Martedì 1 ottobre 2024
AUGUSTO CONTE. IL
GIUDICE DI CARTA. EDIZIONI GRIFO, LECCE, 2024, Pagg. 176.
Il libro è la libera narrazione della
letteratura, che riproduce la storia, e della storia, che diventa letteratura,
in un intreccio e in una coincidenza, sotto lo stesso piano, di arte del giusto
e di arte del bello, in una intessitura di vita e passione, nel descrivere
sistemi di pensiero e di azione.
Il titolo configura un tropo, un traslato, una
figura della retorica classica, la metonimia, costituendo un traslato dal
contenente letterale al contenuto concettuale; il testo è una antologia
ordinata, di caratteri individualizzanti di giudici, preceduti da aforismi
latini che preannunciano la qualità e la composizione dell'argomento.
Il testo rappresenta i giudici e le
manifestazioni giudiziarie che costituiscono patrimonio delle opere bibliche,
mitologiche, storiche, letterarie, teatrali, drammaturgiche, occupando gran
parte della vita personale e collettiva umana, in una compenetrazione tra arte
e vita, venendo proiettate nel futuro dell'eternità.
E, per converso, la loro storia reale si
trasforma in arte letteraria e drammaturgica, per chiarirla e per mettere
ordine nella vita vera, in un continuo confronto nel quale l'arte non
sottovaluta la realtà e la realtà non sopravvaluta l'arte, siccome i principi
che legano la legge con il diritto, la legalità con la giustizia costituiscono
il campo dell'”arte del giusto” e l'arte storica, letteraria e scenica, fonte
di conoscenza rappresenta l'”arte del bello”, costituendo insieme l'”arte del
giudicare”, in non catalogabile intreccio di vita e passione, esistendo i
Codici delle Leggi, ma non i Codici dell'Arte.
Giudice è chi scava negli uomini per cogliere
le motivazioni della loro disperazione e della loro angoscia esistenziale;
giudice è chi esplora le carte processuali per trovare adeguata motivazione
delle sentenze; giudice è chi riesce a far coincidere il più possibile la
tensione tra legge e giustizia; giudice è chi si interroga se sia riuscito a
far sì che i suoi personali malumori, le sue idisioncrasie, le sue questioni
personali, i dolori, le felicità, non abbiano macchiato la pagine bianca sulla
quale formula e scrive le sue decisioni.
La letteratura e la drammaturgia, in
particolare, non sono solo informativa culturale, uniscono immaginazione e
realtà, costituiscono la instancabile trasformazione di tutta la vita, in
scrittura e in dramma; descrivono storie che hanno attinenza con la vita; in
questa dimensione e in questa prospettiva, non esiste alcuna differenza tra la
realtà la scrittura e il dramma, tra verità storica e verità artistica: lo
scrivere coincide col vivere; è la parabola che rivela e spiega una verità
storica, l'esegesi della esistenza, in una compenetrazione tra arte e vita,
perseguendo entrambe la verità storicizzata in una data epoca, che assume un
valore sovratemporale, in continuo confronto; lo scrivere è stesura incessante
e continua, e rappresenta una lotta per la chiarezza storica e per mettere
ordine alla confusione nascosta nella vita reale, descrivendo le sensazioni e
le motivazioni delle persone, in maniera più “vera” delle storie reali.
Il diritto e la giustizia sono essenzialmente
cultura e non possono essere ridotti a un sistema di enunciati, ma vanno
collocati in un versatile quadro di secolare esperienza vissuta, suggerendo di
impostare un rapporto tra diritto, giudizio e letteratura su piani paralleli.
Il processo, “processus est actus trium
personarum, actoris, rei, judicis”; pone l'attore contro il convenuto,
l'accusatore contro l'imputato, convergendo, nel rapporto giuridico nella
dimensione dialettica processuale, verso il giudice che le parti esigono che
sia sapiente, integerrimo, paziente.
Il giudizio e i giudici che pronunciano
decisioni all'esito di un procedimento penale;
i “giudici” che si esprimono attraverso un procedimento telematico,
mediatico, letterario, scenico, appartengono alla esperienza di vita
dell'umanità e oltre; il giudizio e i giudici non devono dominare lo spirito
del mondo: ultimo è il giudizio di Dio.
La Edizioni Grifo, presso il quale è possibile acquistare il libro su sito www.edizionigrifo.it, oltre che sui siti Unilibro, Amazon, Felitrenlli Point, Libreria IBS, libraco, Libreria Le Nuvole e altri, ha definito l'opera “UN LIBRO STREPITOSO”, con un testo veramente appassionante.
Nessun commento:
Posta un commento