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Progetto scolastico sull'Olocausto

Mercoledì 30 gennaio 2019

AL PRIMO ISTITUTO COMPRENSIVO
“LE NUOVE GENERAZIONI INCONTRANO… L’OLOCAUSTO”

“LE NUOVE GENERAZIONI INCONTRANO… L’OLOCAUSTO” è il titolo del progetto ideato e realizzato dai docenti e dagli alunni del Primo Istituto Comprensivo Statale che, in occasione della “Giornata della Memoria”, con ricorrenza 27 gennaio, ha voluto rappresentare un appuntamento con la storia per non dimenticare l’orrore della shoah.
Martedì 29 gennaio 2019 nella sala polifunzionale dello stesso Istituto, gli alunni delle classi quinte della scuola primaria “E. De Amicis” e quelli delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “G. Pascoli”, nell’ottica della continuità, insieme ai rispettivi docenti ed alla dirigente scolastica prof.ssa Rosetta Carlino, hanno dato vita ad un originale “salotto letterario” in cui ognuno dei convenuti ha affrontato il tema dell’Olocausto attraverso  forme espressive articolate in testi, canti, poesie, testimonianze; il tutto in un’ambientazione che ha ricreato i punti salienti della giornata rappresentata dalla bicicletta di Gino Bartali, la gavetta di Rocco Gallone, i libri, gli appunti, i disegni, le mappe della salvezza e la topografia dell’orrore….
La mattinata è stata inaugurata con la lettura e il commento della legge del 20 luglio 2000 N.211, composta da due soli articoli, che ha istituito la celebrazione annuale della “Giornata della Memoria” fissando al 27 gennaio la data unica per la commemorazione delle vittime innocenti della shoah. Si è proseguito con  il canto di Francesco Guccini “Auschwitz”;  l’interpretazione dell’opera meritoria di Roberto  Malini che ha salvato dalla distruzione i lavori artistici prodotti nei campi di sterminio; ed ancora con la narrazione dell’albo illustrato “Rosa bianca” e proiezione di disegni e fumetti realizzati dagli alunni;  con il racconto delle storie di Gino Bartali e della sua bicicletta nella quale nascondeva i documenti da distribuire agli ebrei per consentire loro la partenza verso l’America  e quindi la salvezza; del padre del giornalista Piero Angela, Carlo, che, grazie alla sua professione di medico, nel torinese, fece ricoverare nella clinica di cui era direttore, centinaia di ebrei, consentendo loro la salvezza; di Clelia Caligiuri, prima donna italiana ad essere insignita del titolo di “Giusta tra le nazioni”, che ha salvato una famiglia di ebrei a rischio della propria vita….
L’emozionante testimonianza resa da Serena, nipote del Signor Rocco Gallone, sopravvissuto alla guerra e alla deportazione , ha sollecitato le coscienze dei presenti ad una riconsiderazione del proprio ruolo di cittadini consapevoli per studiare sempre meglio e sempre più incisivamente la storia al fine di diventare persone migliori e sempre più capaci di attribuire valore, considerazione, rispetto al dono della libertà che arriva dal sacrificio, dagli stenti patiti, dalla Vita di coloro che hanno creduto negli ideali di unità e pacifica convivenza civile.
Ha concluso la manifestazione la Dirigente con un accorato invito a concretizzare il sacrificio di coloro che hanno creduto prima di noi nei valori costituzionalmente garantiti operando correttamente nel presente, poiché la libertà è un dono che viene dal passato, sì, ma vive di futuro.

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