MARTEDI' 10 GENNAIO 2012
Vento, ospedale a pezzi
Uno scenario inquietante si è proposto agli occhi degli operatori e dei pazienti che sentivano vibrare le vetrate delle finestre, vedevano precipitare le impalcature e guardavano dissolversi nel nulla l’insegna dell’ospedale, della quale ora resta solo un tetro scheletro metallico. Momenti di terrore sono stati vissuti da tutti. Particolarmente angoscianti quelli provati dai visitatori che si recavano in ospedale e che solo per circostanze fortuite non sono stati colpiti dagli oggetti pesanti che svolazzavano in ogni dove. Si è temuto il peggio per le impalcature montate fino al quinto piano, e quindi più esposte alle intemperie, ma anche per la coibentazione che non gode di buone salute, per le parti in muratura che da tempo attendono il completamento del restyling e continuano a manifestare vistose lesioni e crepe. La ristrutturazione dura da anni, ma non arriva mai a compimento e ciò suscita una certa inquietudine, per motivi di sicurezza, nei frequentatori del nosocomio. I dubbi sorgono non solo per la parte esterna che in questi giorni subisce le sferzate dei venti invernali, ma anche per le condizioni dei locali interni. Nell’aprile dell’anno appena trascorso, si è parlato su queste colonne dello stato fatiscente della struttura che ospitava la mensa, obbligata a fermare la preparazione dei pasti. L’umidità che aveva intaccato la struttura, distruggendo in parte la coibentazione di cemento dell’intonaco, rendeva gli ambienti inadatti alla preparazione dei pasti. Il cattivo odore derivante dal forte tasso di umidità rischiava di contaminare anche il cibo: impossibile operare in tali condizioni igienico – sanitarie. Nonostante i lavori terminati da poco, si era reso necessario un nuovo intervento. Ci si accorse che la situazione fosse più grave di quanto si poteva immaginare. Infatti si tenne allo scopo, nello scorso mese di marzo, una riunione operativa convocata tra l’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana, il direttore dell’Asl Br/1, il direttore medico dell’ospedale di Francavilla Fontana, quello del del distretto e il dirigente dell’Ufficio tecnico dell’Asl per definire, di comune accordo, il programma e la calendarizzazione dei lavori di ristrutturazione che sono ancora in corso.FONTE SENZACOLONNE
HO VISSUTO IN PRIMA PERSONA L'ALTRO GIORNO RAFFICHE DI VENTO, PIOGGIA BATTENTE,PAURA X STRADA E X GIUNTA NN MI HANNO FATTO ENTRARE IN OSPEDALE X LA MIA SICUREZZA, PENSAVANO ALLA MIA, E A QUELLA DEI PAZIETI, A LORO CHI CI HA PENSATO???? DOVEVO RECARMI DA UNA NONNINA, DI 90ANNI, SOLA,ALLETTATA,IMMOBILE IN UN LETTO, CHE NEI GIORNI PRECEDENTI IMPLORAVA IL MIO AIUTO, LO DICO IN PORTINERIA, MA NIENTE NON C'ERA VERSO A FARMI ENTRARE, MI DICONO CHE C'E IL PERSONALE MEDICO E PARAMEDICO AD OCCUPARSI DI LORO. SI, MA COME??? IL GIORNO DOPO RITORNO, FINALMENTE L'INGRESSO E' LIBERO...... MORALE DELLA STORIA: LA POVERA NONNA ERA RIMASTA DIGIUNO X TUTTO IL GIORNO IN CUI NN MI HANNO FATTA ENTRARE, DELLA FINE DELLE FLEBO DOVEVANO OCCUPARSI FAMILIARI DI ALTRI DEGENTI..... E' COSI' CHE SI OCCUPA PERSONALE PARAMEDICO! VERGOGNOSO..... PENSO ALLA MIA VECCHIAIA E VORREI TANTO NON FOSSE COSI!!!
RispondiEliminaMors tua vita mea.
RispondiEliminaGli eventi divini possono aiutare ad aprire il nostro, speriamo.
Saluti