Visualizzazioni totali

SERVIZI DI MANUTENZIONE

MARTEDI' 17 DICEMBRE 2013

Interrogazione


Oggetto: Servizio di manutenzione del patrimonio comunale alla Cooperativa Sociale di tipo “B”
                D.A.F.

Premesso che:

- con Delibera n. 85 del 03.05.2011 la Giunta Comunale di Ceglie Messapica individuava i servizi che potevano essere affidati a Cooperative sociali di tipo B, conferendo indirizzo, ai responsabili delle aree interessate, di ricorrere al principio della rotatività nell’individuazione delle cooperative alle quali affidare la gestione dei servizi;


- con Determina  n.172 del 20.03.2013 il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Ceglie Messapica affidava, senza alcun confronto concorrenziale, ai sensi dell’art. 5, comma 1, della legge n.381/1991, alla Cooperativa Sociale di tipo  “B” D.A.F., per un periodo di 4 mesi, i servizi di manutenzione del patrimonio comunale per un importo complessivo di 30.000. 00 euro;

- con Determina n. 464 del 12.07.2013, il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Ceglie, senza alcuna motivazione, ravvisava la necessità di impegnare, per il servizio affidato alla Cooperativa D.A.F, l’ulteriore importo di 20.000,00 euro;

- con Determina n. 512 del 05.08.2013, sempre ai sensi dell’art. 5, comma 1, della legge n.381/1991, il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Ceglie, ravvisava la necessità di rinnovare la convenzione per il servizio di manutenzione del patrimonio comunale alla Cooperativa Sociale di tipo “B” D.A.F. per un periodo di 4 mesi, impegnando la somma di 30.000,00 euro;

- con Determina n. 786 del 02.12.2013, tre giorni prima della scadenza del servizio, il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Ceglie ravvisava la necessità di impegnare, per il servizio di manutenzione del patrimonio comunale, affidato alla Cooperativa Sociale di tipo “B” D.A.F., l’ulteriore somma di 30.000,00 euro; 

- lo stesso giorno (02.12.2013) con Determina n. 789, il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Ceglie, rinnovava la convenzione per il servizio di manutenzione del patrimonio comunale alla Cooperativa Sociale di tipo “B” D.A.F. per un periodo di 6 mesi, impegnando la somma di 60.000,00 euro


- complessivamente il costo per il servizio di manutenzione del patrimonio comunale, affidato, in maniera continuativa, dal Comune di Ceglie, dal 20.03.2013 al  09.05.2014, alla Cooperativa Sociale di tipo “B” D.A.F. sarà di 170.000,00 euro. 

Considerato che:

- le procedure previste per le convenzioni di cui all’art.5, comma 1 della legge 381/91 consentono di dare consistenza a quanto stabilito dell’art. 45 della Costituzione Italiana, secondo cui la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione;

- le convenzioni tra enti e cooperative sociali hanno la finalità di creare opportunità di lavoro per persone svantaggiate: invalidi fisici, psichici e sensoriali; tossicodipendenti e alcolisti; minori in età lavorativa con difficoltà familiari, ex detenuti ecc;

- le amministrazioni devono definire in maniera chiara la durata delle convenzioni, affinché non sia di fatto preclusa ad altre cooperative la possibilità di poter accedere alle opportunità lavorative;

- la possibilità, da parte degli enti, di utilizzare questo strumento convenzionale non determina una deroga completa delle norme degli appalti, rispetto al generale obbligo di confronto concorrenziale e al rispetto dei principi generali della trasparenza e della par condicio;

- gli enti appaltanti hanno l’obbligo di vigilare sul rispetto del singolo programma di lavoro che deve accompagnare ciascun inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati impegnati nella esecuzione del contratto stesso.

Tutto ciò premesso e considerato si chiede:

- se le Cooperative Sociali ( DAF  e Kalia), che  hanno sottoscritto una convenzione con  il Comune di Ceglie,  hanno tra i lavoratori almeno il 30% di persone svantaggiate;

- se sono state fatte delle relazioni sulle finalità   di recupero    al mondo del  lavoro di queste persone; 

- come il Comune controlla che le finalità sociali di queste convenzioni vengono  rispettate;

 -se non ritiene opportuno, considerato che gli affidamenti alla Cooperativa D.A. F., evidenziati  con gli atti amministrativi  esposti,   potrebbero essere carenti   e in contrasto con le normative amministrative del Comune di Ceglie  e di indecifrabile giustificazione negli impegni di spesa, chiedere al Funzionario dell’Area Lavori Pubblici, Ing. Michele Maurantonio,  una relazione dettagliata in cui risulta che le procedure amministrative e di impegno della  spesa adottate non contrastano con le normative vigenti in materia di affidamenti dei contratti pubblici anche se in deroga;

- come è possibile determinare un’ulteriore proroga per 6 mesi nel 2014, per un importo di 60.000,00 euro, senza fare alcun cenno alla volontà di impegnare gli uffici nella definizione di un nuovo affidamento. Che fine fa l’indirizzo politico della rotazione e par condicio? 

Al Collegio dei Revisori si chiede: 

- di valutare se gli atti amministrativi evidenziati sono compatibili con il Regolamento comunale per le acquisizioni di beni e servizi mediante procedure in economia e se si rimane nei limiti degli importi inferiori alle soglie comunitarie, necessari per agire in deroga alla normativa della disciplina dei contratti della pubblica amministrazione;

- se il frazionamento artificioso della somma di  170.000,00, impegnato in cinque distinti atti amministrativi, è una procedura corretta o solo un  goffo sotterfugio amministrativo per cercare di raggirare i limiti imposti dalle norme vigenti in materia di affidamenti  di appalti pubblici.


Alla presente interrogazione si chiede risposta scritta.



           Tommaso Argentiero
   Consigliere Comunale Ceglie Messapica “Noi con Federico”









Nessun commento:

Posta un commento