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Mostra personale di Antonio Aportone

Venerdì 2 novembre 2018

“FLUTTUAZIONI & MUTAZIONI”, TRA ARTE E COSMOLOGIA: MOSTRA PERSONALE DI ANTONIO APORTONE AL CASTELLO DUCALE


Sabato 3 novembre, alle ore 11.00, presso il Castello Ducale sarà aperta al pubblico “Fluttuazioni & Mutazioni”, tra Arte e Cosmologia, mostra personale di Antonio Aportone (AP.or.T1).
La mostra, promossa dal Comune di Ceglie Messapica - Assessorato alla Cultura, presenta una rassegna di opere di Antonio Aportone -Ap.or.T1- scelte in funzione di un percorso di riflessione conoscitiva in forma dialogica ed espositiva impostata sui poli e lungo il dispiegarsi dell’Appia Antica, Regina Viarum che metteva in relazione l’origine delle culture occidentali (quella greca e quella romana) e la comunicazione tra mondi conosciuti (quello occidentale logico-allegorico e quello orientale meditativo-simbolico). La riflessione per dualità implica apertura e confronto tra ambiti e dimensioni diverse (come nelle Superstringhe e nell’Etanglement della Fisica). Tra i dualismi ci si orienta verso i più evidenti (seppur trascurati): tra terra e spazio, tra dimensioni tangibili e non tangibili, tra visibile e invisibile, tra Arte e Fisica. Il progetto espositivo è frutto di una riflessione (ormai pluridecennale) che analizza i ‘fenomeni trasformativi’ in quanto processi ininterrotti che investono quella molteplicità di fenomeni, in un ‘movimento vitale’ che coinvolge ‘materie’ ed ‘energie’. Le opere tendono ad essere (anche) ‘immagini concettuali’ per indagare i rapporti tra ‘materie chiare’ e ‘materie oscure’ che da sempre si dissociano o si riassociano mosse da energie (anch’esse chiare ed oscure) in una Fluttuazione continua negli spazi (determinati ed indeterminati) in attesa di sensate (per noi) comprensioni delle ‘Metamorfosi’. La tematica sottesa alle opere è dunque “l’estensione delle materie e delle forme-pensiero” (tra dimensioni visibili e nascoste, tra dimensioni umane e sovra-sensibili, tra Occidente ed Oriente etc.). Sono ricerche afferenti alla ‘Fisica teorica’ quanto alla ‘Teoria della conoscenza’, alla riflessione sullo statuto del fare artistico in relazione a possibili visioni antropiche di interpretazioni cosmiche atte a capirne le ‘modificabilità’ o gli ‘stati in transito’. La sintonia da instaurare con il luogo espositivo è nella verifica dei dualismi, nella compensazione tra scientificità e trascendenza, tra spazi legati all’esperire e alle esistenze che propongono mutazioni collettive (come quelle indicate da persone come J. Beuys, C. Carlucci, R. Parks, P. Soleri, R. Steiner etc.). Nella prima sala saranno proposti clip sulle dimensioni cosmiche ed estratti della conferenza svoltasi a Roma nell’Autunno 2016 .
La mostra sarà visitabile tutti i giorni in orario di apertura del Castello Ducale.

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