Domenica 1 ottobre 2017
L’ex Dirigente Giulio
Simoni interviene a supporto dell’articolo sul “bonus premiale” di Agata
Scarafilo.
Sono
uno dei tantissimi lettori del contributo della giornalista Agata Scarafilo, in merito
all’attribuzione del “bonus” ai docenti, contributo che condivido pienamente. E
non poteva essere diversamente, in quanto si basa su inoppugnabili e non
opinabili princìpi di Legislazione scolastica ed amministrativa. Mi permetto di
fare 2 considerazioni:
1)
la Dott.ssa Agata Scarafilo è stata
(lo è tuttora) per ben 6 anni la Direttrice SGA dell’Istituto Comprensivo di
cui sono stato Dirigente scolastico. Non mi è servito molto tempo per capire la sua indiscutibile competenza nel campo
giuridico, amministrativo-contabile e legislativo, che ha sapientemente
utilizzato nello svolgimento del suo delicato compito professionale.
La
Dott.ssa Scarafilo ha sempre mostrato notevole
spirito di collaborazione sentendosi parte integrante della comunità
scolastica, pur nel rispetto della distinzione dei ruoli e mai ha inteso prevaricare
la figura che ricoprivo di Dirigente scolastico o a lui sostituirsi. Caso mai,
ero io a chiedere spesso consulenza a lei, nell’ottica di una ottimale gestione
e valorizzazione delle risorse a disposizione dell’Istituto, per essere certo
di poter agire nel rispetto delle norme, al fine di evitare conseguenze di
carattere giudiziario. Infatti, non ho mai avuto un ricorso contro le mie
decisioni e per questo i Revisori dei conti si sono sempre congratulati al
termine delle loro visite di verifica, così come i rappresentanti delle
Organizzazioni Sindacali al termine delle riunioni per la Contrattazione. In quanto al giudizio di ottima giornalista,
parlano a suo favore i numerosi articoli e le numerose presentazioni e
recensioni di libri di autori molto noti e le moderazioni in conferenze di
carattere culturale, oltre alla positiva considerazione di cui gode in ambito
sociale e nell’ambito delle redazioni, tra cui “La Gazzetta del Mezzogiorno”,
con cui, nella veste di giornalista, collabora.
2)
in merito alla questione dell’attribuzione del “bonus” ai docenti, prevista
dalla Legge 107, credo che la Legge stessa parli molto chiaro e non consenta ai
Dirigenti di arrogarsi dei poteri assolutamente non previsti. Infatti, al comma
127 si legge:
“Il Dirigente scolastico, sulla base dei
criteri individuati dal Comitato per la valutazione dei docenti, istituito ai
sensi……. (omissis), assegna annualmente al personale docente una somma del
fondo di cui al comma 126, sulla base di motivata valutazione”.
Ancora,
il comma 129 esplicita l’istituzione, la durata in carica, la composizione del
suddetto Comitato, che è presieduto dal Dirigente scolastico. Giova ricordare
che il comma in questione dice chiaramente che è il Comitato a individuare i criteri per la valorizzazione dei
docenti sulla base delle loro qualità, competenze e risultati raggiunti, che
non sto qui a trascrivere e che chiunque può andare a leggere nel testo.
La
Legge è chiarissima e io a suo tempo mi chiesi e ancora oggi mi chiedo come e
dove è stato intravisto il “potere
assoluto” del Dirigente. Il Dirigente che agisce correttamente ha un
“potere relativo”, come bene spiega la Scarafilo nel contributo, ed ha invece
una grande responsabilità nel valutare le capacità e i risultati ottenuti
(tutti documentabili!) dai docenti per poter essere assegnatari del bonus,
sempre e soltanto secondo i criteri stabiliti dal Comitato. Se così non fosse, non
si capirebbe quali funzioni avrebbe avuto il Comitato se tutto dovesse invece
dipendere dalla volontà e dal potere del Dirigente. Del resto, lo stesso MIUR
stabilì con una Circolare che nella predisposizione dei criteri si instaurasse
la massima condivisione con tutte le
componenti scolastiche e nel 2016 organizzò un monitoraggio sulle “buone pratiche”, quindi un controllo. Ben venga
tutto ciò, dal momento che si sente di tutto e di più su compensi sbilanciati e
non equi, sulla pubblicazione di classifiche dei docenti con tanto di
punteggio, su negazioni di accesso agli atti da parte dei docenti… trombati.
Facendo
riferimento alla mia esperienza di Dirigente scolastico, posso dire che il sottoscritto e gli altri componenti del
Comitato per la valutazione, compresa l’unità esterna nominata dall’Ufficio Scolastico
Regionale, facemmo a suo tempo un impegnativo e delicato lavoro per
l’individuazione dei criteri, che portammo a conoscenza e alla condivisione
unanime da parte del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto. Il mio
lavoro di valutazione e di assegnazione del bonus fu di conseguenza facilitato
proprio perché si attenne a quei criteri oggettivi, condivisi e stabiliti per
il triennio.
Spero
di aver dato un modesto contributo, al fine di evitare sterili polemiche su una
normativa che, una volta tanto, è chiaramente esplicita e non alimenta dubbi di
sorta se si vuole operare in maniera serena e non arrogante nel mondo della
Scuola.
Giulio Simoni
Vorrei pubblicamente ringraziare il mio ex Dirigente Scolastico Giulio Simoni per le belle e circostanziate parole, dopo le gratuite offese personali ricevute l’altro giorno da un DS che, in una discutibile forma, ha ritenuto di commentare pubblicamente un mio contributo professionale (http://stefanomenga.blogspot.it/…/botta-e-risposta-sullarti…).
RispondiEliminaUn contributo, pubblicato sul periodico nazionale “Scuola e Amministrazione” che, a dispetto dell’isolata “critica”, continua a riscuotere successo ed è stato ripreso da più testate giornalistiche del campo.
Vorrei ringraziare anche tutti coloro, Dirigenti Scolastici compresi, che mi hanno dato attestazione di stima professionale in questi giorni, al di là di quelle che possono essere le libere e personali opinioni, che ancor più se esposte pubblicamente, non dovrebbero mai sforare nell’offesa.
Viviamo in uno Stato dove, grazie a Dio, la libertà di pensiero è considerata valore centrale ai fini dell’attuazione del sistema democratico. In tale ambito, l’informazione, nei suoi risvolti attivi e passivi, esprime una condizione preliminare ed insopprimibile per l’attuazione ad ogni livello dello Stato Democratico.
Voltaire ..ebbe a dire: "Disapprovo ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo"
Viva l’informazione … viva la verità che rende liberi!
Agata Scarfilo
Viva la verità. .giusto..ma quella che non offende la categoria a cui apoartengo. I codici comportamentali devono essere rispettati nei confronti di chi lavora con serietà.
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