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Un lungo viaggio nel ricordo dell'amico Glicerio

Giovedì 25 luglio 2019
Il cegliese Rocco Bufano e la sua avventura a piedi nel ricordo e alla memoria, dell'amico Glicerio Campanella, scomparso prematuramente.

"E' già da un po’ di anni che desideravo intraprendere questo viaggio...


Premetto che ho fatto questa esperienza, non per ritrovare me stesso, ma per mettermi alla prova, e per ricordare un mio grande amico Glicerio Campanella: Lui mi ha insegnato tanto e, con il quale, ho condiviso momenti  brutti e momenti di spensieratezza.
In realtà il cammino ha avuto inizio già da qualche mese prima, con la preparazione sia mentale che fisica: dieta ferrea per cercare di arrivare più leggero possibile; camminate lunghe e faticose e vari dolori che mi trascinavo da tempo, ma la testa mi diceva che era arrivato il momento di indossare lo zaino e mettermi in cammino, non rimandando più questo viaggio.
Partito in compagnia del mio amico Alessandro con un treno in un giorno di fine aprile da Treviglio e arrivati a Parigi, da lì con altri due treni  diretti a Saint Jean Pied de Port.
La prima notte tanti dubbi e fantasmi: paura di non farcela, paura di problemi fisici anche perché non siamo mai al 100% e poi la sveglia che suona alle 5 del mattino, senza aver chiuso un occhio, con il timore di non sapere cosa mi aspettasse.
I primi chilometri, i Pirenei  con i loro 1400 m di dislivello ed 8 ore solo in salita, mi avevano già fatto capire che non sarebbe stato facile, ma d'altronde le cose belle vanno sudate e conquistate: avevo lasciato a casa tutte le comodità!!!
In questa avventura dovevo contare solo sulle mie forze e sulla mia volontà e la giornata tipo era: sveglia alle 05.00, preparazione nel massimo rispetto degli altri, inizio della camminata alle 05,30 con il mio frontalino perchè era ancora buio per godermi a pieno la pace ed il silenzio, la media di 30 km al giorno ed arrivo agli ostelli dei pellegrini, deposito dello zaino e preparazione del pranzo da "buon Cegliese" per me, e per i compagni conosciuti sul cammino, così che all'arrivo anche loro potessero godere di un desiderato piatto di pasta.
Non avendo per scelta alcun telefono di ultima generazione, lontano dai social whatsapp, facebook il mio unico navigatore è stata una guida cartacea di terre di mezzo e l'unico gps le frecce gialle.
Km dopo Km  percorsi in solitudine, ho conosciuto gente di diverse nazioni ed un unico handicap la lingua, ma tra pellegrini ci si capisce in qualsiasi lingua, ho conosciuto gente che faceva il cammino ed aveva perso una figlia e, nonostante il lutto, aveva e mi trasmetteva una forte gioia di vivere. Negli ultimi giorni del pellegrinaggio mi possedeva un forte senso di tristezza e malinconia non per il ritorno alla normalità della vita,  ma perchè sapevo che dopo pochi giorni il mio pellegrinaggio era al termine e con esso dovevo lasciare andare il mio Amico Glicerio.
Dopo 28 giorni di cammino sia con il sole che con la pioggia siamo giunti a destinazione: la Cattedrale di Santiago di Compostela e per alcune emozioni non bastano le parole bisogna viverle!! L'arrivo è stato l'inizio di un nuovo "Cammino quello per la vita", l'obiettivo però non era Santiago il mio impegno verso l'amico Glicerio era arrivare all'oceano atlantico a Finisterre dove il cielo e l'oceano si incontrano e dove gli antichi affermavano finisse la terra e quindi un uomo con le proprie gambe non poteva andare oltre. 
In questa immensità che lascia senza fiato ho messo la foto di Glicerio in una bottiglia e gettata nell'oceano che l'ha presa con se con l'augurio che adesso possa riposare in pace. Ho percorso più di 1000 Km a piedi, ma non ho rimpianti e so di aver dato il massimo: La forza non deriva da una capacità fisica, ma da una volontà indomita!!!"

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