Giovedì 13 Novembre 2014
Nello
splendido scenario del Parlamento Europeo a Strasburgo il Prof. Silvano Marseglia
è stato eletto per i prossimi tre anni, per la quarta volta Presidente Europeo dell’Associazione
Europea degli Insegnanti (AEDE) durante il 18° Congresso Europeo
dell’Associazione che si è tenuto nei giorni 7 ed 8 novembre sul tema
“L’impegno dell’AEDE per la realizzazione della cittadinanza europea”.
Al
Congresso hanno partecipato i rappresentanti di tutte le sezioni dell’AEDE dei
vari paesi dell’Unione europea ed anche quelli delle sezioni della Svizzera,
della Moldavia, della Serbia e dell’Ucraina.
Il
Prof. Silvano MARSEGLIA,nel suo discorso di apertura del congresso ha messo in
evidenza l’importanza della formazione
alla cittadinanza europea nella scuola;
ha evidenziato la necessità di infondere in
ogni allievo sentimenti di appartenenza all’Europa per formare in
loro delle identità forti e contribuire
a rafforzare la pace Europa. Nel ringraziare, poi, per la
fiducia accordatagli ha presentato il suo programma per il prossimo triennio
basato su alcuni punti fondamentali quali: l’organizzazione interna dell’AEDE,
l’Impegno per la formazione,l’ attenzione ai paesi dei Balcani ed ai paesi del
Mediterraneo. Il Prof. Marseglia ha sostenuto che l’AEDE deve guardare con
attenzione al territorio dei Balcani con
il quale l’Unione Europea ha avviato da tempo un dialogo politico. Il futuro
dei Balcani è nell’Unione Europea ed i
paesi balcanici guardano con grande attenzione all’Europa. L’AEDE deve
attivarsi molto, anche, per sviluppare una valida cooperazione culturale nel Mediterraneo
creando in quest’area una nuova
centralità.
Il
Prof. Silvano Marseglia sarà collaborato da quattro vicepresidenti di
nazionalità diversa: Elisabeth Dittrich (Austria), Leda Ntavarinou (Grecia),
Vasile Nicoara (Romania) e José Manuel Vega Perez (Isole Canarie). Segretario
Generale sarà Jean-Claude Gonon (Francia) e Tesoriere Claude Reckinger
(Lussemburgo).
Il
Prof. Marseglia ha fatto anche presente che è nelle sue intenzioni anche
l’impegno per programmare la successione perché non intende presentare una sua
candidatura al prossimo Congresso. “E’ giusto – ha detto – che ci sia una
rotazione delle cariche fra i diversi stati e l’Italia tiene, ormai, da molti anni
la carica di Presidente”.
Nessun commento:
Posta un commento