Sabato 2 marzo 2019
Medita:
Un nuovo percorso di comunicazione e promozione per la scuola internazionale di cucina mediterranea di Ceglie Messapica.
Il
ruolo strategico della comunicazione risulta, ormai, essere una tappa
importante per l’affermazione di un qualsiasi istituto di formazione, per
questo motivo, la Scuola Internazionale di Cucina Mediterranea di Ceglie
Messapica (Br) intende rispondere a questo imperativo avviando un nuovo
percorso di comunicazione e promozione partendo dal rebranding e renaming.
Un
nuovo manuale d’immagine complementare ad un nuovo piano di comunicazione.
Una
scuola per le professioni dell’enogastronomia, dunque, che investe nella
comunicazione per fornire un’immagine di se omogenea, integrata e facilmente
identificabile.
L’evoluzione
di un grande cammino, iniziato cinque anni fa e con non poche difficoltà e
sforzi, portato avanti da tutti i soggetti interessati perché Ceglie si
confermasse come regina pugliese in campo enogastronomico anche nel settore
della formazione.
La
necessità di un nuovo stile comunicativo, un nuovo posizionamento sul mercato,
nuovi prodotti e nuovi servizi hanno portato a dare un netto rinnovamento
all’immagine della scuola.
Siamo
infatti in un momento in cui la visione, gli obiettivi, la mission e i valori
si allargano.
Proporsi
a tutto il mezzogiorno sarà la nuova sfida di mercato, con un nuovo logo e un
nuovo nome che scaturiscono dalla volontà di comunicare principalmente tre
valori: l’eccellenza della cultura italiana in campo enogastronomico, il
mediterraneo e l’educazione.
La
cultura italiana è rappresentata dal carattere tipografico riconosciuto come
italiano per eccellenza: il Bodoni. Prende il nome da Gianbattista Bodoni
tipografo italiano vissuto tra il 1700 e
1800 ed è stato il carattere utilizzato tra
stampare una delle opere italiane per eccellenza: “La scienza in cucina e
l’arte di mangiar bene” di Artusi. Un capolavoro della cucina italiana che
resta ancora oggi un testo molto utilizzato in cucina.
Il
mediterraneo è rappresentato dalla lettera M, ossia il segno più importante del
nuovo logo. Il mediterraneo come culla della cucina mondiale e patrimonio
dell’UNESCO.
L’educazione,
invece, è rappresentato da parentesi che indicano il rapporto tra contenuto e
contenitore. Sono un abbraccio, una metafora dell’accoglienza. Evocano i
contenuti culturali insiti nel fare scuola, luogo all’interno del quale viene
custodito il sapere.
MEDITA,
dunque, il nuovo nome della Scuola, un nome che vuole sottolineare, ancora una
volta, il Mediterraneo e la cultura italiana anche nella sua forma scritta.
La
cucina mediterranea come integrante di quella italiana motivo per cui viene
racchiusa nelle parentesi bandiera del nostro amato e conosciuto tricolore.
Questo
lavoro ha visto intrecciarsi negli ultimi mesi diverse professionalità,
soggetti ed Enti. Pertanto, per quanto possa sembrare un dovere di tutti
noi a dare sempre il massimo, come
comunità, perché un gioiello come la Scuola di Cucina Mediterranea sia sempre
ai massimi livelli, mi sento, ad oggi, in dovere di mostrare la massima
gratitudine verso tutti quei soggetti che sino ad oggi hanno fatto sì che
questo sogno si mantenesse vivo.
L’Amministrazione
Comunale tutta, in modo particolare il sindaco Luigi Caroli e il vicesindaco
Angelo Palmisano che, instancabilmente, mostrano impegno e voglia di continuare
sulla giusta strada, la prestigiosa scuola di cucina Alma partner e fornitore
dei corsi di Tecniche di Cucina, tutti gli Chef che passano e lasciano sempre
qualcosa al nostro territorio, tutti gli operatori della scuola e la
responsabile della segreteria Loredana Nisi, l’amministratore Massimiliano
Pennetta e tutti i miei collaboratori con i quali abbiamo dato vita a questo
nuovo percorso Alessandro Santoro, Pierfrancesco Annicchiarico, Dario Miale,
Valentina Novembre e Simone Gadaleta.
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