività svolte nel territorio, e Antonio Conserva, responsabile della Direzione Territoriale "Messapica”. Inoltre, è stato proiettato in esclusiva un toccante cortometraggio, curato dal regista Domenico Maffei, che sintetizza la genesi del libro autobiografico.

Ceglie Messapica ricorderà la figura del sacerdote Cosimo Spina

Mercoledì 19 luglio 2023

Sabato 15 luglio, come è consuetudine, con inizio alle ore 16.45 è stata celebrata la santa messa nella Chiesa di Santa Maria al Monte, nella meravigliosa cornice del Sacro Monte di Varese, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità da parte di Unesco nel 2003. Del tutto eccezionale questa volta l’epilogo della santa messa, che ha visto il celebrante don Agostino Ferrario impartire la benedizione al ritratto pittorico del sacerdote Cosimo Spina, nato a Ceglie Messapica il 31 dicembre 1876 e deceduto il 21 agosto 1953. 
 
 
Dalle parole del pronipote Vito Elia, nato anch’egli a Ceglie Messapica ed ormai da decenni residente in terra lombarda, autore dell’opera pittorica e l’ideatore del 70esimo della commemorazione della morte del sacerdote Cosimo Spina. "L’idea di commemorare la morte del mio antenato sacerdote risale all’anno 2002. A quel tempo, da pro nipote, avevo maturato la convinzione di dover commemorare la figura di un santo sacerdote nel 50esimo della sua dipartita, tuttavia lo stesso anno accadde l’imponderabile, la mia povera mamma, Paola Spina, si ammalò gravemente, attraversando quasi tutto l’anno 2003 in grande sofferenza, morirà nel mese di ottobre. Fui molto colpito dalla prematura sua dipartita e del 50esimo non se ne fece più nulla. Dieci anni dopo circa, stessa storia per il povero papà Pietro ed anche per il sessantesimo non se ne fece più nulla. Passano inesorabilmente gli anni ed eccoci agli inizi del 2023 quando, nonostante gli insuccessi dei decenni prima, l’idea di realizzare il 70esimo emerge più forte che mai. Determinato come non mai, decido di riprendere il ritratto pittorico (tavola cm 100 x 140 circa) di don Cosimo, iniziato anni addietro con l’intento di portarlo a compimento. Non solo, chiedo ed ottengo da mio cugino Enrico Gallotto di Torino, figlio di Angela Spina, sorella della mia povera mamma, la composizione di un brano musicale dedicato. È lui stesso a ricordarmi che il brano me lo aveva spedito per posta in passato e che comunque me lo avrebbe inviato ancora con nuovi aggiornamenti.
Il ricevimento del brano risale solo a qualche giorno addietro, il 12 di luglio 2023, accompagnato, tra l’altro, dalle testuali parole del suo compositore: “Ho scelto un Ave verum corpus, un inno eucaristico di una certa solennità e importanza e perciò credo in linea con la ricorrenza”.
La mia idea progettuale vorrebbe celebrare il 70esimo nella città di origine del mio antenato sacerdote, che è Ceglie Messapica, il giorno 21 agosto, lo stesso della sua morte, di donare il ritratto pittorico alla chiesa Matrice o a quella di San Gioacchino, dove il Nostro ha portato avanti la sua missione, tra le due grandi guerre del secolo passato. Ma, come ho avuto modo di far sapere a don Domenico Carenza, parroco della chiesa Matrice di Ceglie, è mio desiderio poter dedicare alla comunità cegliese anche il brano musicale prima citato. Don Cosimo Spina è stato un molto stimato sacerdote cegliese, a tal proposito, vorrei ricordare cosa scrive lo storico locale Michele
 Ciracì nel suo libro “Patriae Decor Oggi”: Si deve a questo erudito prete il ripristino e l’inventario dell’archivio della Chiesa Collegiata di Ceglie. Animatore pastorale generoso e instancabile della comunità della chiesa di San Gioacchino che ha allevato generazioni di giovani ai sani principi morali, insieme ai sacerdoti Lisi e Mastro, è stata figura eminente a cavallo fra le due guerre.
