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La bella Ceglie di Francesco Epicoco

Sabato 13 luglio 2019
Ceglie Messapica sarai la più bella del mondo!
Adorna di mandorli sul più bel colle ti poggi,
di bianco vestita nella terra rossa ti sporgi.
Gli ulivi t'assediano sui clivi splendenti.
Come son belli i muri che scendono prudenti!
Candidi trulli ti corteggiano dalle contrade.
Basite t'osservano le specchie lontane.
Le rondini allegre sfrecciano sulle cupole d'argento,
nel cielo azzurro s'erge, alto, il castello
La littorina ti prende il gir di vita,
al passegger aguzzi la vista.
La Murgia ti stringe e non ti lascia partire,
l'ultimo suo abbraccio, a strapiombo, bisogna salire.
Il Salento t'aspetta. Superbo di gloria si mostra,
da centomila anni ai tuoi piedi si prostra.
Tu sei la più bella regina del tempo,
attorno a te, tutto è stupendo.
Lo sguardo fisso hai all'Ellesponto,
l'alba chiara ti sorride dal suo mondo.
Nell'Itria t'han calato gli dei,
dell'incantevole valle la perla tu sei.
Dal tratturo passa, ancora, il pastore,
fischietta, al calar del tordo, il cacciatore.
Nel tino fermenta sincero il mosto,
un dì tutti sapranno quanto vale questo posto.
Candida città, nella prima era
tu fosti il giardino di Eva.
Io ti sveglierò da un sonno profondo,
tu sarai la più bella del mondo!

Francesco Epicoco
il poeta della luce variegata

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