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E' deceduto l'Artista che si era innamorato di Ceglie Messapica

 Giovedì 25 luglio 2024

Nel vivo ricordo del cegliese Vito Elia: "Sergio Osvaldo Tapia Radic, lo scultore innamorato di Ceglie, è morto!

All’età di 86 anni, domenica 21 luglio c.m. è tornato alla casa del padre Sergio Osvaldo Tapia Radic, nativo di Puerto Natales, in Cile. Nel 1959 egli inizia a frequentare la Scuola di Arti Applicate dell’Università del Cile in Santiago. Compiuti gli studi, riceve l’incarico di assistente alla cattedra di scultura presso la stessa Università, dove vi resta sino al 1967 e più tardi negli a.a. 1970 -’71. In questo primo periodo realizza numerose opere per i governi del Cile, del Messico e degli Stati Uniti. Degni di essere menzionati i busti del presidente cileno Jorge Alesandri R., della poetessa Gabriela Mistral e di John Kennedy.
Amante del nostro Paese vi si trasferisce nel 1971. Vivrà per alcuni anni a Laveno Mombello in provincia di Varese. In seno alla stessa provincia effettuerà altri spostamenti di residenza, realizzando ovunque numerosissime opere. Dalla Lombardia si trasferisce a Ripatransone nelle Marche, in prossimità dell’Adriatico, dove vi resterà per ben 14 anni. Dall’antica Ripatransone si trasferirà infine a San Marcello, poco distante dalla città di Jesi. Come in Lombardia anche nelle Marche, quantunque affetto da una patologia cronica, lo scultore, ormai italiano a tutti gli effetti, lavora instancabilmente realizzando un numero imprecisato tra sculture, basso ed alto rilievi destinati ad arricchire chiese, conventi, cimiteri, musei, angoli di città e collezioni private. Come anticipato, muore domenica 21 luglio 2024.
Chi scrive ha avuto la fortuna di incontrare l’artista nativo di Puerto Natales per la prima volta a Laveno Mombello, sul lago Maggiore, presso la fabbrica di ceramica dei fratelli Pareschi, dimostratosi con il tempo luogo ideale in cui veder alimentare reciproca stima e sincera amicizia.
Seguirò ovunque nei suoi spostamenti di città in città l’ormai amico fraterno Sergio. Vivremo giornate indimenticabili realizzando opere d’arte. Molti in Ceglie ricorderanno il maestro Sergio Tapia Radic, per aver frequentato il Corso di Ceramica e Scultura estivo nell’estate dell’anno 2000.
Ideato ed organizzato dallo scrivente, patrocinato dalla Regione Puglia, Provincia di Brindisi e Comune di Ceglie Messapica, il corso vedrà la partecipazione di più di 40 allievi e verrà diretto dal maestro Sergio Tapia Radic e da chi scrive. Il corso si avvarrà della preziosa collaborazione di Donato Roma del Comune di Ceglie ed anche della sig.ra Loredana, moglie del maestro Sergio Tapia Radic. Tre settimane di corso estivo e la condivisione della quotidianità tra vecchi e nuovi amici basteranno al maestro e alla cara moglie Loredana per innamorarsi della città di Ceglie e della cordialità dei suoi cittadini, tanto da aver preso in seria considerazione la possibilità di trasferirsi nella città messapica.
La scomparsa del maestro Sergio Tapia Radic sono certo lascerà un vuoto incolmabile in chi lo ha conosciuto e amato, come persona e come artista. In qualità di amico fraterno del caro Sergio, profondamente addolorato, desidero rivolgere le più sentite condoglianze alla cara amica Loredana e più in generale ai parenti del caro maestro Tapia Radic, da parte della mia famiglia, e in quanto cegliese di origine, da parte della comunità cegliese che lo ha conosciuto in quella indimenticabile estate dell’anno 2000. Riposa in pace mio amico fraterno e raggiungi il grande poeta Pablo Neruda, colui che scoprendo il tuo talento di artista osò dire “da grande sarà grande”. Il tuo amore smisurato verso l’arte figurativa e non, la tua cristallina onestà intellettuale, la tua profonda umanità, la tua cultura ed il tuo talento continueranno ad alimentare il tuo ricordo nella nostra quotidianità."

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