MARTEDI' 16 SETTEMBRE 2014
Buongiorno Signor Menga,
Le scrivo affinchè lei
faccia pervenire al Signor Sindaco questa mia lettera di complimenti, che per
motivi tecnici non sono riuscito a fargli avere.
La seguo da qualche
tempo, per i motivi che leggerà nella lettera al Sindaco.
La autorizzo a
pubblicarla, eventualmente, come lettera firmata.
La ringrazio
anticipatamente per la cortesia.
“Buongiorno Signor
Sindaco,
stamane Le scrivo per
farle i complimenti.
Non credo che le mail
che riceve siano tutte di quest'umore, in tempo di crisi.
Ma occorre anche
segnalare gli eventi positivi, non solo quelli negativi.
Ed allora Le racconto
che io vivo a Rimini, ma sono di origini mesagnesi. Motivo per cui ho trascorso
una parte delle mie ferie in Puglia ed ho avuto modo di visitare per la prima
volta (un vero peccato!) Ceglie, la sua città.
Abituato alle mancanze
ed alle nefandezze dell'accoglienza turistica di molti dei nostri luoghi, con
una punta di timore (non lo nascondo), ho accompagnato mia moglie (romagnola)
alla scoperta del borgo che si dischiude proprio dalla Porta sita di fronte
alla Casa Comunale.
Intanto il silenzio,
eppoi la gentilezza della gente incontrata per le vie.
Con il timore di trovare
accoglienza disattenta e impreparata, ci siamo recati al Castello Ducale, ove
un mio coetaneo dagli occhi ferventi che ci ha guidato alla scoperta di questo
tesoro incastonato al centro della città.
Io sono convinto che la
differenza la facciano le persone, prima delle cose, e questo giovane
(credo si chiamasse Gianfranco) ci ha affascinato con il suo savoir-faire, la
preparazione e la passione. Merce rara, di questi tempi.
Ogni cosa osservata nel
corso di quella serata ha avuto una luce diversa, simile a quella vista negli
occhi di quel giovane.
La faccio breve, perchè
Lei ha il compito gravoso di amministrare Ceglie.
Che ora sarà anche un
po' la nostra città: l'accoglienza ricevuta ha convinto mia moglie ad
acquistare un trullo, proprio a Ceglie!
Buon lavoro, Signor
Sindaco"
Lettera firmata
pura propaganda in vista delle prossime elezioni....DA VOMITO......CHE SCHIFO!!! ABBAST!!!
RispondiElimina...si evince che tutto il merito sia attribuibile esclusivamente a tale "Gianfranco", ne' al luogo ne' tanto meno al Sindaco.
RispondiEliminaChi l'ha scritta la lettera ? Angelo Palmisano o Pasquale bodiguard?
RispondiEliminaScritta troppo bene per i soggetti in questione! Forse è stata commissionata.........
Siete pietosi ...............spero che alle prossime elezioni non siate nemmeno nelle liste
carissimo sig. sindaco o chi per lei, certe infantilità le usavamo ai tempi della scuola elementare più o meno sessant'anni fà.
RispondiEliminaPer quel che riguarda la firma.....
....fate voi....
lettera firmata, si mette il nome e cognome.
RispondiEliminasiete arrivati pure a inviarvi le lettere.
ma che cagata.
ma quando siete andati in un bel posto avete mai scritto al sindaco?????????
voi siete pazzi!!!!!
ci si dovrebbe firmare anche nei commenti...lo sai?
Eliminaun anonimo che non si firma
ahahhahaah
RispondiEliminama che è una caricatura questa lettera?
a cosa si arriva pur di creare il consenso che non esiste!
dai, lettera fatta da Antonello, risparmiatevi certe figure
RispondiEliminaAntonello non vive s Rimini.
RispondiEliminaNon sprecate tempo a scrivere
Siete voi la vera rovina di Ceglie
Elisabetta M.
Dai Elisabetta si vede da molto lontano che è una lettera programmata o "pagata"- Molto attento il turista, conoscce il blog di Stefano Menga a cui vanno i miei migliori saluti e auguri di buon lavoro e anche per la sua popolarità in sensdo positivo, e sempre il turista non scrive o cerca di trovare un contatto diretto con il municipio o chi per il Sindaco?
RispondiEliminaMa se fosse vero tutto il racconto del turista e fosse riuscito a comunicare col Sindaco la lettera sarebbe stata appena messa in bacheca, così invece inviandola a Stefano Menga fa il giro del mondo, e chi ha interesse acchè si pubblicizza e se ne parli bene dell'operato del Sindaco se non il Sindaco stesso o suoi collaboratlorii?.
Buon lavoro Stefano. pubblica tranquillamente che i cittadini si rendono meglio conto di cosa accade nella nostra Ceglie ogni giorno.
E MENO MALE CHE IL TURISTA NON SI TROVAVA A CEGLIE NEI GIORNI DELLA PUZZA...............
CHISSA' COSA AVREBBE DETTO DI CEGLIE DEI CEG.LIESI E DEL SINDACO CHE NON ADOTTA PROVVEDIMENTI.....
Che patetici, non si può sopportare una bufala del genere.
RispondiEliminaLuigi, Luigi, renditi conto che sei cresciuto, dimostralo,
magari iniziando a pensare con la tua testa.
Tira fuori le p... i denti.
Buongiorno a tutti.
RispondiEliminaLa poca abitudine alle cose felici colpisce l'umanità più di quanto immaginassi!
Sono Antonello Poci, l'autore della lettera firmata al Sindaco.
Potete trovarmi con questo nome anche su Facebook, e se avete bisogno di chiarimenti, contattatemi pure.
Mi potete cercare con lo stesso strumento (internet) che io ho usato per cercare notizie di Ceglie, imbattendomi nel curato ed aggiornato blog del Signor Menga, di cui conosco solo il bel faccione (non me ne voglia, Menga) esposto in "copertina".
La mia lettera parla sì di buona amministrazione, ovviamente per quel poco che ho visto, ma soprattutto di accoglienza, rappresentata dal "silenzio e dalla gentilezza della gente tra le vie" e da Gianfranco, un ragazzo che amava la sua città, che sapeva accogliere (appunto) e, diciamolo, messo al posto giusto.
Non conosco la parte politica del Sindaco, so solo che tra un anno andrete a votare.
La cosa che più mi spiace è che, di fronte ad un evento positivo (i complimenti alla città, di cui il Sindaco ne è il rappresentante), la reazione dei più (perlomeno di quelli che scrivono, c'è pur sempre una parte silente) è vieppiù rancorosa, disfattista e complottista; nel prossimo viaggio a Ceglie, conto di farmi presentare Pasquale il bodyguard e Angelo Palmisano, giusto per capire a chi sono stato assimilato!
Ringrazio il signor Menga, che, pubblicando la mia lettera, ha dato la possibilità di "sfogare" umanità; allo stesso tempo constato con rinnovata tristezza che molti dei motivi che mi hanno portato lontano (a Rimini) dalla mia terra sono ancora lì. E che sono ancora anonimi.
Antonello Poci
PAtetico!!!!!!!!!!!!!!
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