Inaugurato Largo Don Rocco Elia, nel ventennale della sua scomparsa.
Una folla commossa si è riunita ieri sera, lunedì 1° settembre, per rendere omaggio a don Rocco Elia, sacerdote cegliese a vent’anni dalla sua morte. L’intitolazione del nuovo “Largo Don Rocco Elia sacerdote”, nelle adiacenze della chiesa di San Lorenzo da Brindisi, è stata preceduta da una partecipata celebrazione eucaristica, officiata dal fratello don Michele Elia, insieme a don Franco De Padova (in rappresentanza della diocesi di Oria), don Leonardo Dadamo, don Gianfranco Aquino, don Valerio Gioia, don Domenico Carenza e don Lorenzo Elia.
A scoprire la targa odonomastica è stato il sindaco Angelo Palmisano, alla presenza della vicesindaca Mariangela Leporale, di familiari, amici e numerosi cittadini.
🗣 Il Sindaco Angelo Palmisano: “Un omaggio doveroso a una figura che ha lasciato un segno profondo nella nostra comunità,” – ha dichiarato il sindaco Palmisano. “Don Rocco Elia è stato un uomo di fede e di servizio, che ha dedicato la sua vita agli altri, testimoniando i valori più autentici della solidarietà e dell’impegno spirituale.”
Durante la cerimonia, il fratello don Michele ha letto un commosso “saluto testamentario” di don Rocco, mentre il fratello maggiore, Pietro Elia, ha ringraziato a nome della famiglia l’Amministrazione comunale e tutti i presenti.
Un momento toccante è stato infine l’annuncio del ritrovamento di una silloge di poesie inedite scritte da don Rocco, che aggiunge una nuova dimensione alla memoria di una personalità tanto amata.
Un gesto che restituisce alla città un ricordo vivo e collettivo di chi ha saputo incarnare con semplicità e profondità il senso del servizio e della spiritualità.
Il profilo: Don Rocco Elia nacque a Ceglie Messapica il 17 agosto 1956. Dopo gli studi in Medicina, seguì la vocazione sacerdotale, entrando nel seminario di Fermo nel 1978. Ordinato sacerdote nel 1984, rimase nelle Marche, dove svolse un intenso ministero a favore di poveri, giovani tossicodipendenti, alcolisti e migranti, portando speranza e supporto concreto a chi era in difficoltà. Nel 1992 fondò l’associazione “La Strada” e successivamente la comunità terapeutica “Arcobaleno”, diventata un punto di riferimento per molti ragazzi in difficoltà. Si laureò in Psicologia e guidò la Caritas diocesana, dedicandosi con passione anche alla parrocchia di Porto Sant’Elpidio. Amava la musica: nel 2002 creò la Corale Polifonica della città, ancora attiva. Preparava la costruzione di una nuova parrocchia quando, nel 2005, una malattia lo strappò alla vita, a soli 49 anni. Nella sua ultima lettera scriveva: “Ho donato la mia piccola vita amando Dio in ogni uomo…” Oggi il suo ricordo vive nelle sue opere e nel cuore della sua comunità.
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