LUNEDI' 30 DICEMBRE 2013
Pianta di viburno rubata o rimossa.
A Corso Garibaldi nel primo pomeriggio di venerdì scorso è stata asportata una pianta di viburno, una delle varietà installate dai privati per l’abbellimento della strada. Ne è stata già messa una nuova.
L'attuale amministrazione, al suo insediamento, aveva tolto i grossi vasi di carrubi e corbezzoli tanto criticati ma mai sostituiti e comunque ritenuti idonei per altri luoghi del paese.
Il dubbio furto o semplice rimozione scaturisce dal sospetto secondo il quale quelle piante darebbero fastidio a coloro che vorrebbero ignorare l’esistente divieto e consentire la sosta selvaggia. Sosta a danno di alcuni esercizi, ritenuta erroneamente vantaggiosa da altri, ma non certamente da parte dei pedoni.
I favorevoli, tra l’altro, non conoscono il codice della strada che, nel caso di assenza del divieto, consente per una via a senso unico la sosta sia a destra che a sinistra con l’unico vincolo della salvaguardia di una corsia di transito adeguata per i veicoli.
F.TO
Un cittadino
rubata o rimossa sempre fregata j'è
RispondiEliminaSicuramente l'hanno "SDRAGNATA".....eheheh
RispondiEliminaAUGURI
punto 1 succedono tanti avvenimenti,furti ecc piu' importanti di questo nel paese dei quali non si parla sui vari siti,blog,punto 2 il signore a cui e' stata rubata la pianta arriva spesso con la sua auto sotto casa quindi il diveto di sosta e fermata vale anche per lui visto che non credo abbia ed esista un permesso speciale per i residenti.
RispondiEliminapunto 1 su questo blog vengono segnalati furti più importanti di questa pianta
Eliminapunto 1 bis non è detto trattarsi di vero furto
punto 2 il signore danneggiato ha avuto qualche multa puntualmente pagata senza protestare
punto 2 bis hai capito molto poco di quanto segnalato
punto 3 se con quel signore ti parli ti sembra rispondente al meglio delle buone maniere quanto hai scritto ?
Non sono avvezzo a commentare/rispondere a chi si nasconde in maniera non consona sotto falsi anonimati in rete. E' invece difficile mantenere la buona educazione, attività di cui Enrico è, come sempre, maestro. E un cittadino che prende multe per divieto di sosta, anche se pagate senza protestare, è sempre un cittadino non educato. Così come è educato mettere piante a Corso Garibaldi senza preventiva richiesta di autorizzazione e pagamento delle tasse per occupazione pubblica: altrimenti non si è migliori di chi parcheggia abusivamente e si prendono giustamente ulteriori multe. E qui chiudo, aprire una discussione per una ragazzata su una pianta da pochi euro è imbarazzante, in un momento economico in cui poche attività commerciali cercano di resistere e i cartelli fittasi/vendesi, come quelli esposti nelle foto di cui sopra sono ormai una realtà desolante.
EliminaSe l'Ingegner Palma si diverte a fare questi interventi, impari prima fare il cittadino e a pagare le tasse di occupazione del suolo pubblico.
RispondiEliminaRispondo perché esplicitamente chiamato in causa e su sollecitazione di amici.
EliminaIntanto auguri di Buon Anno a tutti e Buona Sera.
Veniamo al tema.
Io ho visto le persone che hanno portato via la mia vecchia pianta di viburno. Mi dispiace di non aver ricevuto solidarietà (peraltro non sollecitata), ma soltanto critiche anche malevoli.
Le richieste di fitto per il locale ci sono, ma sono state rifiutate perché ho ritenuto l'attività proposta non adatta al luogo. Perciò non ho bisogno di particolare pubblicità.
Il comune affisse un bando per l'assegnazione di piante ornamentali senza darvi seguito. Perciò molti privati in tempi diversi hanno provveduto in proprio. Attualmente le piante nel Corso sono 19. Avremmo quindi 19 maleducati? Francamente è assurdo.
Propongo al Comune di sponsorizzare le piante esistenti.
Nel Corso non esiste il divieto di fermata, ma soltanto quello di sosta sempre e di transito dalle 19 dei prefestivi alle 7 dei post-festivi.
Personalmente qualche volta fermo l'auto per il tempo necessario a scaricare la spesa o qualcosa di pesante in quanto trovo occupato l'unico posto dedicato in Piazza S. Antonio. Si tratta di un qualcosa in più della fermata, ma non è certamente una vera sosta. Pertanto, se il riferimento fosse a me, non posso essere accusato di maleducazione o abusivismo.
Io non avrei difficoltà a mettere in risalto le cose non autorizzate degli altri, ma preferisco non farlo.
Avrei preferito leggere delle proposte per affrontare e risolvere il problema della sosta, ma tant'è.