D’altra parte, l’autore Domenico Caliandro, nel suo libro “Una Voce”, spende parole decisamente encomiabili nei confronti del mio antenato sacerdote. Ecco cosa scrive: “Nelle grandi feste della cristianità, era un impegno d’onore, accettato senza riluttanza, quella di comunicarci e confessarci. “S. Gioacchino” era la chiesa che, come tantissimi maschi di Ceglie, frequentavamo. In quell’ambiente sacro, affidato alle cure di tre validissimi sacerdoti: Don Paolo Lisi, Don Giovanni Mastro e Don Cosimo Spina, abbiamo potuto opportunamente favorire lo sviluppo delle nostre radici di cristiani, che hanno contribuito validamente perché rimanessimo saldamente ancorati alla nostra fede religiosa. Questi tre sacerdoti erano formidabili nel lavorare in gruppo. Credo che da soli sarebbero stati molto meno efficaci nella loro azione pastorale. Don Paolo era addetto alle pubbliche relazioni ed essendo molto autorevole, era il regista delle situazioni e il responsabile di tutte le attività che si svolgevano e che coinvolgevano masse enormi di ragazzi, di giovani e di adulti. Don Giovanni era l’addetto alle funzioni religiose: gravavano tutte sulla sua responsabilità, competenza e vocazione al servizio. Don Cosimo era il confessore di tutti, il padre spirituale, il teologo, il sacerdote che ti convinceva con la santità della sua vita, con la dolcezza e l’affabilità dei suoi modi, con le sue argomentazioni che erano sempre convincenti, rasserenanti, benefiche. Ricordando l’importanza che quest’ultimo sacerdote, in particolare, ha avuto nell’educazione di varie generazioni di cegliesi, un giorno, quando sono stato consigliere comunale, ho proposto e ottenuto, nella sede competente del Consiglio Comunale, che una strada del nostro paese fosse dedicata, appunto, al Sac. Don Cosimo Spina. (Domenico Caliandro, UNA VOCE, pagg. 18- 19).
In conclusione, è mio desiderio non aggiungere altro ed affidarmi alle importanti testimonianze dei due scrittori locali, per affermare l’opportunità, qualora ve ne fosse ancora bisogno, di una commemorazione che meritava certamente di essere celebrata nei decenni passati. Se la benedizione del ritratto di don Cosimo Spina, a margine della santa messa del 15 luglio appena trascorso, presso la bellissima chiesa di S. Maria al Monte di Varese, mirava a permettere ad alcuni pronipoti, residenti al nord ed impossibilitati a partecipare all’evento commemorativo in Puglia, di vivere un bel momento anticipatorio dello stesso evento, ora il mio invito è rivolto a tutta la comunità cegliese, per una partecipazione più larga possibile al 70esimo della morte del Nostro, che verrà celebrata in Ceglie Messapica tra il 22 o il 23 agosto p.v..(per sopravvenuta impossibilità il 21 agosto). Non nascondo l’auspicio che l’evento commemorativo possa calamitare la partecipazione attiva degli amministratori locali, delle forze dell’ordine e di tutte le comunità religiose, ma soprattutto dei 4 parroci delle 4 parrocchie della città messapica. A questi ultimi ho pensato di far dono di una particolare croce da me realizzata con legno d’ulivo, fatto pervenire da Ceglie attraverso l’intervento del mio amato cugino Mimmo Monaco, a cui va il mio più sentito ringraziamento.
Parlando di ringraziamenti, non posso dimenticare don Sergio Ghisoni, con il quale ho avuto i primi contatti a S. Maria al Monte, a don Agostino Ferrario che ha celebrato la santa messa del 15 luglio scorso. Ringrazio pure il mio amico Emilio Clerici e sua moglie Mariella De Bernardi, rispettivamente vice presidente e segretaria dell’Associazione Amici del Sacro Monte, la presidente della stessa associazione Maria Rosa Bianchi che ha avuto la bontà di avere in custodia il ritratto di don Cosimo Spina, prima e dopo il 15 luglio, nei locali dell’associazione. Ma i ringraziamenti vanno estesi a tutti coloro che sono stati presenti al momento della benedizione impartita da don Agostino Ferrario, tra i quali la mia ex collega di lavoro Mary Filippi, mia sorella Maria, mia moglie Arcangela, mio figlio Maurizio, mio figlio Massimiliano, mia nuora Maddalena ed i miei amatissimi nipoti Marta ed Emanuele.
Inoltre, desidero ringraziare anticipatamente tutti coloro che avranno la bontà di essere presenti all’evento commemorativo del prossimo mese di agosto, a cominciare da don Domenico Carenza e dall’Arcivescovo Gianfranco Gallone, che se presente in Ceglie, si è detto felice di celebrare/concelebrare la santa messa, in ricordo del nostro amato sacerdote Cosimo Spina."
NUCRÉ
II edizione
rassegna di arte contemporanea
 
