Mercoledì 2 agosto 2017
Una Reliquia di San Rocco sarà donata alla città di Ceglie Messapica.
Frammento osseo
Sarà donata a Ceglie Messapica una
reliquia autentica di San Rocco. Si tratta di un frammento d’osso del Santo a cui la città ha dedicato
una delle sue bellissime chiese, la parrocchia appunto di San Rocco guidata da
don Lorenzo Elia.
La notizia viene riportata oggi in un
ampio articolo de “La Gazzetta del
Mezzogiorno” della giornalista Agata
Scarafilo
Articolo di Agata Scarafilo
La notizia, che riveste anche una certa
importanza storica e religiosa, è stata richiamata anche in prima pagina del
noto quotidiano.
All’evento prenderà parte fratel Costantino De Bellis, che è il vulcanico
procuratore dell’associazione dedicata al Santo pellegrino, nonché il guardiano
delle sue reliquie presso la chiesa di San Rocco all’Augusteo a Roma.
Fratel Costantino
La reliquia, ha fatto sapere fratel Costantino, rimarrà sempre
a Ceglie Messapica a testimonianza che il rapporto tra la comunità dei fedeli e
Rocco, il pellegrino Santo, è destinato a suggellarsi per sempre. Il dono, come
si legge nell’articolo, fa seguito all’emozionate esperienza spirituale
vissuta, l’anno scorso, in occasione della peregrinatio delle reliquie insigni
del corpo di San Rocco. Si trattò, effettivamente, di un evento straordinario
che, proprio durante la settimana dedicata ai solenni festeggiamenti in onore
del Santo, vide una moltitudine di pellegrini provenienti da tutto il mondo
incontrarsi nella città di Ceglie Messapica.
Di seguito si riportano alcune considerazioni
rilasciate da don Lorenzo Elia:
“L’estate,
per la nostra parrocchia di San Rocco, è segnata dal ricordo di santi molto
cari al popolo cegliese. Da poco abbiamo concluso i festeggiamenti in onore dei
Santi Gioacchino ed Anna, che già ci prepariamo a festeggiare San Rocco, con il
dono di una reliquia autentica, che verrà donata alla nostra comunità cittadina
domenica 6 agosto dal Procuratore Costantino De Bellis. Mi auguro che anche
questi giorni possano essere vissuti dai nostri cari cegliesi con lo stesso
spirito con cui abbiamo vissuto il 300° Anniversario della Festa di Sant'Anna.
E' stato molto bello, la sera della processione del 26 luglio, vedere lungo il
tragitto della processione tantissimi concittadini che partecipavano con
profondità a quell'evento. Ho visto più di qualcuno piangere. Ciò per me
significa che la gente ha capito come la rievocazione settecentesca della Festa
di Sant'Anna non fosse un carnevale estivo, ma una memoria di fede. Non avevo
dubbi sulla maturità umana e cristiana dei cegliesi, ma durante i
festeggiamenti dei giorni scorsi ne ho avuto una prova evidente. Sono sicuro
che anche i prossimi giorni di festa in onore di San Rocco saranno ricchi di
doni spirituali”.
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