CAELIUM CLASSICA CONTEMPORANEA FESTIVAL 2021.
"Una rassegna di musica classica contemporanea svolta in una piccola città italiana è già di per sé un evento rarissimo; se poi questa rassegna in forma di festival si svolge in una cittadina del Sud Italia, in Puglia, segnatamente a Ceglie Messapica, paese dalle plurisecolari tradizioni musicali documentate sin dalla fine del '700, è un evento che assume i connotati dell'eccezionalità. Ed è ciò che è accaduto in alcuni luoghi simbolo cegliesi dal 15 al 30 settembre appena trascorsi, oltre che all'Auditorium 'Casa della Musica' di Ostuni.
Artefice di tutto ciò l' Associazione 'Centro Artistico Musicale CAELIUM', fondato e diretto da trent'anni dal Maestro Massimo Gianfreda, che fin dal lontano 1994 allestisce stagioni musicali di grande interesse e ha qui portato ad esibirsi solisti e formazioni cameristiche di assoluto prestigio. Questa volta l'attenzione nel corso di ben due settimane si è soffermata su compositori facenti parte delle nuove correnti di musica d'avanguardia e programmi per lo più inediti o rarissimi, con interpreti giovani in simbiosi a gruppi e solisti di grande esperienza artistica. Non ci si è affidati a repertori e programmi già mille volte battuti ma il coraggio di questa rassegna e di chi l'ha ideata si è concentrato su pagine che di solito compongono la scaletta di festival come la Biennale di musica contemporanea di Venezia. Operazione molto complessa e di non facile approccio sia negli accostamenti che nell'ascolto del pubblico.
Sia al Teatro Comunale messapico che al salone del Castello Ducale che presso il MAAC di Ceglie M. così come a Ostuni, il pubblico ha mostrato partecipazione anche emotiva nel seguire le complesse partiture musicali andate in scena, fin dal primo concerto del pianista Vincenzo Defilpo che ha proposto un omaggio alle danze e al tango attraverso pagine suggestive di Satie, Granados, De Falla e Piazzolla (di cui in questo 2021 ricorre il centenario della nascita). La rassegna è poi andata avanti con successo a Ostuni con il duo Tromba-Pianoforte Cavallo-Giannone che hanno accostato il grande Leonard Bernstein a pagine recenti di H.Tomasi, V. Peskin, J. Cheetham e Palmo Liuzzi, allievo tra i migliori del Mastro Gianfreda presso la cattedra di Composizione del Conservatorio di Bari; quindi, col duo pianistico Aventaggiato-Matarrese in eteree armonie di P. Glass, Debussy e Ravel; col giovanissimo e talentuoso Giacomo Anglani che ha dato prova di pianista già maturo in Ravel, Stravinsky e Pierre Boulez, attraverso impervi sentieri tecnici superati con sicurezza. C'è stata poi una serata poetico-musicale molto originale moderata dalla giornalista Agata Scarafilo, con la partecipazione del nostro poeta Damiano Leo, dello storico prof. Gaetano Scatigna e del chitarrista Michele Santoro in un omaggio alle due voci poetiche cegliesi degli ultimi decenni e cioè Pietro Gatti e Rita Santoro Mastantuono, di scena al MAAC. Così come originale l'esibizione della soprano Volha Shytsko e della pianista Yulia Moseychuk che accanto a pagine di repertorio dei grandi russi del '900 hanno presentato pezzi di Biagio Putignano, Alessandro Ciraci, altro allievo di Massimo Gianfreda (L'urlo, in prima esecuzione assoluta), altri inediti di Palmo Liuzzi, Davide Remigio, Nino Nicolosi e dello stesso Gianfreda (Donna) su testi di Damiano Leo. Si è poi giunti a una forte proposta cameristica col trio Nicola Marvulli (violino), Camilla Patria al cello e Tiziana Columbro al pianoforte che hanno letteralmente deliziato il pubblico con i suoni e i colori di giganti quali Sostakovic e Ravel, dei quali abbiamo ascoltato due trii di immensa valenza tecnica, scritti dai due compositori in età molto giovanile.
Quindi, entra ora in scena la prestigiosa formazione 'Divertimento Ensemble', fondata e diretta dal Maestro Sandro Gorli, un gruppo tra i più raffinati e sofisticati del panorama musicale internazionale contemporaneo. La pianista Maria Grazia Bellocchio al Teatro Comune di Ceglie ha proposto una serata (Ligatura) dedicata alle pagine più impervie per pianoforte, partendo da Bach a Domenico Scarlatti fino ad arrivare a Janacek e Kurtag; poi, sempre lei insieme a tutto l'ensemble formato da cello, violino, flauto e clarinetto in altre 3 serate attraverso la musica quasi indefinita e seriale di Castiglioni, Solbiati, Berg, Sciarrino, Francesconi. Particolarmente suggestivo il pezzo di Claudio Ambrosini dal titolo evocativo 'Vite di suoni illustri' con continui rimandi ed evocazioni a pagine memorabili di Gershwin e Debussy in cui i vari componenti proponevano e sviluppavano temi e timbri di questi giganti in continui frammenti. Prima della chiusura della rassegna c'è stata la fisarmonicista Margherita Berlanda, affermata in Cina e pluripremiata nei festival contemporanei del suo strumento, e della soprano Felicita Brusoni che al castello di Ceglie ha cantato i frutti della sua ricerca timbrica e vocale portata avanti all'Università di Malmoe in Svezia, impastata di colori estremamente raffinati in brani che partivano dal medioevo quello pieno di Hildgard von Bingen, fino a Kagel, Canfailla e Andrea Nicoli, questi ultimi che per lei hanno scritto pezzi cuciti perfettamente sul suo stile e la sua originalissima estensione vocale. Gran finale conviviale presso la Masseria Castelluzzo di Ceglie Messapica col fisarmonicista Bruno Galeone , giovane già affermato da anni, che con i ritmi di tango di Piazzolla, C. Gardel e R. Galliano ha inteso suggellare in chiave quasi di festa questa prima edizione del Festival di musica contemporanea, con gli auspici che in un futuro non lontano ci possa essere una felice prosecuzione, contando sulla sagacia degli organizzatori, sul sostegno del pubblico e degli associati e su quello concreto di istituzioni a livello locale e centrale."
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