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Intervento dell'Avv. Augusto Conte

 Domenica 13 febbraio 2022

LA CORTE COSTITUZIONALE E LA ENCICLICA “LAUDATO SI'”

Avv. Augusto Conte

 "Con Legge Costituzionale sono stati integrati gli articoli 9 e 41 della Costituzione sulla tutela dell'ambiente, a maggioranza di due terzi  di ciascuna Camera dei Deputati e dei Senatori; pertanto non si fa luogo a referendum come prescritto  dall'art. 138.

 All'art. 9 sui Principi Fondamentali, è stato aggiunto un terzo comma così composto: “(La Repubblica) Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La Legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

 L'art. 41, commi 2 e 3, Titolo III sui Rapporti Economici sono stati integrati; per cui risultano così composti: Comma 2: “(L'iniziativa economica) Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”; comma 3: “La legge determina i programmi e i controlli opportuni perchè l'attività economica pubblica o privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.

 La Legge Costituzionale è in linea con il Trattato di Nizza  del 7.12.2000 che al Capo IV, Solidarietà, art. 37 dispone: “Un livello elevato  di tutela dell'ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell'Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile”.

 Con la Lettera Enciclica 24.5.2015, terzo del Pontificato, Franciscus (così si sottoscriveva) armonizzava il dialogo tra scienza e religione, invitando TUTTI  a una conversione ecologica, perchè il pianeta è patria di tutti e l'umanità, come popolo, lo abita come una casa comune, integrando l'ecologia ambientale e sociale con l'ecologia culturale, per ottenere una ecologia integrale della vita e dell'umanità.

 Papa Francesco si ispirava  alla Lettera Enciclica del 1964 di Papa Giovanni XXIII Pacem in terris, con la quale proponeva la pace a fronte di una crisi nucleare; alla Lettera Apostolica del 1971 Octogesima adveniens del Beato Papa Paolo VI, che si riferiva alla problematica ecologica presentandola come una crisi, conseguenza drammatica dello sfruttamento sconsiderato della natura; alla Lettera Enciclica 1979, Redemptor hominis di San Giovanni Paolo II che osservava che l'essere umano sembrava “non percepire altri significati del suo ambiente naturale, ma solamente quelli che servono ai fini di un immediato uso e consumo”; al Discorso al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede del 2007 di Papa Benedetto XVI che invitava a “eliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell'economia mondiale e... correggere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell'ambiente”; ma soprattutto si ispirava al bellissimo Cantico di San Francesco d'Assisi “Laudato sì, mì Signore...”

 Scriveva Papa Francesco: “La politica non deve sottomettersi all'economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia....abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l'economa, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita...”

 L'auspicio che si ripone nella assunzione dell'ambiente nella normativa di rango primario costituzione, è che non rimanga una dichiarazione di intenti."

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