Lunedì 24 Agosto 2015
Domenica
sera 23 Agosto la luna si è goduta un bello spettacolo a Pisciacalze. Davanti
alla chiesetta, riverniciata di bianca calce a cura del Dott. Donato Patianna,
che da qualche decennio ha scelto questa contrada per la sua bella casa di
campagna, si sono radunate più di 70 persone per assistere alla messa celebrata
da Don Angelo Principalli Parroco di San Lorenzo.
Don
Angelo ha ricordato che San Rocco, francese, fu un santo della carità che si
spese generosamente per gli appestati in Italia. Ha anche ricordato i nativi di
questa contrada che nel 1946 si unirono in un progetto comunitario, il cui
catalizzatore fu il compianto Don Oronzo Elia, Parroco di San Rocco in Ceglie,
per costruire la cappella dedicata, come dice l’iscrizione, allo stesso San
Rocco. Alla sua ombra la domenica si riunivano gli abitanti della contrada per
giocare a stoppa o alle stackie.
La
costruzione di questa chiesa fu un altro dei progetti comunitari che la
solidarietà dei Cegliesi portò a termine in quel periodo.
Come ci
ha ricordato Cosimo Urso, un “pisciacalzese” da 3 generazioni, presente domenica
sera alla messa, autore de La
storia dell’Opera Don Guanella a Ceglie Messapica 1946-2008, presentato il 12 scorso in San
Demetrio, tutta Ceglie
aderì nel 1946 al progetto di Donna Rosina Lodedo-Ricci che aveva chiamato i
Guanelliani a Ceglie per costruire un orfanotrofio dove potessero trovare una
casa ed una famiglia ragazzi orfani e poveri della nostra città e della
provincia.
I
Guanelliani, sconosciuti preti venuti dal Nord Italia, poterono contare sul
sostegno morale e materiale di tutta la popolazione cegliese, dal nome
umile o altisonante, poveri o benestanti, e scrissero insieme una grande pagina di storia fatta di
solidarietà, fattiva collaborazione, semplicità, povertà, umiltà, dedizione
agli altri e grande spirito di sacrificio.
Fu una
storica e forse irripetibile occasione, che bene ha fatto il nuovo libro a
ricordare a noi Cegliesi.
Tutti i
presenti hanno auspicato che il prossimo anno ci si ritrovi di nuovo, e magari
più volte, a ringraziare il santo compatrono di Ceglie.
E’ stato
anche auspicato che il comune illumini il crocevia antistante la chiesetta,
dove, qualcuno ha ricordato, fino agli anni ’60 nei primi giorni di ottobre si
celebrava una festa che richiamava moltissime persone con banda, cuccagna e
bancarelle varie. Un altro pezzo della nostra Ceglie che don Angelo, che fu
ordinato sacerdote proprio nel cortile dell’Istituto don Guanella l’8 settembre
1973, vorrebbe salvare. I“Pisciacalzesi” sicuramente sono pronti a dargli una
mano.
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