martedi' 11 dicembre 2012
FOTO MODIFICATA DA VALERIO TANZARELLA
BOICOTTIAMO LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO.
Libertà di stampa non equivale a libertà di pubblicare quel che si vuole.
Esistono dei limiti innanzitutto morali, ribaditi per gli aridi di cuore e comprendonio dalla legge.
Libertà di stampa non equivale a libertà di pubblicare quel che si vuole.
Esistono dei limiti innanzitutto morali, ribaditi per gli aridi di cuore e comprendonio dalla legge.
Se sei un indegno giornalista che ha intenzione di pubblicare immagini di poveri corpi straziati dalle lamiere di auto accartocciate, intervengono le nostre norme che ti vietano di farlo.
Esse sono: l'articolo 21 della Costituzione che vieta le pubblicazioni contrarie al buon costume, cioè al comune sentimento della morale; l'art. 2 della Legge n. 69/1963 sull'ordinamento della professione giornalistica che impone il rispetto della dignità della persona; l'articolo 15 della Legge sulla stampa (Legge n. 47 del 1948) che vieta le pubblicazioni a contenuto impressionante o raccapricciante punendo gli autori con la reclusione.
Per i giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno che ieri hanno pubblicato senza censurarle le foto che vedete, non invoco la reclusione.
Vorrei solo porre loro una domanda.
Non avete mostrato rispetto né nei confronti delle persone defunte, né nei confronti dei vostri lettori; non avete mostrato pietà per quelle povere spoglie; avete oltraggiato quei corpi con la pubblica ostensione nonostante la condizione mortale dei soggetti ritratti.
Se nell'incidente fossero rimaste coinvolte persone a voi care, come vi sareste comportati?
In attesa delle risposte, che spero possano giungere indirettamente anche dall'Ordine, continuerò a non acquistare il vostro giornale.
Distinti saluti.
Esse sono: l'articolo 21 della Costituzione che vieta le pubblicazioni contrarie al buon costume, cioè al comune sentimento della morale; l'art. 2 della Legge n. 69/1963 sull'ordinamento della professione giornalistica che impone il rispetto della dignità della persona; l'articolo 15 della Legge sulla stampa (Legge n. 47 del 1948) che vieta le pubblicazioni a contenuto impressionante o raccapricciante punendo gli autori con la reclusione.
Per i giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno che ieri hanno pubblicato senza censurarle le foto che vedete, non invoco la reclusione.
Vorrei solo porre loro una domanda.
Non avete mostrato rispetto né nei confronti delle persone defunte, né nei confronti dei vostri lettori; non avete mostrato pietà per quelle povere spoglie; avete oltraggiato quei corpi con la pubblica ostensione nonostante la condizione mortale dei soggetti ritratti.
Se nell'incidente fossero rimaste coinvolte persone a voi care, come vi sareste comportati?
In attesa delle risposte, che spero possano giungere indirettamente anche dall'Ordine, continuerò a non acquistare il vostro giornale.
Distinti saluti.
F.TO
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