Sabato 22 Agosto 2015
Chiusa nei giorni scorsi l'esperienza espositiva nel castello
ducale durata dall'ultima settimana di luglio per venti giorni
consecutivi, la mostra di Angelo Ciciriello artista cegliese dal titolo
"L'arte... nell'arte gastronomica" si sposta per tre settimane nella
splendida cornice del complesso della masseria Lo Jazzo, negli ultimi anni vero
crocevia di iniziative artistico-culturali conosciuti ormai fuori dall'ambito
locale conquistando una posizione di prestigio grazie al lavoro di Domenica
Ligorio e Nicola Zucchi impegnati a confrontarsi con tematiche antiche e
moderne sulle vicende umane e offrendo ristoro ai viandanti del gusto e delle
arti. La mostra porta con sè uno straordinario consenso di pubblico, più di
cinquemila persone che hanno visitato il castello e le mostre d'arte,
risultando la più fotografata in assoluto per l'originalità e le tematiche
affrontate grazie alla proposizione di una immagine diversa degli strumenti da
cucina, utensili che hanno tracciato il corso della storia dell'uomo. La cornice
antica dei trulli rappresenta un ritorno ad un tempo appena trascorso quando
ancora la modernità non era nei tempi e nei dintorni e gli utensili avevano un
posto sacro nelle abitudini delle famiglie e degli uomini e questa collocazione
fa risaltare ancora di più la loro specifica importanza nei costumi e nelle
tradizioni di civiltà contadine e industriali con l'irrompere della plastica e
del ferro, in un mix di modernità tra art design e tradizione rappresentato da
un lungo cucchiaio di legno intagliato a mano indicato per girare sughi e
"sbattere" fave nella pentola accanto a mestoli di plastica e
forchettoni in acciaio. Un bouquet che percorre nella sua immagine l'intera
storia degli utensili da cucina. Così gli utensili usati dall'artista si
muovono tra letteratura e poesia, racconto e fantasia, un canto corale nella
culla antica di un trullo in pietra.
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