C'è chi ruba un borsellino seppur prezioso di questi tempi e chi ruba il futuro ai nostri ragazzi.
le scuole hanno da poco chiuso i battenti, ragazzi stanno vivendo la prima notte degli esami, chi apprende dai quadri appesi alle vetrate delle scuole il risultato di un anno di lavoro.
Avendo dei ragazzi a scuola vivo con angoscia ogni anno non solo ovvio il risultato dei miei ragazzi ma anche quello dei loro amici: constato per esempio all'alberghiero che si ricorre sempre più spesso alla bocciatura, e forse anche in maniera spropositata.
I ragazzi di certo non hanno studiato come si dovrebbe ma perchè fargli perdere un intero anno? che senso ha? ma il corpo insegnante pesa davvero l'importanza di 12 mesi di vita che se ne vanno in fumo (oltre alle spese scolastiche da rinnovare ecc) e senza possibilità di recuperarlo più?
Non sarebbe più proficuo, oltre alle solite sollecitazioni durante il corso dell'anno, fare dei corsi pomeridiani per recuperarli e portarli avanti nel corso scolastico?
Il discorso sulla scuola sarebbe lungo, le ragioni non stanno solo da una parte e si può liquidare il tutto con l'affermazione sentita decine di volte " che il ragazzo non studia". Sarà, ma come la scuola affronta la questione?
Ritardare l'entrata nel mondo del lavoro e delle responsabilità perchè un ragazzo non si applica in italiano o in diritto o in geografia è veramente un obbrobrio educativo, specie nelle scuole professionali, dovo sono importanti le materie professionali e da quelle partire per valutare se la scuola sta preparando il ragazzo alla uscita della scuola con il bagaglio necessario ad affrontare il mondo del lavoro. Ho avuto una discussione con la preside su questo visto che bocciano per insufficienza in queste materie, quando verifichiamo per esempio che sul diritto nemmeno il presidente della repubblica o qualche deputato superano la sufficienza.
perdere un anno è una tragedia e vorrei che fosse abolito il sistema che porta alla bocciatura: se su dieci undici materie il ragazzo non è sufficiente su quattro e di queste alcune non attengono immediatamente al profilo professionale il ragazzo non va bocciato e comunque mai in ogni caso.
perdere un anno di vita che nessuno mai ti potrà restituire, e per colpa di alcune insegnanti chiuse nella loro parzialità di giudizio, è segno di una scuola autoreferenziale e fuori dal mondo, impreparata e non sufficientemente adeguata alle aspettative del mondo esterno.
La realtà è ben diversa da quella che vivono i ragazzi nelle aule e da quella che si scorge dalle finestre scolastiche, e spesso la scuola non se ne accorge. E non dico niente di eccezionale nell'affermare che il mondo dei ragazzi e quello della scuola sono due mondi differenti: chi lavora per il loro incontro, nelle tante difficoltà, non può bocciare nessuno. I ragazzi deboli vanno aiutati non bocciati nella loro crescita, la scuola che si mostra inadeguata non può pretendere di fermare la vita dei ragazzi. E' una assurdità.
perdere un anno...cristo santo!
F.TO
A.C.
il sig. AC ha vissuto i suoi anno da maomista con il 6 politico...quindi avbantui tutti e anche il meritevole a volte veniva superato dal raccomandato di turno.La scuola va vissuta per quella che e'...se vali vai a vanti altrimenti scegli altre strade. Il pressapochissmo tanto in voga negli anni 80 da tutti questi maomisti ha distrutto la scuola, la cultuta, il corpo insegnanti, ha distrutto lo STATO. AC, ho letto un commento in cui ti si consigliava di curarti, per il tuo bene..fallo. Per quello che sei nella vita non puoi proporre esempi o stili di vita. Immagini che fine, come la tua, farebbero tutti i nostri giovani?
RispondiElimina==Calimero==
Ma scusi un attimo, un conto è se il ragazzo ha problemi d'apprendimento (in questo caso deve esserci collaborazione tra insegnanti e genitori), un altro conto è se non fa una beata minchia per tutto l'anno e poi si pretende che lo si faccia promosso. è da cafoni anche andare a litigare con preside ed insegnanti.
RispondiEliminaAltra cosa, durante l'anno ci sono i colloqui e non credo proprio che gli insegnanti abbiano detto che Suo figlio poteva dormire sugli allori (visti i risultati), a quel punto stava a Lei spronarlo ed aiutarlo.
Non diamo sempre la colpa agli insegnati.
siamo sicuri che siano gli insegnanti a far perdere un anno ai ragazzi... e non loro stessi!
