Sabato 24 febbraio 2024
“Le feste religiose a Ceglie Messapica”, il nuovo libro di Stefano Menga.
“Le feste religiose a Ceglie Messapica" è il nuovo libro di
Stefano Menga, blogger e scrittore cegliese, da circa 9 anni residente a
Novedrate (Como) per motivi lavorativi. Il libro raccoglie e ripercorre,
tramite testimonianze, le feste patronali della città di Ceglie Messapica.
La prefazione è a cura del Prof. Silvano Marseglia -
Dirigente Scolastico Emerito, Presidente Nazionale Comitato Interpaese Rotary
Italia, Malta, San Marino con Romania e Presidente Europeo AEDE: “Questo Libro di
Stefano Menga raccoglie il racconto delle feste patronali di Ceglie Messapica
che sono espressione massima delle tradizioni popolari più importanti e note
nella città, con l’intento chiaro di preservare la tradizione popolare ed il
valore liturgico di queste feste, proteggendole da ogni forma di oblio.
Anzi è chiaro il suo intento di
salvaguardare questi gioielli come patrimonio della collettività cegliese da
conservare e valorizzare sempre più.
Menga sa bene che le feste popolari
fanno parte integrante della cultura e della religiosità di Ceglie Messapica e
con il suo libro intende farci conoscere i segmenti più importanti della
civiltà e della storia locale di Ceglie, sottolineando l’importanza della
memoria del passato per ognuno di noi. Attraverso il suo racconto emerge la
fede intima che anima i cittadini e che viene esternata in occasione delle
festività legate ai Santi maggiormente radicati nella tradizione cegliese,
Sant’Antonio, Sant’Anna, San Rocco e San Lorenzo da Brindisi. Molta importanza
hanno anche le processioni legate ai riti pasquali come la processione
dell’Addolorata e quella dei Sacri Misteri.
Stefano Menga si impegna nel
preservare tutto ciò che proviene dalla memoria della collettività cegliese con
il chiaro obiettivo di proiettarla verso il futuro.
Egli, inizia parlandoci della festa di
Sant’Antonio, appuntamento molto sentito e significativo con la consegna delle
chiavi della città al Santo, che viene riconosciuto come Patrono e protettore
della città, e con la tradizione della distribuzione del pane benedetto, “il
Pane di Sant’Antonio”, come espressione di fratellanza.
Dal racconto della tradizione popolare
emergono grandi valori: la fede per il Santo, il valore dell’affidamento
religioso; il valore del lavoro, del sacrificio, con la benedizione dei mucchi
di grano sul sagrato della Chiesa; il valore dell’unità civica, della
fratellanza.
Parlando della festa di Sant’Anna,
mamma della Vergine Maria, l’istituzione della cui festa ha superato ormai i
trecento anni, emerge con forza il valore della maternità e la fiducia delle
spose nell’aiuto di questa Santa.
È questo complesso valoriale integrato
che costruisce la cegliesità celebrata nelle feste patronali.
Interessanti, poi, le notizie
biografiche che Menga presenta su San Rocco. Il Santo impegnato nel confortare
e nell’assistere gli ammalati e, soprattutto, nel guarire gli ammalati di
peste. La devozione di Ceglie per San Rocco assume, nel corso dei festeggiamenti,
una dimensione di fede, ma anche di ludica socialità. Dopo la solenne Messa e
la processione, tutti in piazza con musica, danze e, soprattutto, immancabili
prelibatezze locali. Questa festa, tra l’altro, ha rappresentato per lungo
tempo un momento importante nella vita della città perché si identificava con
il momento del trasferimento delle famiglie in campagna per i lavori vari e per
la raccolta di fichi e mandorle. Una tradizione ormai quasi completamente
scomparsa. Questo scenario mitico-rituale, ogni anno concorre a ricreare
quell’atmosfera speciale di fermento che si sente nell’aria. La festa pur
mostrando un impianto apparentemente laico, ludico e festaiolo, continua ad
avere un grande valore religioso perché riesce ancora a riunire religiosamente
l’intera città. Tra l’altro molti Cegliesi emigrati in altre città rientrano,
per qualche giorno, nella loro Ceglie, presso parenti, proprio in occasione
della festa di San Rocco.
Molto interessanti, a questo
proposito, sono anche i contributi, riportati da Menga, di Don Lorenzo Elia, di
Mons. Gianfranco Gallone, dell’Avv. Augusto Conte e di Michele Ciracì.
Menga cerca di raccogliere tutte le
notizie possibili sulle tradizioni e feste di Ceglie Messapica, per consegnarle
e dedicarle a tutti i Cegliesi perchè, pur vivendo la modernità, possano non
dimenticare la loro identità e le antiche tradizioni del proprio paese. Un filo
ben preciso lega il nostro essere presente al passato: il filo della nostra
identità e specificità, come individui e come comunità.
