SABATO 1 NOVEMBRE 2014
Caro Stefano,
ti prego di pubblicare questa mia denuncia, mai polemica ma
semplicemente costruttiva.
Amo e ho sempre amato il mercato settimanale, in
particolare quello del mio paese.
Stradine che il sabato si tingono di vita, di
colori, di merce, di brava gente che lavora fin dalle prime ore del mattino, di
risate e di sorrisi.
Camminando tra le stradine mi ritorna sovente in
mente la famosa poesia del Sabato del Villaggio ("La donzelletta vien dalla
campagna in sur calar del sole...") che si apre con la descrizione della
vita di un paese un sabato pomeriggio, quando gran parte degli abitanti sono
impegnati nei preparativi per la domenica, giorno festivo. La ragazza porta i
fiori per ornarsi i capelli, la vecchietta racconta della sua giovinezza mentre
fila, mentre viene la sera il contadino torna a casa, nella notte il falegname
finisce il suo lavoro, tutti pregustano la giornata di riposo a venire, ma il
poeta ammonisce: è il sabato il giorno più gradito della settimana, perché la
felicità può risiedere solamente nell'attesa.
Anche il mercato del sabato cegliese è sottoposto
a regole, elencate in un apposito regolamento comunale.
La più importante delle quali sottopone ogni concessionario ad utilizzare esclusivamente delle aree delimitate su zona pubblica, dietro corrispettivo di un obolo.
La più importante delle quali sottopone ogni concessionario ad utilizzare esclusivamente delle aree delimitate su zona pubblica, dietro corrispettivo di un obolo.
Cosa succede se il concessionario non rispetta le
regole e invade continuamente e consapevolmente con merci e mezzi zone vicine o
private, facendo danni o magari riducendo/eliminando il passaggio dei
mezzi di soccorso?
Nei paesi limitrofi i responsabili del servizio
intervengono facendo rispettare le regole, diffidando, multando, sequestrando
e/o revocando le concessioni. Lo sanno bene i nostri commercianti.
A Ceglie Messapica invece non accade nulla o
quasi, vince purtroppo spesso l'impunità. Poco coraggio, poco personale, pochi
controlli, poca voglia di inimicarsi qualcuno, poco tempo.
E al cittadino non resta che denunciare inutilmente richiedendo risarcimenti danni al comune, togliendo altra liquidità al paese. O almeno quel poco che ne è rimasta.
F.to
E al cittadino non resta che denunciare inutilmente richiedendo risarcimenti danni al comune, togliendo altra liquidità al paese. O almeno quel poco che ne è rimasta.
F.to
Massimo Santacroce
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