RispondiEliminarispondo ai due commenti attinenti al problema perchè francamente non si può stare a discutere con lo scienziato di turno, ignoranti che vagano da un blog all'altro in cerca di chissà quali rivincite storiche,frenetici leccaculi d'asporto di cui si bea il capobanda locale. al di là di ogni possibile problema, credo amici che la bocciatura non risolve alcun problema: la scuola pubblica non è costruita attorno ai meritevoli e vi cito ò'esempio delle composizioni delle classi alle medie: il criterio è che su 25 ragazzi si pensano tre fasce di alunni che vanno dai bravi, pochi, a quelli meno bravi e a quelli considerati difficili. Questo lo potete verificare se avete ragazzi alla scuola. Conclusione di questo metodo è che gli ultimi sovrastano la fascia media e la fascia media non raggiunge mai i livelli di eccellenza dei primi. La scuola dovrebbe essere ripensata sugli alunni e non solo sul corpo insegnanti. Se poi consideriamo che la scuola pubblica è d'obbligo fino al diploma si pone la necessità che l'insegnamento va rimodulato sulle esigenze delle popolazioni scolastiche pur con le ristrettezze in cui a volte si vive. Non è questione di colloqui o di ragazzi scemi o svogliati : ci sono due mondi diversi da coordinare e spesso la scuola non supplisce al compito, con le famiglie che vengono coinvolte in organi scolastici inservibili e quindi inefficaci allo scopo di un lavoro d'insieme. La scuola si è burocratizzata troppo e difficile coniugare insegnamento e apprendimento. E comunque mai bocciare: se ha fallito il ragazzo quello è anche il fallimento dell'insegnante e della scuola. Non si scappa.
RispondiEliminaac
Nel commento di A.C. leggo in positivo il rafforzamento della scuola ad aiutare i ragazzi invece, in negativo c'è: la proposta di promuovere chi non ha imparato; intralciare il corso e progetti scolastici significa frenare tutti quei ragazzi che hanno avuto la possibilità e capacità di studiare e le giuste soddisfazioni dei professori che li hanno preparati.
RispondiEliminaCi so ciucc so ciucc
RispondiEliminaIl rafforzamento non è indirizzato all'eliminazione ma alle capacità della scuola, essa deve istruire tutti i ragazzi anche quelli che non riescono per svariati motivi.
EliminaAllora, scrivere: "Ci so ciucc so ciucc", vuol dire che volete cestinare quei ragazzi senza riuscire a capire il problema e adeguare l'appropriato insegnamento e aiuti?
La scuola non deve mostrare incapacità, deve rispondere a se stessa del progetto installato per dare istruzioni necessarie ai ragazzi diversamente, è proprio essa a dover subire il suo termine.
La scuola in sincronia e parallelamente alla famiglia deve essere la base del futuro dei nostri ragazzi, deve riuscire già dai primi anni di scuola a capire e delineare un percorso per il futuro del ragazzo e non usare la bocciatura per cestinarlo.
Sinceramente, se fossi un maestro o professore mi sentirei bocciato pure io.
La bocciatura non è la fine del mondo.
RispondiEliminaCi sono paesi dove l'istruzione è negata e i ragazzi rischiano la propria vita per poter accedere alla scuola. Basta con i paroloni, basta con la comprensione.Lo studio è fatica, metodo e impegno. La scuola pubblica deve formare l'individuo, costruire le base del pensiero di un ragazzo. Il lavoro nella vita si può cambiare migliorare, smettere o non trovarlo come in questi tempi. Ma il nostro futuro ha bisogno di persone che sappiano PENSARE per poter scegliere liberamente e solo la cultura e lo studio ti possono dare questo.
se vuoi che tuo figlio non diventi come te che scrivi le "e" senza l'accento e concludi un articolo con "Cri.. san.." è meglio se si fa un anno in più non credi? e poi alla fine avrà 12 mesi in più di serenità prima che diventi disoccupato... se si fa bocciare alla scuola di oggi, che è molto più lassista di quella di 20 anni fa vuol dire proprio CHE NON GLI INCOLLA :-)
RispondiEliminaLa bocciatura è giusta...se un ragazzo dorme sul banco a scuola la merita...e nn bocciarlo sarebbe un ingiustizia contro ki studia dalla mattina alla sera ascolta le lezioni...nn è sempre colpa dell'insegnante...molti ragazzi scelgono una scuola superiore solo perchè c va l'amico non un progetto sul futuro...
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