Lunedì 14 agosto 2016
Bella
serata con Carlos Solito e il suo libro “Sciamenescià”.
Tavolo dei relatori
È stata davvero una bella serata quella a cui
ha dato vita, domenica 13,
l’associazione culturale “MittAffett” che, con il patrocinio
dell’Amministrazione Comunale, ha contribuito ad arricchire il già corposo programma del “Ceglie Food Festival” con la presenza dello scrittore e
regista Carlos Solito. Così, presso
il Castello Ducale, Carlos Solito ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “Sciamenescià” (Editore Elliot)
Inoltre,
Carlos Solito è stato il presidente
di giuria del Concorso nazionale
“Ars Cibandi”
(arte del cibo) organizzato dall’associazione “MittAffett”. Una bella iniziativa
nata dalla convinzione di giovani universitari (Antonio Ciracì, Pietro Caliandro,
Piero Gioia, Luca Ciracì, Donato Chirulli, Gianvito
Gallicchio, Michele Ligorio, Antonella Incalza ecc) che
credono ancora che scrivere sia un mezzo non solo per raccontare, ma anche per consentire che un
pezzo di sé resti in maniera indelebile scritto
nella storia.
La
serata culturale, che è stata presentata dal giovane Donato Chirulli, ha registrato la presenza delle relatrici: Lucrezia Argentiero (giornalista e filmaker) e Agata Scarafilo (giornalista e
direttore amministrativo).
Donato Chirulli
Nel corso della serata, che si è aperta anche ad
alcune riflessioni sulla territorialità, il cibo e l’uomo, hanno preso la
parola l’assessore Antonello
Laveneziana e il direttore di “Affaritaliani.it”
Angelo Maria Perrino.
Dott. Angelo Maria Perrino
I ragazzi al banchetto con i libri
Riporto di seguito una breve recensione del libro che ha
rilasciato a “Cronache e cronachette” la giornalista Agata Scarafilo
“Sciamenescià” è un trittico narrativo dove
l’immaginazione e la realtà si mischiano così bene che il lettore, nel
ricercare quella linea di demarcazione tra ciò che è vero e ciò che non lo è,
viene più volte stimolato ad interrogarsi facendo ricorso talvolta alle ragioni
dell’intelletto ed altre volte a quelle dell’anima e del cuore. Insomma, un libro
che pone l’accento sulla storia, sulle tradizioni, ma anche sulle
contraddizioni di una terra che, da una parte, dà la sensazione di aver rubato,
con l’abbondare del bianco della calce, la luce al sole e, dall’altra, continua
a raccogliere il castigo delle canne fumarie del mostro di Taranto. Luoghi,
racconta nel libro Carlos Solito, dove le pietre sono vive (petr via) e i
profumi della cucina locale (orecchiette al sugo di polpette e cacio ricotta)
sono le cose buone che tornano in mente perfino quando la bellezza di una donna
mette in moto cuore, sangue e cervello.
Ricordo della serata
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