Prescindendo da polemiche che non ci riguardano, scendere dalla macchina per lasciare un pacco e rientravi non fa scattare alcuna multa per sosta. Pur essendo i Vigili presenti, Lei infatti non ha mai avuto multe per questa circostanza, la ebbe quando tempo fa sostò nell'intervallo di pranzo, se non ricordo male, all'inizio di Corso Garibaldi. Questo unico episodio non Le toglie la legittimità di invocare il rispetto del divieto. Le multe vengono elevate quando uno lascia la macchina e se ne va e questo in Corso Garibaldi avviene spesso. Naturalmente i Vigili non possono essere sempre presenti per comminare una sanzione, ma le multe vengono fatte. Ne sia certo.
EliminaPer carità non ci prendiamo in giro con questi falsi post: non si tratta di divieti non rispettati, ma solo di un arrogante prepotente che ha messo una pianta a distanza di mezzo metro dalla vetrina per far si che non parcheggino auto davanti alla propria, ma solo davanti alle altre attività. E' questo che insegnano all'università, come farsi le leggi da solo? E sono pure ex comunisti... Mi ritengo fortunato ad avere solo la terza media. Mi auguro che i residenti di corso garibaldi querelino il "signore", che la pianta venga nuovamente rimossa dagli organi competenti e il proprietario denunciato per mancato pagamento tasse: non è giusto che a pagarle siano sempre i soliti.
EliminaEra jor, quedda chiand er cchiù brutt di jiid!!
RispondiEliminaPuoi mettere tutte le piante che vuoi, tanto quel cartello FITTASI rimarrà per anni, ha ha ha!
RispondiEliminaL'Amministrazione in carica chiese ai commercianti del Corso di adottare ognuno una pianta ma veramente pochi aderirono all'invito.
RispondiEliminaMi chiedo e chiedo al cittadino, firmatario del post pubblicato da Stefano Menga, perché si è esposto in questo modo. Uso i riferimenti adoperati dal blogger senza lavorare di fantasia. L'osservazione non riguarda il contenuto del post, ma l'errore di non aver considerato l'uditorio a cui si rivolge. A Ceglie le regole sono pro-forma e chi decide di richiamarle diventa oggetto di accuse condite dalla ricerca di pagliuzze per coprire le travi, accuse a ruota libera senza il benché minimo accertamento dei fatti.
RispondiEliminaCaro cittadino, lei ha messo il dito sulla piaga ma non c'è più sordo di chi non vuole sentire o capire. La può consolare il consenso di chi nel corso non ci sta, ma in futuro lasci stare, se accetta il consiglio .
Caro Anonimo, sappia che a Ceglie vivono i cegliesi, gente per bene e onesta e lavoratrice, che non hanno nulla a vedere con lei e con chi parcheggia abusivamente l'auto e poi scrive post per lamentarsi di altri che lo fanno. Se permette un consiglio, lasci il nostro paese, visto che non le va bene l'uditorio, e si trasferisca. Staremo tutti meglio.
EliminaNon fate gli gnorri fingendo che è un furto .....
RispondiEliminaHai ragione, è tutta una trovata per pubblicizzare un locale che non vuole nessuno...
EliminaAlcuni non vedono a un palmo dal proprio naso se è vero come è vero che in piazza Santantonio ci sono due posti macchina per il carico e scarico ma sono sempre occupati se erano liberi uno poteva mettere la macchina pure lì
RispondiEliminaDa osservatore esterno non posso che constatare che nonostante le liti tra voi siete tutti d'accordo sul rispetto del divieto di sosta. Infatti nessuno ha osato dire chiaramente che il divieto non deve essere osservato.
RispondiEliminaIo non sto capendo niente di come ragioniate. Faccio caso alle guardie che quando fanno la multa si sentono dire perché non lai fatta a quell'altro Volete dire stiamoci tutti zitti se no io ti attacco dove puoi avere la multa.
RispondiEliminaE smettiamolo con ste fesserie, ci sono problemi più seri per il paese. Sono anni che quel locale è l' unico sfitto nel corso per prezzo troppo alto. Speriamo che il comune alzi le tasse per i locali e le case di ceglie che vengono lasciate volutamente vuote da anni.
RispondiEliminaSono passato stamane(a piedi) per il consueto acquisto da un negozio di Corso Garibaldi: ho visto la pianta incriminata molto distanziata dal muro, brutta e contenuta in un vaso di plastica da pochi soldi. Insomma una vera schifezza, a differenza degli altri negozi che hanno messo vasi in pietra ben curati. Spero che venga tolta al più presto quell'oscenità. Ho visto inoltre che non c'è più il cartello fittasi, forse dopo anni sono riusciti ad affittare quel locale? Sarà la solita pizzeria o agenzia immobiliare?
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