Visualizzazioni totali

Carlo Leo scrive ai cittadini della città

 Sabato 26 marzo 2022

“Carissimi concittadini,

     come ben sapete il gruppo Speleocem Ceglie, guidato dal Sig. Vito Amico, è impegnato da tanti anni in interessanti ritrovamenti, riportando alla luce particolari unici del nostro splendido territorio. Le rivelazioni al pubblico abbracciano ere geologiche lontanissime: dal Mesozoico al Cenozoico, ed epoche storiche che spaziano dalla preistoria alla storia, orientativamente dal Paleolitico alla storia di epoca Moderna.

     Questo gruppo, con il suo alacre lavoro e senza alcun aiuto economico, figuratamente ci prende per mano e ci accompagna nei secoli attraverso le sue scoperte.  La Speleocem, sin dalla sua costituzione, conduce un lavoro costante e sinergico con la Soprintendenza per i beni archeologici, i ritrovamenti risultano essere molto apprezzati da docenti di prestigiose Università come la Sapienza di Roma, da esperti geologi come il Prof. Eugenio Casavola, da importanti programmi televisivi come Linea Verde, Sereno Variabile, Uno Mattina, e mediante i loro approfondimenti accademici e servizi televisivi risalta inevitabilmente il buon nome della nostra amata città di Ceglie Messapica.

     Ad inizio anno la Speleocem ci ha deliziati con la localizzazione di una nuova grotta, denominata “la grotta del lupo”. Durante i rilievi, all’interno, sono stati rinvenuti diversi resti osteologici di animali databili a circa cinquantamila anni fa, alcuni già identificati, altri ancora oggetto di studio. 

     L’Associazione no-profit, dalla sua costituzione, oltre a rinvenire ben 25 grotte si è occupata della loro propedeutica bonifica per le successive operazioni di rilievo e accatastamento nel registro regionale delle grotte pugliesi, un lavoro specializzato e lodevole. Il nostro agro, con le sue 60 cavità naturali censite, risulta essere un territorio importante per l’attività speleologica e per la fenomenologia carsica della bassa Murgia/Alto Salento, ma in pochi ne sono a conoscenza.

     Il gruppo, con la voce del suo presidente Vito Amico, non ci parla solo di grotte. Infatti sebbene sia ben noto che nel Paleolitico in località Donna Lucrezia, esisteva un sito adibito alla lavorazione della selce per la fabbricazione di utensili, sconosciuta era invece la particolarità di un trullo edificato anche con l’inusuale utilizzo di blocchi di selce ricchi di arnioni, custodi di fossili come i pesci teleostei. I blocchi di selce sono ben visibili sul muro perimetrale e nel cono del manufatto, un trullo unico per il suo particolare valore paleontologico.

     Alla Speleocem va dato merito per l’attenzione rivolta anche ad altri fossili, come le rudiste, rinvenuti in grotta e su alcune rocce affioranti lungo la circonvallazione della città.

     Di notevole interesse storico-architettonico è lo studio condotto dall’associazione per l’individuazione delle antiche ubicazioni di quattro torri aragonesi a difesa del centro medioevale. Oggi, delle presunte sei torrette originarie, possiamo ammirarne solo due.

     Si tratta di rinvenimenti avvenuti sul territorio comunale, ad opera di cittadini cegliesi mossi da viva passione, i quali mostrano sul campo e con prove tangibili le loro competenze. Ritengo siano meritevoli di incondizionato supporto e valorizzazione.

    Sebbene abbia parlato solo di alcuni e dei più recenti ritrovamenti ad opera di Speleocem, la nostra città conta anche di altre Associazioni che offrono un contributo parimenti importante alla nostra comunità. Raccogliendo gli studi di tutte le associazioni cegliesi e inglobati in un serio progetto organico insieme al Centro di documentazione Archeologica, le grotte, le specchie, il paretone, le fogge, il centro storico, il castello ducale, le masserie antiche, le cappelle votive, le cripte, alcune chiese ed i frantoi ipogei, questi potrebbero far parte di una offerta turistica certa, oltre che didattico storico-naturalistico. Quello che intendo è un grande progetto partecipato, creato da una rete di associazioni dialoganti tra loro, protagoniste ognuna per la parte di propria competenza, atto ad una valorizzazione del territorio dove l’Ente debba necessariamente fungere da supervisore fornendo aiuti e indirizzi chiari ed univoci per il raggiungimento dello scopo. In questo modo il fruitore potrebbe incamminarsi, guidato dalle nostre Associazioni, in un tour itinerante grazie alle innumerevoli testimonianze storiche e preistoriche sparse sul territorio, ovviamente con lo sviluppo di più prodotti standardizzati e differenziati in relazione alle varie esigenze didattiche, turistiche, stagionali. 

     A giorni ci saranno importanti novità dall’Associazione Speleocem di Ceglie, un caloroso abbraccio e grazie per l’attenzione. Viva Ceglie!”.

Dott. Carlo LEO

Nessun commento:

Posta un commento