Sabato 5 agosto 2023
Tempo fa abbiamo sollevato il problema. Non averlo affrontato lo ha fatto diventare emergenza! Gli attacchi dei lupi nelle masserie della Valle d’Itria sta provocando danni ingenti: l’ultimo attacco in ordine di tempo è avvenuto nelle campagne tra Cisternino e Ceglie Messapica ai danni di un allevatore che ha già subito altri raid dei lupi che questa volta hanno sbranato anche un cavallo.
L’allevatore ha fatto sapere pubblicamente che la situazione è insostenibile e che ha deciso di chiudere l’allevamento ormai decimato. Non è l’unico in questa situazione, nella zona ormai, specie di notte, gli allevatori vivono con l’incubo dell’arrivo dei lupi che azzannano violentemente capre, pecore, cavalli, cani e gatti. Un’emergenza talmente forte che ha spinto molti allevatori della Valle d’Itria a dar vita a un comitato spontaneo denominato Unità Protezioni Allevamenti Pugliesi che ha già scritto una lettera al presidente Emiliano per interessarlo al grave problema ma senza avere alcun riscontro.
Sappiamo bene che la Convenzione di Berna, Convenzione sulla Conservazione della vita selvatica e degli habitat in Europa’ del 19 settembre 1979, ratificata dall’Italia con legge del 5 agosto 1981, n.503, il lupo è tra le specie protette, il che impedisce di fatto, la cattura, l’uccisione, la detenzione e il commercio, ma il problema non può essere sottovalutato. Ma intanto la mozione che Fratelli d’Italia ha presentato - per impegnare la Giunta a valutare l’opportunità di garantire incentivi economici agli allevatori per la realizzazione di recinzioni anti-lupo, ma anche impegnare le risorse necessarie per indennizzare gli allevatori che subiscono le perdite di bestiame a seguito degli attacchi dei lupi – non viene discussa!
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