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Il consigliere regionale Luigi Caroli e l'ospedale di Ostuni

 Mercoledì 9 marzo 2022

Faccio mio un proverbio dice che chi la dura la vince e io sono deciso a non mollare fino a quando non avrò rassicurazioni – ora dal nuovo assessore alla Sanità, Palese – sull’ospedale di Ostuni. Sono mesi che chiedo al direttore di dipartimento, Montanaro, al direttore della Asl vecchio e nuovo e al presidente Emiliano che venga fatta chiarezza sul completamento della struttura sanitaria.

 


“Una vicenda che risale addirittura al 2004, quando a seguito di apposito Accordo di Programma venne previsto un finanziamento (ex art. 20 della L. 67/1988, normativa in tema di edilizia sanitaria) di 3,3 milioni euro per la progettazione di un ampliamento della struttura. A questo finanziamento nel 2008 se ne aggiungerà un altro di ulteriori 1,7 milioni per una variante. L’anno dopo, nel 2009, il PAL (Piano Attuativo Locale) della ASL previde un ulteriore ampliamento e mediante accesso al POR Fesr 2007-2013 furono investiti altri 774.545,46 per l’acquisto di un impianto di tomografia computerizzata, un impianto di mini RNM artroscan e un impianto di radiologia OPT

“Ma nonostante tutti questi finanziamenti, da diversi anni, la ASL Br continua, inspiegabilmente, a sostenere che occorrono ulteriori 8 milioni di euro per il completamento dell’opera. Francamente, appare alquanto strano che in ordine alla spropositata lievitazione di un programma finanziario di un’opera, ad oggi ancora incompiuta, che ha determinato una quasi triplicazione della spesa necessaria alla sua ultimazione, passando dagli iniziali circa 5 milioni, tenuto conto che negli ultimi tempi il nosocomio è stato trasformato in ospedale Covid e vi è stata un ulteriore spesa di circa 100mila euro per l’acquisto del posizionamento di un impianto di deposito ossigeno ad uso della struttura.

“Per questo chiedo l’audizione dell’assessore alla Sanità, Palese, e del direttore generale Asl di Brindisi, Flavio Maria Roseto, per capire se saranno reperite e stanziate all’ASL le somme necessarie al completamento dell’opera pubblica e per valutare ed attenzionare le circostanze che hanno determinato una quasi triplicazione delle spese stanziate.”

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