COMUNICATO STAMPA del Circolo SEL Peppino Impastato
Com’è ormai noto, il
piano di rientro imposto dal Ministro Tremonti ha costretto la Regione a
ridurre il numero di ospedali presenti sul nostro territorio.
Di fronte a questa situazione,
il centrodestra, compreso quello di Ceglie Messapica, ha cercato invano
di far ricadere la responsabilità della chiusura degli ospedali da loro
stessa artatamente creata e voluta sulla giunta regionale. Ciò al solo
fine di frenare la forte ascesa di Vendola.
Tuttavia,
con la legge regionale sulle residenze sanitarie e socio sanitarie, la
Regione, pur messa alle strette dal piano di rientro e pur adeguandosi
ad esso, era riuscita ad impedire la chiusura dell’Ospedale di Ceglie
Messapica riconvertendolo e riqualificandolo.
Quest’ultima legge regionale,
è stata però impugnata il 19 maggio scorso dal governo Berlusconi (su
proposta del ministro Fitto) dinanzi alla Corte costituzionale.
Il governo ne ha quindi chiesto l’annullamento. La conseguenza è ad ogni modo una drastica riduzione del personale infermieristico.
Parte di essi,
alcuni dei quali con situazioni famigliari che darebbero tutti i
diritti a conservare il posto lavoro nella sede più vicina e quindi a
Ceglie, è stato trasferito.
Numerosi
sono i dubbi che alimentano la protesta dei trasferiti, primo fra tutti
quello di vedersi scavalcare da colleghi più giovani con situazioni
famigliari meno pesanti e con alle spalle e con una anzianità minore
rispetto alla loro.
È appena il caso
di ricordare che la legge 104 del 1992 stabilisce che "il genitore o il
familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che
assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado
handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro
più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferito senza il suo
consenso ad altra sede".
Questo è solo
uno dei criteri che vanno rispettati nella scelta dei lavoratori da
trasferire. Va tenuto poi conto dei carichi famigliari e dell'anzianità.
Nel caso che ci interessa i lavoratori trasferiti non hanno ricevuto alcuna comunicazione circa le procedure applicate e se mai vi sia stato un’accordo tra le parti sindacali, i lavoratori ne sono completamente all’oscuro.
Ciò
che i lavoratori trasferiti chiedono è pertanto di sapere, anche in
virtù del principio di trasparenza degli atti amministrativi stabilito
dalla legge 241 del 1990, quale sia la procedura adottata e quali i
criteri di preferenza applicati.
Questa mattina,
2 luglio 2011, nella sede del Circolo Sel di Ceglie Messapica si è
tenuto un incontro con una rappresentanza del personale infermieristico
trasferito e con il consigliere regionale di Sel Toni Matarrelli per valutare eventuali misure da adottare.
Il Circolo Sel
"Peppino Impastato" esprime tutta la sua solidarietà ai lavoratori
dell'ospedale e dà loro la piena disponibilità a collaborare affinchè
tutto avvenga nella più completa trasparenza e nel rispetto della legge.
DOMENICA 3 LUGLIO 2011.
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