Egli ci invita, pertanto, a conoscere
e approfondire le tradizioni e le leggende della nostra Città, conducendoci in
un’operazione collettiva di riappropriazione dell’identità culturale, delle
tradizioni popolari e delle radici nella storia e nella tradizione popolare,
mettendo in luce eventi storici, naturalistici, tradizioni e leggende
altrimenti destinati all’oblìo. La tradizione popolare che questo lavoro
intende preservare rispecchia i tratti storici, culturali e religiosi della
nostra comunità. La storia locale e la tradizione popolare testimoniano nei
suoi multiformi aspetti, la secolare cultura di una popolazione.
La storia è la radice del nostro
essere, della nostra realtà e identità collettiva e individuale: nessun
individuo come nessun popolo può realmente e autenticamente vivere senza la
conoscenza e la coscienza della sua identità, dei vari momenti del suo farsi
capace di ricostruire il suo vissuto personale. Non si può seppellire il
passato.
Esperto conoscitore degli eventi ed in
particolare di quelli legati all’antica tradizione popolare cegliese, Stefano
Menga si impegna a proteggere il ricordo della tradizione con il chiaro
desiderio di raccontare l’intima fede dei cittadini ed il grande senso di
comunità e di appartenenza che si percepiscono in città nelle giornate di festa
dei Santi onorati attraverso le feste popolari. Feste che accomunano elementi
religiosi e cristiani caratterizzati da un ben definito calendario liturgico e
dalla processione per le vie del paese con la statua del santo festeggiato, con
momenti di festosa allegria attraverso le luminarie, le tante bancarelle che
fanno da contorno ed i fuochi pirotecnici.
Quello di Menga, in sostanza, vuole
essere un attento richiamo a ricercare le proprie tradizioni per rinverdire la
propria identità.
L’uomo contemporaneo, pur immerso nel
mondo della globalizzazione economica e della comunicazione planetaria in tempo
reale non può vivere senza una sua dimensione specifica, senza “radici”, che
rappresentano un punto di riferimento certo dando sicurezza, consapevolezza di
sé e fiducia nel proprio futuro. La comprensione del nuovo è sempre legata alla
conoscenza critica della storia e della società in cui si vive, ai saperi
tradizionali, al senso comune, alle tradizioni, alla propria lingua.
Soprattutto i giovani devono sapere di
appartenere a una particolare storia e a una peculiare civiltà e di ereditare
un patrimonio culturale, linguistico artistico e musicale, ricco di risorse da
elaborare e confrontare con esperienze e proposte di un mondo più vasto e
complesso, in cui, partendo da radici sicure e dotati di robuste ali, possano
volare molto in alto.
Alla luce di queste considerazioni
ritengo che il Libro di Stefano Menga con i suoi preziosissimi contributi,
storici, religiosi e con il forte richiamo alle radici, alla tradizione, debba
essere accolto con simpatia e vera gratitudine.”
Il libro è già disponibile e
prenotabile sugli Store specializzati dell’editoria come Mondatori,
Feltrinelli, Youcaprint e Amazon.
Stefano Menga è ideatore del Blog
“Cronache e cronachette di Ceglie Messapica”, che dall’annata 2011 si trasforma
ogni anno in Annuario cartaceo. Inoltre, è autore di numerose pubblicazioni:
“Monsignor Giovanni Turrisi - Cenni storici e fotografici sulla vita e sulla
chiesa di San Lorenzo da Brindisi”, “Cronaca di un atto d’amore” dedicato al Carabiniere
Angelo Petracca nel 25° della sua tragica scomparsa, “Novedrate… attraverso i
tuoi occhi” dedicato al compianto Sindaco di Novedrate Maurizio Barni, “La Speranza
di vivere” dedicato alla memoria dell’Avvocato Pietro Allegretti, “5
Fratelli una sola storia” dedicato ai primi cinquant’anni di attività della
azienda “Lattonedil”, “Festa 50 anni Lattonedil” opera conclusiva dedicata al
traguardo aziendale raggiunto sempre dalla Lattonedil e “Luigi Caroli - Un Bene
in Comune” dedicato ai circa 10 anni di Amministrazione del Sindaco Luigi
Caroli, “Novedrate e dintorni” dedicato al paese durante la bellissima nevicata
del 28 dicembre 2020, “Dramma del San Gottardo” riguardante un incidente
mortale con elicottero militare, “Scrittura di Luce” un percorso fotografico
dedicato alla città di Ceglie Messapica e “Terra rossa e alamari d’argento”
dedicato al Maresciallo Vito Lacorte.
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