THE COURT BALLET
a cura di Roberto Lacarbonara
(22 luglio – 30 settembre 2023)
Castello Ducale (Sala dei Sindaci e Scuderie)
Dina Danish, Angelo Filomeno, Elena Mazzi, Angelica Mesiti, Marzena Nowak,
Giulia Parlato, Luca Trevisani
 
LEGGERE GRAVITÀ
dedicato a Rubina Ciracì
a cura di Arechi Invernizzi
(22 luglio – 19 agosto 2023)
Trullo Rubina
Antonio Catelani, Émile Gilioli, Federico Maddalozzo, Jasmine Pignatelli,
Matteo Pizzolante, Tereza Štětinová, Jelena Tomašević, Giuseppe Uncini
 
 
Al via il 22 luglio 2023, alle ore 19.00, la II Edizione di NUCRÉ, Rassegna di arte contemporanea nel comune di Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi.
Il progetto, nato su iniziativa di Rita Urso e Arechi Invernizzi (Artopiagallery, Milano), in collaborazione con il Comune di Ceglie Messapica e la Pinacoteca Emilio Notte, con il patrocinio della Regione Puglia e del Museo Arecheologico F. Ribezzo, Brindisi, si sviluppa quest’anno in due sedi: il Castello Ducale – nella Sala dei Sindaci e nelle Scuderie, riaperte per la prima volta al pubblico dopo oltre quarant’anni – sarà la sede della mostra collettiva “The Court Ballet” a cura di Roberto Lacarbonara; il Trullo Rubina, in contrada Menzella, sempre nell’agro di Ceglie Messapica, ospiterà la mostra “Leggere gravità”,  progetto a cura di Arechi Invernizzi, dedicato a Rubina Ciracì.
Nucré, è una parola composta dai termini dialettali “nu” + “cré” e rappresenta una ricorrente formula vernacolare del territorio con cui si indica generalmente “un domani”, allusione e suggestione usata in forma di speranza, di promessa, di destino. Il termine fa riferimento a una delle più celebri poesie di Pietro Gatti, autore cegliese tra i più influenti poeti regionali del Novecento, cui è dedicata la Biblioteca civica.
 
 
Attraverso un omaggio alla celebre personalità di Aurelia Sanseverino (1498-1562), “utile signora e padrona antica” del feudo di Ceglie, NUCRÉ apre al pubblico le sale del Castello Ducale per ospitare la mostra THE COURT BALLET dedicata al tema della danza e della musica: questo singolare “invito a corte” intende rievocare gli usi di una nobildonna illuminata e munifica che, oltre a dotare la città di opere sociali come il nosocomio e il convento di San Giovanni Evangelista, provvide allo sviluppo architettonico del maniero e del centro storico, lasciando ai cittadini la possibilità di varcare le soglie del Castello in occasione di rappresentazioni musicali e per la visione delle opere d’arte della collezione baronale. La storia del Palazzo nobiliare, luogo della cultura e della partecipazione civica, raduna oggi suggestioni e dialoghi tra l’arte contemporanea e alcuni fenomeni arcaici e antropologici legati al culto della danza, fortemente connessi ai luoghi della rassegna. Gli artisti in mostra, radunati nelle Scuderie del Castello, saranno Dina Danish, Angelo Filomeno, Angelica Mesiti, Marzena Nowak e Luca Trevisani.
Inoltre, sarà presentato un lavoro fotografico inedito di Giulia Parlato dedicato al “Capitello della Danza”, conservato nel Museo Archeologico Regionale “Francesco Ribezzo” di Brindisi, diretto dall’architetto Emilia Mannozzi. Autentico gioiello medievale – oggetto di un recentissimo restauro da parte della ditta Artistica Pirro, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ABAP delle province Brindisi e Lecce – è considerato tra le più rilevanti e significative testimonianze della presenza dei Normanni in terra brindisina (così come a medesima epoca appartiene il nucleo centrale del Castello di Ceglie) soprattutto per la sua inconsueta scelta tematica riguardante i dodici personaggi, maschili e femminili, partecipi a una scena di danza.
Ulteriore aspetto d’indagine della Rassegna sarà il tema della “Pizzica Serpentata Cegliese”, una arcaica forma di espressività musicale e canora della tradizione locale dal carattere magico-rituale, utilizzata per curare le persone che si credevano possedute da un animale-simbolo come il serpente. A questa forma di malessere e alla relativa cura tradizionale è dedicato il lavoro di Elena Mazzi.
 
