Sabato 7 dicembre 2019
Ceglie Messapica, San
Raffaele: inaugurata la palestra robotica
La
nuova palestra robotica del presidio ospedaliero ad alta specialità dell’Asl
Brindisi 1, Fondazione San Raffaele è stata inaugurata questa mattina con il
taglio del nastro del presidente della Fondazione, Giovanni Zotta, alla
presenza tra gli altri del prefetto di Brindisi, Umberto Guidato.
La
palestra robotica è uno spazio che potenzia la parte della struttura destinata
alle terapie riabilitative, attrezzato con supporti robotizzati di ultima
generazione. Tra i robot a disposizione della platea di pazienti vi è anche
l’esoscheletro Ekso Nr (Neuro Rehab) – l’ultimo realizzato dalla californiana
Ekso Bionics - che per la prima volta viene utilizzato in una struttura
sanitaria in Europa, un gioiello della tecnologia per la riabilitazione degli
arti inferiori overground, che consente di migliorare ulteriormente rispetto ai
modelli precedenti la personalizzazione della terapia e quindi la postura e il
cammino, grazie a batterie e sensori che sostituiscono le funzioni
neuromuscolari. Il modello Nr è ideato specificamente per la neuro
riabilitazione, è il primo esoscheletro approvato dalla Fda per le terapie da
eseguire con pazienti che hanno avuto un ictus o lesioni al midollo spinale.
E’
dotato, tra l’altro di un software che personalizza la forza di supporto del
motore per vari livelli di disabilità, dall'assistenza completa al movimento
avviato dal paziente; offre la possibilità di stabilire obiettivi di
allenamento e modifica i livelli di assistenza in tempo reale per ciascuna
gamba in base al feedback della sessione. Nel corso della cerimonia di
inaugurazione, Ekso Nr è stato indossato per la prima volta da Maikol P., 29
anni di Campi Salentina (Lecce) che a causa di una lesione midollare completa,
provocata da un incidente stradale mentre era in moto, non camminava dal 2010.
L’esoscheletro gli ha permesso, assistito da due fisioterapisti, di rimettersi
in piedi e percorrere i corridoi del presidio ospedaliero, muovendo oltre 500
passi in circa 15 minuti.
“Il
futuro della riabilitazione è la robotica – ha affermato il prof. Natale
Santucci, direttore medico della Fondazione San Raffaele – e i progressi della
robotica, frutto anche degli studi realizzati dai mostri ricercatori,
miglioreranno le tecniche terapeutiche cliniche massimizzando i risultati di
recupero e funzionalità della persona”.
“L’utilizzo
delle nuove tecnologie permette di implementare i protocolli di riabilitazione
sul piano degli interventi motori, ma anche e soprattuto sul piano cognitivo –
ha detto la dott.sa Crocifissa Maria Lanzilotti, primario del presidio
ospedaliero Fondazione San Raffaele – e permette l’utilizzo della realtà
virtuale. Quanto all’esoscheletro, è importante l’interazione con il paziente
sia fisica che cognitiva. Qui amplieremo il campo di applicazione di uno
strumento che era stato immaginato per la riabilitazione di mielolesi con un
modello nuovo e innovativo, predisposto specificamente per la
neuroriabilitazione. Parliamo di un esoscheletro capace di generare una
stimolazione multisensoriale controllata e completa del paziente oltre che
utile a modificare la plasticità delle connessioni neurali attraverso
l’esperienza motoria”. “Peraltro, più che di ripetizioni e forza impiegata negli
esercizi - ha concluso la dott.ssa Lanzilotti -
si deve parlare ‘percezione del movimento’, che genera una serie di
processi sensoriali correlati alla rappresentazione cerebrale del gesto
motoria”.
La
Palestra Robotica sarà dotata anche: della nuova strumentazione Tesla Careper
la Stimolazione magnetica funzionale
basata sull’induzione elettromagnetica. Si tratta di una delle innovazione nel
campo della riabilitazione sia dell’area muscolo-scheletrica per il controllo
del dolore muscolo-fasciale e neuropatico, sia in campo di riabilitazione del
pavimento pelvico per casi, ad esempio, di disfunzioni urologiche e del colon.
La stimolazione magnetica funzionale extracorporea rappresenta una efficace e
valida alternativa anche come trattamento non invasivo e indolore nei disturbi
di natura genito-urinaria
Di
un Walker View. Un tapis roulant di
ultima generazione, che stimola il sistema dei “neuroni specchio” e facilita la
terapia di riabilitazione per migliorare l’apprendimento motorio e la qualità
del cammino di pazienti con diverse patologie neurologiche: la malattia di
Parkinson, i Parkinsonismi, la sclerosi multipla; persone con esiti di stroke o
lesioni midollari; patologie ortopediche di anca e ginocchio e nei casi
caratterizzati da un assetto posturale alterato. Un macchinario che unisce
diverse funzionalità, grazie allo schermo che riflette l’immagine del paziente
in movimento, a una telecamera tridimensionale che permette anche la creazione
di una realtà virtuale; a un nastro dotato di sensori per la valutazione dell’appoggio
plantare e a un complesso sistema di sgravio del peso corporeo con accesso
facilitato per le persone con disabilità. Il WalkerView è dotato di una
telecamera tridimensionale che permette di immergersi in ambienti di realtà
virtuale, in modo da coinvolgere emotivamente il paziente e farlo diventare
parte attiva del processo di riabilitazione. Inoltre la telecamera ricostruisce
in tempo reale ogni singolo movimento su uno schermo posto di fronte al
paziente come uno specchio. Ciò consente il controllo della propria immagine
riflessa. Cosa che aiuta a migliorare il movimento attraverso il sistema dei
“neuroni specchio”, riattivando le funzioni motorie legate al cammino
Di
una piattaforma Riablo Premium: è un sistema di sensori indossabili ed una
pedana stabilometrica che trasmettono i dati ad un software. Questa operazione
permette di avere un biofeedback visivo-uditivo in tempo reale attraverso uno
schermo. L’uso del biofeedback permette poi che i movimenti di ogni singolo
esercizio riabilitativo siano svolti in modo corretto, incidendo anche sulla
motivazione del paziente. Tale sistema garantisce un alto livello di
accuratezza dei sensori e della pedana stabilometrica. Parliamo di un
dispositivo innovativo orientato ad ottimizzare le performance motorie dei
pazienti, in particolare per le persone
con postumi di cerebro lesioni e portatori di deficit motori con emiparesi e
disturbi dell’equilibrio e della marcia.
A
breve sarà installato anche il sistema robotizzato Motore: utile per la
riabilitazione dell’arto superiore. Aumenta l’efficacia della terapia di
recupero a seguito di un ictus o di traumi cranici. Si tratta di un robot
mobile autonomo, in grado di percepire la forza del paziente, di intuirne le
intenzioni e di reagire con un sistema che facilita il recupero funzionale
dell’arto. Grazie a un software dedicato, che contiene diversi tipi di
esercizio, il fisioterapista può scegliere il protocollo più indicato per il
paziente.
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