Lunedì 10 luglio 2023
La copertina del libro Annuario della città, quest'anno, l'ho voluta dedicare all'Avvocato Augusto Conte.
Dalle sue parole: "CRONACHE E CRONACHETTE rende onore alla TOGA dell’Avvocato.
Il contenuto estetico dell’Avvocato si sostanzia nella voce, nel gesto, nelle forme, nella misura dell’impegno giuridico, in fatto e in diritto: ma la prima visibilità della difesa è rappresentata dalla TOGA che riveste le spalle del professionista legale, immagine stessa della giustizia che, come scriveva Aristotele (Nicomachea) “è la virtù più efficace, e ne’ la stella della sera ne’ quella del mattino sono così meravigliose…ed è una virtù perfetta al più alto grado perché chi la possiede è in grado di usare la virtù anche verso gli altri e non soltanto verso se’ stesso”.
il valore della giustizia si realizza, autorevolmente, costituzionalmente e storicamente, come strumento di difesa e si caratterizza (per parafrasare Marco Porcio Catone e Quintiliano) nell’avvocato, “vir bonus dicendi peritus”.
La mia immagine in toga (ritratta nella Sede Storica dello Studio Legale CONTE, con nelle mani il mio libro SORGENTI DELLA GIUSTIZIA a CEGLIE MESSAPICA, che denota e connota il mio devoto attaccamento alla mia Città e alla storia delle sue Istituzioni Forensi e Giudiziarie) simbolo di prestigio, democrazia e libertà su prima e quarta di copertina dell’Annuario 2022 del blog Cronache e Cronachette, ideato e gestito da Stefano Menga, guarda al di là della mia persona, eleva e riconosce la qualità, il prestigio, il decoro e l’onore della categoria forense e l’imprescindibile, inalienabile e irrinunciabile funzione della difesa, coessenziale e ontologicamente collegata alla giurisdizione, in una società civile, diventando elemento essenziale al servizio del cittadino, nel rispetto dell’Ordinamento Giuridico.
I giovani professionisti, che si impegnano nella nobile e dura battaglia forense, devono indossare con dignità e fierezza la toga, risiedendo e trovando in essa la forza morale e l’incoraggiamento del bene che la anima; indossarla è un dovere normativo e deontologico.
Scriveva Calamandrei (Elogio dei giudici scritto da un Avvocato): “Avvocato sommo è colui che riesce a parlare in udienza colla stessa semplicità e la stessa schiettezza con cui parlerebbe al giudice incontrato per via: colui che, quando veste la toga, riesce a dare al giudice l’impressione che può fidarsene come se fosse fuori udienza”."
Nessun commento:
Posta un commento