martedi' 6 novembre 2012
Stamane leggendo i vari quotidiani locali ...( NE PARLA ANCHE IL DIAVOLETTO ) mi sono soffermato su un articolo riguardante un imprenditore cegliese... condannato ad 1 anno e 6 mesi di reclusione per aver truffato una BANDA ops una BANCA ...non voglio entrare in merito ai particolari della questione perche' non sta a me o ad altri giudicare i fatti o i particolari della vicenda dell'imprenditore coinvolto...la cosa curiosa della sentenza è quella che la pena, pur essendo il presunto truffatore un incensurato, puo' essere sospesa solo dietro pagamento di una provvisionale pari ad euro 250.000,00 ...adesso mi chiedo: come mai quando il truffato è una persona fisica il tutto si conclude ad una bolla di sapone e quando e' una persona giuridica come in questo caso specifico l'istituto bancario si intima:o paghi o vai in carcere per tutta la condanna ricevuta?...Ritengo giusta la condanna per una presunta truffa dell'imprenditore cegliese, pero' ritengo ingiusta la sentenza che per evitare il carcere si impone il pagamento della somma di euro 250.000,00 solo ed esclusivamente perchè il destinatario della truffa e' un istituto bancario.
Se hai i soldi puoi permetterti tutto.
RispondiElimina...Che mondo di merda...
Spero tanto che ne condannino un altro di Ceglie,imprenditore. Che ancora ha il coraggio di andare in giro a testa alta.Che schifo di gente,che paghino tutti.
RispondiEliminachi sbaglia deve pagare, la cosa che non mi va giu è il fatto che pagando possa espiare la pena....non va bene, un po di tempo con il pigiama a righe e il sole a scacchi non ha mai fatto ,male a nessuno.
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