SEDE: Castello Ducale di Ceglie Messapica, Via Chiesa 11
Inaugurazione: sabato 22 luglio 2023, dalle 19 alle 21
Apertura: Lun-Ven 9.30-12.30, 18.00-21.00; Sab e Dom: 18.00-21.00. Ingresso gratuito
 
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Il Trullo Rubina in contrada Menzella a Ceglie Messapica sarà la sede della mostra collettiva Leggere Gravità, un progetto dedicato a Rubina Ciracì, a cura di Arechi Invernizzi.
 
Il Trullo, con la sua particolare forma architettonica e la sua storia, costituisce il motivo ispiratore del tema dell’esposizione, la leggerezza nell’intima e paradossale relazione con il suo contrario, la gravità, intesa come fisicità e compattezza delle cose.
 
La semplicità del metodo costruttivo rende queste abitazioni “leggere” e in qualche modo provvisorie. Le lastre di pietra calcarea incastonate a gradino senza malta e cemento sfidano la forza di gravità nella loro tensione verso il cielo e sono facilmente smontabili, come accadeva durante il periodo borbonico, quando gli esattori spagnoli inviati dal Regno di Napoli arrivavano per riscuotere le tasse sugli immobili.
Nel contempo la massiccia base quadrangolare dalle pareti spesse conferisce al trullo un’immagine non solo di solidità e sicurezza, ma anche di resistenza alle avversità del tempo e di ancoraggio alla terra.
 
Ognuno dei lavori esposti rispecchia la suggestione dell’ossimoro da cui prende il titolo la mostra e si muove in un territorio di mezzo e sospeso, da cui trae consistenza per contrappunto e dove la leggerezza può rovesciarsi nel suo contrario.
Il mondo effimero delineato dalle ombre nelle opere di Maddalozzo, Pignatelli e Uncini, rimanda ad una composizione plastica e trasforma un elemento labile e ambiguo in qualcosa di stabile e visibilmente concreto. Allo stesso modo le forme severe e rigorose della scultura in acciaio di Gilioli giocano con i molteplici riflessi della luce, mentre nei quadri di Catelani l’instabilità del colore annulla la distinzione tra materia e immagine.
I collage surreali di Tomašević e le stampe digitali di Pizzolante aprono ad un universo inspiegabile e metafisico in cui l’uomo è infinitamente piccolo e la memoria diviene palpabile. Infine, nella rielaborazione di due tradizionali ex voto boemi di Štětinová, si avverte come una discrepanza tra la leggera, fluida, e fragile aggregazione del soggetto e la materia più rigida con cui è realizzato, il legno di tiglio.
 
SEDE: Trullo Rubina, Contrada Menzella, Ceglie Messapica
Inaugurazione: sabato 22 luglio 2023, dalle 21 alle 23
Apertura: Su prenotazione (39) 348 31 37 994; Lun-Ven 18.00-20.00
 
 
 
Entrambe le mostre saranno accompagnate da un catalogo bilingue, con testi di Francesca Di Giorgio, Arechi Invernizzi e Roberto Lacarbonara.
 
 
Un progetto di:
Rita Urso e Arechi Invernizzi (Artopiagallery, Milano)
www.artopiagallery.it / artopiagallery@gmail.com / +39 348 3137994
 
Patrocinio:
Città di Ceglie Messapica
 
Ufficio Stampa:
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