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Botta e risposta sull'articolo della giornalista Scarafilo

Sabato 30 settembre 2017

Il “Bonus” della discordia:botta e risposta tra un DS ed Agata Scarafilo



Appena un giorno fa si era parlato del successo della giornalista Agata Scarafilo circa un contributo che parlava di “Bonus premiale dei docenti”. A tale riguardo il Dirigente Scolastico Rosanna Cirasino è voluta intervenire scrivendo al blog  allo scopo di  voler  precisare alcune cose circa il contributo della Scarafilo. Così, si è sembrato corretto di dare voce anche ad un Dirigente Scolastico con relativa risposta della stessa autrice. 



Commento della Dirigente Scolastica Rosanna Cirasino

Ritengo opportuno fare alcune precisazioni in merito all'articolo scritto dalla giornalista Scarafilo e pubblicato su "Scuola e Amministrazione". Il controllo di gestione del personale docente è esclusiva prerogativa del dirigente scolastico che controlla processi e prodotti dell'offerta formativa. E' per questo che, in qualità di dirigente scolastico, in virtù del potere che la legge 107 attribuisce a noi dirigenti, ho il "potere" di valutare, cioè di attribuire "valore aggiunto" ai docenti in ordine al conclamato e verificato impegno professionale, anche per impegno profuso al di fuori dell'orario scolastico e responsabilità assunte in varie deleghe. Si tratta di stabilire criteri in un piano di valutazione che miri al miglioramento, per incentivare il "valore" di una determinata risorsa umana. Probabilmente la giornalista, essendo in un ruolo differente, riesce a sconfinare (giustapponendosi!) in materie di cui non ha competenza. Forse in un futuro potrebbe entrare nel merito del "bonus" per il personale Ata qualora nuove leggi dovessero normare in ordine all'attribuzione del bonus stesso ed attribuire meritocrazia anche al suddetto personale.

L'articolo in oggetto è stato letto da 5.000 lettori. Mi auguro che tra questi 5.000 ci sia almeno il 10% che abbia recepito il commento della giornalista come "opinabile" e quindi non supportato da dati scientifici, dato che di opinione trattasi e come tale è contraria al concetto di buon andamento della pubblica amministrazione ", dato altresì che questa non dipende da ciò che è opinabile, ma da ciò che è "evidente" ed "oggettivo" sia a livello quantitativo che qualitativo.

Nietzsche insegna...: il mercato abitato dalle mosche (il popolo) 

Dirigente Scolastico Rosanna Cirasino



Risposta di Agata Scarafilo

Spettabile Dirigente Rosanna Cirasino, le rispondo intanto dicendole che ritengo abbastanza offensivo da parte sua rilegare la capacità di comprensione, di qualsivoglia natura, al solo 10% dei lettori di “Scuola e Amministrazione” e di altre testate online nazionali, che al contributo hanno dato ampio respiro. Io ritengo, invece, che, proprio per l’utenza a cui ci si rivolge, la capacità di comprensione e di “critica costruttiva” dei lettori sia del 100%.

Circa le sue considerazioni, invece, sul personale ATA , le rispondo che nel contributo non se ne fa alcun riferimento. Circa, poi, tutta la disquisizione che lei fa sulla esclusiva prerogativa dei Dirigenti Scolastici …, sottolineo che non viene in nessun punto del contributo negata, anzi relativamente al bonus ne faccio esplicitamente riferimento parlando del comma 127 della L. 107/2015. Invece, il distinguo che viene fatto, con rigore e supporto normativo, è tra di discrezionalità “assoluta” e “relativa”.

Sostengo che il Dirigente Scolastico, nell’attribuzione del bonus premiale, abbia una discrezionalità che ovviamente si pone in “relazione” con le leggi dell’ordinamento italiano, con i criteri stabiliti dal Comitato di Valutazione, con la documentabilità del proprio operato, con l’ esplicita e dettagliata motivazione dell’attribuzione del bonus e con tutte le leggi sulla trasparenza amministrativa. Se lei, poi, vuol negare o derogare a tutto ciò, è libera di farlo, non spetta certamente a me entrare nel merito.

In qualità di giornalista, io mi limito a fare informazione ed avvalermi, partendo dai fatti e dalla norma, della mia libertà di critica, di pensiero e di parola, così come garantito dalla Costituzione (art.21) e, nella mia precipua situazione, anche dall’art. 53 del D.Lgs 165/2001, così come modificato dalle Legge 190/2012. Alla luce di tutto ciò, le vorrei aggiungere che il mio contributo, per la sua natura, più che di dati scientifici come da lei sostenuto, deve essere supportato, e lo è, dal rigore del Diritto e della Legge a cui faccio precipuo riferimento.

Invece, sugli esplicitati dubbi che lei estrinseca relativamente alla mia competenza non intendo risponderle con l’infinito elenco della mia certificata preparazione, dando invece voce ai fatti, più che al suo gratuito, inopportuno e lesivo giudizio.

Le dico, infatti, che posso contare su più di 20 anni di storia professionale segnata da esplicitata stima e le sue isolate considerazioni, per quanto mi riguarda, lasciano il tempo che trovano.

Per il resto, con la perplessità di non aver compreso a quale titolo e in base a quali “paletti” lei mi parla di “sconfinamento”, la saluto con la cordialità dovuta anche quando non si condivide.



Agata Scarafilo

1 commento:

  1. Gent.ma giornalista..vuole apoarire una detentrice di sapienza e trattare l'argomento ponendosi in "cattedra". Ad ognuno il proprio lavoro e rispetti la dignità professionale degli altri.Io ho solo dufeso il mio operato dato che non permetto a nessuno di fare illazione alcuna su di esso..a mebo che nin suano i miei diretti superiori. Lei pensi a fare il suo lavoro secondo i codici previsti. Ai miei codici ci penso io nel mio ruolo e nella mia funzione. Ossequi.

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