Martedì 22 maggio 2018
INCONTRO
CON L’AUTORE “CARLO GREPPI”
ALLA “ PASCOLI”.
Oggi alle ore 9:30, nella Sala di Rappresentanza della
Biblioteca Comunale “Pietro Gatti” di Ceglie Messapica, i ragazzi della scuola
secondaria di I grado “G. Pascoli”,
accompagnati dai docenti Liliana Mola,
Angela Fattore, Nicola Amati e Maria Patrizia Urso, hanno dialogato con Carlo
Greppi, autore del romanzo “Bruciare
la frontiera”, edito da Feltrinelli.
Sono
intervenuti durante l’incontro: la docente funzione strumentale Liliana Mola che ha coordinato l’evento
con la prof.ssa Angela Fattore, il Dirigente scolastico prof. Francesco Dell’Atti, la DSGA dott.ssa Agata Scarafilo e l’assessore avv. Mariangela Leporale.
L’incontro con lo scrittore è avvenuto sotto l’insegna de “Il Maggio dei Libri”, la
campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore
sociale della lettura nella crescita personale, culturale e civile dei giovani.
Il viaggio della scuola “Pascoli” attraverso
le storie è cominciato con l’adesione alla manifestazione “Libriamoci a scuola”, proseguito a febbraio con Alì Ehsani e il
suo “Stanotte guardiamo le stelle”, ed è terminato con un autore del calibro di
Carlo Greppi, scrittore ma anche dottore di ricerca in Studi storici e
collaboratore di Rai Storia.
Il libro racconta la storia di due ragazzi,
Francesco e Kappa, che decidono di andare a vedere com’è fatta una frontiera,
vogliono che le montagne raccontino loro delle storie del passato. In viaggio è
anche Ab partito dalla Tunisia e intenzionato a raggiungere la Francia e
incontrare così una ragazza conosciuta on line, Celine. I tre giovani
ripercorrono i sentieri che hanno visto passare gli ebrei in fuga e gli italiani
clandestini che cercavano lavoro. Un tema di estrema attualità, dunque, che ha
offerto la possibilità di riflettere su se stessi e sulla comprensione
dell’altro, sul diritto di ciascuno di noi di inseguire il proprio futuro
superando le frontiere. Significative sono le parole del nonno affidate ad una
lettera testamento destinate a Francesco, suo nipote: “vai dove c’era quella
frontiera e fai pace con le montagne per me. La natura non c’entra niente, non
può essere colpa sua: sono le leggi scritte dagli uomini che rendono quelle
linee immaginarie un pericolo.”
Nessun commento:
Posta un commento