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Intervista al consigliere regionale Luigi Caroli

 Domenica 25 ottobre 2020

Emmanuele Lentini per BrindisiReport

 


“Sanità, nel Brindisino fino ad ora solo spot elettorali”

Dopo le elezioni regionali, BrindisiReport intervista i cinque consiglieri eletti nel Brindisino, per conoscerli e ascoltare la loro visione politica. E per fare qualche domanda sulla sanità pubblica nel nostro territorio.

CEGLIE MESSAPICA - E' l'unico consigliere regionale d'opposizione del Brindisino ma è più agguerrito che mai. Il cegliese Luigi Caroli, classe '66, è stato eletto nelle file di Fratelli d'Italia. Forte delle sue 6.600 e passa preferenze, vuole fare un'opposizione dura e incentrata sul territorio, un'opposizione che dia nuovamente legittimità “a un territorio abbandonato da circa 15 anni”. Agente assicuratore e politico di lungo corso, Caroli conosce il territorio e la Valle d'Itria, è stato sindaco di Ceglie Messapica dal marzo 2010 all'ottobre 2019.

 

Questa è la sua prima volta in Consiglio regionale. Qual è la sua idea di opposizione?

“Voglio proporre un'opposizione ferma, che crei le condizioni per legittimare nuovamente la provincia di Brindisi: negli ultimi 15 anni è stata completamente abbandonata e dimenticata dal governo regionale”.

 

In che ambiti?

“Turismo, marketing, agricoltura, infrastrutture. Ritengo che non ci sia stato un settore, un dipartimento, che abbia dato attenzione alla nostra provincia, completamente abbandonata e stritolata tra l'egemonia di Bari e di Lecce. In particolar modo, ritengo che in questo momento occorra ridare slancio all'aeroporto di Brindisi. Oggi soffre, ma ottiene buoni risultati. E' sintomatico dell'appeal turistico che ha il territorio. La Valle d'Itria è stata un po' trascurata, eppure è un valore aggiunto”.

 

Aprire l'aeroporto di Grottaglie ai voli di linea potrebbe essere un problema per Brindisi?

“Potrebbe essere una soluzione per il turismo, ma adesso bisogna ridare slancio agli aeroporti già esistenti, Bari e Brindisi. Insisto sulla Valle d'Itria, ritengo che qualitativamente il suo turismo è un traino rispetto a tutti i risultati che la Puglia ottiene nel settore”.

 

Adesso parliamo di sanità. Che ne pensa della scelta del Perrino come centro Covid?

“E' una scelta allucinante, basta vedere la fila che si è creata l'altro giorno (22 ottobre, ndr) per il tampone. E comunque sia, continuano a congestionare quella struttura, c'è il rischio che così imploda. Non c'è un segnale di discontinuità. La maggioranza dice di aver fatto investimenti in provincia di Brindisi. Io vorrei sapere cosa è stato fatto per il nosocomio di Ostuni, ad esempio, per quello di Ceglie Messapica. Proclami, solo proclami”.

Un esempio di proclama?

Il centro Covid di Cisternino, per il post acuzie.  Pare che l'agibilità o la certificazione di ultimazione lavori sia arrivata in questi giorni, quando è stato inaugurato mesi fa. Fosse così sarebbe gravissimo. Farò presto una richiesta ufficiale, perché a me sembrano spot elettorali. Io come prima azione, andrò a visitare questo centro e altri similari, per il Covid, come quello di Ceglie. Che fine hanno fatto? E i moduli esterni del Perrino? Pare siano tutti vuoti. Appena potrò cominciare, saranno queste le mie battaglie sulla sanità: andare a verificare tutte queste situazioni, una per una.”

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